Lagosanto e Argenta), mentre gli altri due <strong>di</strong>stretti sono rimasti sostanzialmente stabili, purcon alcuni comuni che hanno fatto registrare forti aumenti (+26% per i residenti aSant’Agostino) o forti <strong>di</strong>minuzioni (-24% per Jolanda <strong>di</strong> Savoia).Nel corso dei cinque anni considerati l’andamento del fenomeno è stato altalenante,raggiungendo il suo massimo nell’anno 2002 (7.391 infortuni).Tabella 3.7: Infortuni sul lavoro in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> dal 2001 al 2005, occorsi a residenti inprovincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, per comune <strong>di</strong> residenza e anno dell’infortunioComune 2001 2002 2003 2004 2005 Totale % nel Increm.%2005BERRA 123 127 146 127 105 628 1,5 -14,6COPPARO 442 451 420 450 453 2216 6,5 2,5FERRARA 2.229 2.450 2.349 2.350 2.239 11.617 32,3 0,4FORMIGNANA 73 59 75 66 68 341 1,0 -6,8JOLANDA DI S. 94 98 91 70 71 424 1,0 -24,5MASI TORELLO 40 41 40 37 43 201 0,6 7,5RO 84 108 92 77 83 444 1,2 -1,2TRESIGALLO 117 123 121 118 107 586 1,5 -8,5VOGHIERA 81 75 97 91 84 428 1,2 3,7Distretto Centro-Nord3.283 3.532 3.431 3.386 3.253 16.885 46,9 -0,9BONDENO 355 433 344 374 359 1.865 5,2 1,1CENTO 491 516 426 481 481 2.395 6,9 -2,0MIRABELLO 80 96 102 77 82 437 1,2 2,5POGGIO RENATICO 126 139 122 132 134 653 1,9 6,3SANT'AGOSTINO 106 144 102 129 134 615 1,9 26,4VIGARANO M. 161 150 173 154 159 797 2,3 -1,2Distretto Ovest 1.319 1.478 1.269 1.347 1.349 6.762 19,4 2,3ARGENTA 372 427 404 415 450 2.068 6,5 21,0CODIGORO 299 345 316 360 337 1.657 4,9 12,7COMACCHIO 472 573 565 507 552 2.669 8,0 16,9GORO 46 47 53 44 48 238 0,7 4,3LAGOSANTO 112 133 125 112 140 622 2,0 25,0MASSA FISCAGLIA 97 109 106 90 111 513 1,6 14,4MESOLA 133 135 135 163 155 721 2,2 16,5MIGLIARINO 90 90 78 107 87 452 1,3 -3,3MIGLIARO 64 69 110 101 62 406 0,9 -3,1OSTELLATO 195 202 179 210 155 941 2,2 -20,5PORTOMAGGIORE 257 251 226 258 240 1.232 3,5 -6,6Distretto Sud-Est 2.137 2.381 2.297 2.367 2.337 11.519 33,7 9,4Provincia 6.739 7.391 6.997 7.100 6.939 35.166 100,0 3,0Cambiando ora il punto <strong>di</strong> vista e considerando non più i comuni <strong>di</strong> residenza delle personeinfortunate ma <strong>di</strong>rettamente i comuni in cui si sono materialmente verificati gli infortuni,notiamo come la maggioranza degli infortuni sul lavoro (che stavolta sono tutti gli infortuni enon solo quelli occorsi a persone residenti in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>) si sia verificata nel comunecapoluogo, dove gli infortuni sono 4.537 e costituiscono il 53,2% del totale.Questo è spiegabile se si considerano alcuni fatti: 1) le attività lavorative <strong>di</strong> tipo e<strong>di</strong>lizio sono ingran parte concentrate nel capoluogo; 2) il territorio del comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, nelle zone delforese, è ancora fortemente agricolo; 3) le attività produttive del settore terziario sono in largamisura concentrate nel capoluogo. Altri comuni in cui possiamo trovare molti infortuni sonoCento (8,3% del totale) Comacchio (7,1%), Argenta (6,5%) e Copparo (6,2%).65
Tabella 3.8: Infortuni sul lavoro in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> dal 2001 al 2005, per Distretto ecomune capoluogoComune 2001 2002 2003 2004 2005 Totale % nel 2005 Increm. %FERRARA 4.506 3.670 3.659 3.652 3.607 19.094 42,2 -20,0Distretto Centro-Nord5.415 4.735 4.641 4.583 4.547 23.921 53,2 -16,0Distretto Ovest 1.396 1.783 1.630 1.682 1.591 8.082 18,6 14,0Distretto Sud-Est 2.104 2.615 2.500 2.528 2.405 12.152 28,2 14,3Provincia 8.915 9.133 8.771 8.793 8.543 44.155 100,0 -4,2Per quanto riguarda la <strong>di</strong>namica del fenomeno nel corso dei cinque anni considerati osserviamoche, per la provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> nel suo complesso, gli infortuni sono <strong>di</strong>minuiti del 4,2%. Tale<strong>di</strong>namica è però stata tutt’altro che omogenea: infatti contrariamente a quanto accaduto alivello provinciale il Distretto Sud-Est (che conta il 28% <strong>di</strong> tutti gli infortuni in provincia) havisto aumentare i propri infortuni del 14,3%, con punte <strong>di</strong> aumento nei comuni <strong>di</strong> Lagosanto(+95%), Goro (+72%), Comacchio (+25%) e Migliaro (+16,1%). Analogo è stato l’andamentonel Distretto Ovest il quale, pur contando un numero <strong>di</strong> infortuni abbastanza basso rispetto altotale provinciale (il 18,6% del totale), ha visto aumentare i propri infortuni del 14%, in modoparticolare nei comuni <strong>di</strong> Mirabello (+27,7%) e Bondeno (+26%). Molto <strong>di</strong>minuiti sono invecegli infortuni nel Centro-Nord (-16%) per effetto soprattutto della <strong>di</strong>minuzione che si èregistrata nel capoluogo (-20%).Tabella 3.9: Infortuni sul lavoro in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> dal 2001 al 2005, per sesso2001 2002 2003 2004 2005 Totale Decrem.%Maschi 6.236 6.437 6.229 6.160 5.885 30.947 -5,63Femmine 2.679 2.696 2.542 2.633 2.658 13.208 -0,78Totale 8.915 9.133 8.771 8.793 8.543 44.155 -4,17% M 69,9 70,5 71,0 70,1 68,9 70,1% F 30,1 29,5 29,0 29,9 31,1 29,9Quoziente <strong>di</strong> 2,33 2,39 2,45 2,34 2,21mascolinitàTabella 3.10: Infortuni sul lavoro in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> dal 2001 al 2005, per classe <strong>di</strong> età esessoClasse <strong>di</strong> età Maschi Maschi % Femmine Femmine % Totale Totale %da 15 a 17 186 0,6 59 0,4 245 0,6da 18 a 29 7.664 24,8 2.851 21,6 10.515 23,8da 30 a 40 9.648 31,2 4.082 30,9 13.730 31,1da 41 a 50 6.663 21,5 3.170 24,0 9.833 22,3da 51 a 60 3.734 12,1 1.845 14,0 5.579 12,6da 61 a 65 625 2,0 152 1,2 777 1,8Oltre 65 418 1,4 75 0,6 493 1,1Indeterminata 2.009 6,5 974 7,4 2.983 6,8Totale 30.947 100,0 13.208 100,0 44.155 100,0Il fenomeno degli infortuni sul lavoro è soprattutto maschile, con un rapporto rispetto allefemmine <strong>di</strong> circa 70 a 30. È interessante notare che la tendenza alla <strong>di</strong>minuzione del numero <strong>di</strong>infortuni nel corso dei cinque anni considerati è stata in pratica appannaggio dei soli maschi (-5,6%), mentre per le femmine è stata sostanzialmente nulla (-0,8%). Il rapporto tra infortunioccorsi a maschi e quelli occorsi a femmine (quoziente <strong>di</strong> mascolinità) ha seguito unandamento on<strong>di</strong>vago, facendo registrare una <strong>di</strong>minuzione netta solo nel 2005.Quasi un terzo (31,1%) degli infortuni interessano persone in età compresa tra i 30 e i 40anni, mentre quasi un quarto (23,8%) <strong>di</strong> tutti gli infortuni è accaduto a persone giovani, tra i18 e i 29 anni. Questo aspetto è <strong>di</strong> particolare gravità perché, nel caso gli infortuni abbianoconseguenze permanenti, possono portare a lunghissimi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, con i costi umanie sanitari che ne conseguono. Per le donne sono leggermente più rappresentate, rispetto alla<strong>di</strong>stribuzione per età degli uomini, le classi tra 41 e 50 anni (24%) e tra 51 e 60 anni (14%),mentre è meno rappresentata la classe giovane, tra i 18 e i 29 anni (21,6%).66
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