Le informazioni statistiche ricavabili dall’archivio dei Centri per l’Impiego, pur presentandoalcuni limiti, possono essere utili per la comprensione del rapporto fra lavoro e immigrazione.Non tutti gli stranieri non comunitari, infatti, anche se in regola con il permesso <strong>di</strong> soggiorno, sipresentano per iscriversi ai Centri per l’Impiego o per rinnovare nei termini prescritti la propriaiscrizione, e non tutti i Centri per l’Impiego delle altre province italiane inviano lacomunicazione dell’eventuale assunzione <strong>di</strong> un citta<strong>di</strong>no straniero residente nel territorioferrarese.Emerge, nel complesso, un quadro assai articolato delle <strong>di</strong>verse situazioni lavorative cheaffrontano i citta<strong>di</strong>ni immigrati non comunitari e, soprattutto, il bisogno <strong>di</strong> intervenire conazioni <strong>di</strong> consolidamento degli inserimenti lavorativi e <strong>di</strong> maggiore qualificazione delleprestazioni <strong>di</strong> lavoro.Gli iscritti alle liste <strong>di</strong> collocamento dei Centri per l’Impiego nel 2006Alla data del 31 <strong>di</strong>cembre 2006 risultano iscritti per la ricerca <strong>di</strong> un’occupazione 2.669 stranieri“non comunitari”. Sono compresi in questo computo i paesi neo-comunitari (polacchi, bulgari erumeni), inclusi per ragioni <strong>di</strong> uniformità con i dati degli anni precedenti.Rispetto alle 2.214 unità del 2005, vi è stata quin<strong>di</strong> una crescita <strong>di</strong> iscritti <strong>di</strong> 455 unità, pari a +20,6%. Gli uomini iscritti sono 1.107, pari al 41,5% del totale (erano 889 nel 2005), mentre ledonne sono 1.562, pari al 58,5% (erano 1.325).Tabella 6.5: Popolazione maggiorenne non comunitaria residente – 18.11.06 -Nazionalità Maschi Femmine Totale Residenti >=18anniQuota <strong>di</strong>soccupatisui residentimaggiorenniNigeria 54 108 162 251 64,5%Tunisia 107 48 155 424 36,6%Marocco 354 302 656 1.955 33,6%Camerun 24 23 47 153 30,7%Serbia-Montenegro 34 24 58 214 27,1%Pakistan 158 21 179 782 22,9%Ucraina 35 284 319 1.427 22,3%Moldavia 29 94 123 611 20,1%Albania 93 153 246 1.355 18,2%Romania 34 112 146 807 18,1%Cina 22 17 39 633 6,2%Altri paesi 163 376 539 2.117 21,7%Totale 1.107 1.562 2.669 10.729 24,1%Fonte: Osservatorio Provinciale ImmigrazioneSe rapportiamo questo numero alla popolazione maggiorenne non comunitaria residente al18.11.06, che è complessivamente pari a 10.729 unità, si ottiene un “tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione”alquanto elevato: circa il 24,1% contro il 5,5% rilevato alla fine del 2006 dall’Istat per lapopolazione generale della provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>. Tale “tasso”, però, dovrebbe essereopportunamente rettificato tenendo conto che molti citta<strong>di</strong>ni non comunitari non hanno ancorapreso la residenza (spesso sono ospiti <strong>di</strong> parenti ed amici oppure, come nel caso <strong>di</strong> numeroseassistenti familiari, hanno eletto il proprio domicilio presso il proprio datore <strong>di</strong> lavoro), oppuresono impegnati in lavori stagionali od occasionali che non comportano la cancellazione dalleliste dei <strong>di</strong>soccupati. Facendo il raffronto fra i permessi <strong>di</strong> soggiorno in vigore e/o in fase <strong>di</strong>rinnovo e i residenti non comunitari e neo comunitari, si potrebbe stimare una forza lavoroeffettiva <strong>di</strong> circa 16.000 unità, per cui il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione “reale” si ridurrebbe al 16,7%circa.Tra gli uomini in cerca <strong>di</strong> occupazione (si osservi il grafico sottostante), se consideriamo leprime cinque nazionalità per numero <strong>di</strong> iscritti, si rileva:• al primo posto i marocchini con 354 unità, pari al 32,0% del totale iscritti maschi;• al secondo posto i pakistani con 158 unità, pari al 14,3% del totale iscritti maschi;• al terzo posto i tunisini con 107 unità, pari 9,7% del totale iscritti maschi;• al quarto posto gli albanesi con 93 unità, pari all’8,4% del totale iscritti maschi;• al quinto posto i nigeriani con 54 unità, pari al 4,9% del totale iscritti maschi.121
Grafico 6.8: Iscritti alle liste <strong>di</strong> collocamento della provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, secondo la nazionalità– Quota <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupati sui residenti maggiorenni400350300250200150100500Nigeria Tunisia Marocco Camerun Serbia-M. Pakistan Ucraina Moldavia Albania Romania CinaMaschi Femmine Quota <strong>di</strong>soccupati sui residenti maggiorenni70,0%60,0%50,0%40,0%30,0%20,0%10,0%0,0%Le maggiori <strong>di</strong>fficoltà a trovare un lavoro da parte <strong>di</strong> marocchini e tunisini, inoltre, emergonoanche prendendo in esame le sole iscrizioni femminili. Queste ultime, tra l’altro, evidenzianoconsistenti problemi soprattutto per le donne <strong>di</strong> pelle scura, come le nigeriane e lecamerunensi. Se si tiene conto dell’entità delle iscritte, infatti tra le prime cinque ingraduatoria, si nota:• al primo posto le donne provenienti dal Marocco con 302 unità, pari al 19,3% del totaleiscritti femmine;• al secondo posto le donne provenienti dall’Ucraina, con 284 unità, pari al 18,2% deltotale iscritti femmine;• al terzo posto le donne provenienti dall’Albania con 153 unità, pari al 9,8% del totaleiscritti femmine;• al quarto posto le donne provenienti dalla Romania con 112 unità, pari al 7,2% deltotale iscritti femmine;• al quinto posto le donne provenienti dalla Nigeria con 108 unità, pari al 6,9% del totaleiscritti femmine.Per ragioni probabilmente <strong>di</strong> natura culturale, invece, risultano del tutto marginali le iscritte(17 unità) e gli iscritti (22 unità) <strong>di</strong> origine cinese (è noto che questi citta<strong>di</strong>ni tendono arisolvere i problemi occupazionali nell’ambito della loro stessa comunità) e, relativamente allacomponente femminile, le iscritte <strong>di</strong> origine pakistana (appena 21 unità a fronte <strong>di</strong> 381 donneresidenti al 31.12.2006).Come accennato in precedenza, può essere utile rapportare il numero degli iscritti in cerca <strong>di</strong>occupazione al numero dei residenti maggiorenni per ogni singola nazionalità rilevati al18.11.2006 (ve<strong>di</strong> tabella sopra). In base a questo rapporto, infatti, è possibile costruire unasorta <strong>di</strong> “tasso” <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione e una graduatoria delle nazionalità con probabili maggiori<strong>di</strong>fficoltà occupazionali, tenendo conto che l’in<strong>di</strong>ce me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione provincialecostruito sulla base degli stessi dati si attesta al 24,1%. Da questa graduatoria, stilata sullabase dei Paesi più rappresentativi, emerge che:• tra i Paesi che superano l’in<strong>di</strong>ce me<strong>di</strong>o provinciale <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione abbiamo, in or<strong>di</strong>nedecrescente, la Nigeria con il 64,5%, seguita dalla Tunisia con il 36,6%, dal Maroccocon il 33,6%, dal Camerun con il 30,7% e dalla Serbia-Montenegro con il 27,1%;• tra le nazionalità che si collocano al <strong>di</strong> sotto dell’in<strong>di</strong>ce me<strong>di</strong>o provinciale <strong>di</strong><strong>di</strong>soccupazione troviamo, in or<strong>di</strong>ne crescente, la Cina con il 6,2%, la Romania con il18,1%, l’Albania con il 18,2%, la Moldavia con il 20,11%, l’Ucraina con il 22,3% ed ilPakistan con il 22,9%.In sintesi, sembrano incontrare minori <strong>di</strong>fficoltà occupazionali coloro che provengono dai Paesieuropei non comunitari, mentre più problematico appare l’inserimento al lavoro delle persone<strong>di</strong> pelle scura (Nigeria e Camerun) e con un orientamento sociale e culturale che si ispira allareligione musulmana o, comunque, a culture <strong>di</strong>verse da quella occidentale (Tunisia, Marocco,Pakistan).122
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