molti dei quali soli). In questo senso va letto anche il dato relativo alle moldave (325 donne) ealle rumene (294 donne).Grafico 6.3: Stranieri residenti nel Distretto Centro-Nord – Prime <strong>di</strong>eci nazionalità al31.12.2006 -120010701000916887800600400200015449539268239654028621532549840620429420020624617122818120175479510618077103Ucraina Albania Marocco Moldova Romania Cina Tunisia Polonia Nigeria FilippineTotale Maschi FemmineDistretto OvestGli stranieri residenti nel Distretto Ovest, il cui contingente complessivo è meno numeroso intermini assoluti (4.346 persone), presentano caratteristiche assai <strong>di</strong>verse rispetto al DistrettoCentro-Nord. Il Distretto Ovest offre una ben <strong>di</strong>versa attrattiva in termini lavorativi ed è ingrado <strong>di</strong> attirare lavoro legato non solo ad attività domestiche e <strong>di</strong> cura, ma anchemanifatturiero e agricolo, soprattutto <strong>di</strong> qualifica me<strong>di</strong>o-bassa. Si spiega così la presenzamassiccia della comunità marocchina, in maggioranza maschile, che da sola ricopre il 32,4%degli stranieri residenti. È però interessante notare che è molto forte anche la presenzafemminile, segno che si sono già avviati da qualche tempo i processi <strong>di</strong> ricongiungimentofamiliare. Discorso analogo si può fare per gli albanesi, che troviamo al secondo posto, i quali,essendo <strong>di</strong> fatto la comunità <strong>di</strong> più lunga permanenza, sono presenti con le famiglie e quin<strong>di</strong> inmisura pressoché equivalente tra uomini e donne. Assolutamente peculiare del Distretto Ovestè invece la forte presenza della comunità cinese, spiegabile con lo spiccato <strong>di</strong>namismocommerciale ed impren<strong>di</strong>toriale tipico <strong>di</strong> questa comunità, che evidentemente trova nel“Distretto industriale” del Centese e dell’alto ferrarese una buona base <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento per leproprie attività commerciali e <strong>di</strong> piccola manifattura. Anche questa comunità, chetra<strong>di</strong>zionalmente conserva una certa “chiusura” culturale e sociale nel contesto delle comunitàospitanti, è composta quasi sempre da intere famiglie (famiglie che quasi sempre coincidonocon le imprese), e quin<strong>di</strong> uomini e donne vi sono rappresentati in modo quasi equivalente.Al quarto e quinto posto troviamo, rispettivamente, la comunità pakistana e tunisina, che sonoentrambe <strong>di</strong> composizione prevalentemente maschile.Grafico 6.4: Stranieri residenti nel Distretto Ovest – Prime <strong>di</strong>eci nazionalità al 31.12.2006160014001200100080060040020001406846560541297244371206165356250106313203110216961201631614712329941043767692940Marocco Albania Cina Pakistan Tunisia Romania Ucraina Polonia Moldova NigeriaTotale Maschi Femmine117
Distretto Sud-EstGli stranieri residenti nel Distretto Sud-Est, il cui contingente complessivo è poco numeroso(4.087 persone), presentano caratteristiche molto <strong>di</strong>verse rispetto al Distretto Centro-Nord, ein parte simili a quelle del Distretto Ovest. Anche in questo caso, si tratta <strong>di</strong> caratteristiche inparte dovute alle <strong>di</strong>verse peculiarità economiche <strong>di</strong> questo territorio. Si tratta infatti <strong>di</strong> unterritorio in grado <strong>di</strong> richiamare lavoro, soprattutto in agricoltura e in e<strong>di</strong>lizia, <strong>di</strong> qualificame<strong>di</strong>o-bassa; ciò si riflette in modo evidente sulle comunità presenti nel Distretto Sud-Est e <strong>di</strong>conseguenza anche sul genere prevalente in tali comunità. La comunità più forte è quellamarocchina (21,7% del totale), con 885 persone, 518 delle quali maschi. Al secondo posto sisegnala la forte presenza della comunità dei pakistani (17,8%), anch’essi in gran parte uomini.Abbiamo al terzo posto gli albanesi (11,1%), la comunità <strong>di</strong> permanenza più ”antica”,equamente <strong>di</strong>stribuiti tra uomini e donne. Per trovare una comunità con caratteristiche simili aquelle del capoluogo e del Distretto Centro-Nord dobbiamo andare al quarto posto, dovetroviamo le donne ucraine (sono 306, mentre va segnalato che gli ucraini <strong>di</strong> sesso maschilesono solo 32).Grafico 6.5: Stranieri residenti nel Distretto Sud-Est – Prime <strong>di</strong>eci nazionalità al 31.12.200610008858007286004002000518367456272455338250205323062479914819010783129271021242896954352Marocco Pakistan Albania Ucraina Romania Cina Polonia Moldova Serbia-Totale Maschi FemmineMontenegro815724Tunisia6.1.4 La struttura per età degli stranieriÈ noto che il fenomeno dell’immigrazione straniera è caratterizzato da una forte presenza, apartire dallo stesso evento migratorio, delle classi <strong>di</strong> età più giovani. Tali classi sono quelle che,nella scelta <strong>di</strong> emigrare dai paesi <strong>di</strong> origine, vengono “selezionate” per rendere massima laprobabilità <strong>di</strong> trovare un’occupazione, e per facilitare una eventuale futura permanenzaprolungata, o un eventuale inserimento definitivo nel Paese <strong>di</strong> arrivo. In questo fa in parteeccezione il fenomeno delle “badanti” provenienti dall’Est Europa e dall’ex blocco sovietico, perle quali essere <strong>di</strong> “mezza” età (oltre i 40 anni) non è ostacolo e anzi in determinati casi puòrisultare un vantaggio al reperimento <strong>di</strong> un’attività lavorativa.A rendere ancora più caratterizzate dalle classi giovani contribuisce poi, in quei casi in cuil’immigrazione è <strong>di</strong> più lunga data, la maggiore fecon<strong>di</strong>tà delle comunità straniere, le quali,almeno nella prima fase della loro “integrazione” tendono a riprodurre il loro proprio modelloriproduttivo e non ad imitare quello “italiano” od “occidentale”. Anche qui, il <strong>di</strong>scorso è moltogenerale e meriterebbe qualche <strong>di</strong>stinzione: è infatti noto che alcune comunità straniere (EstEuropa) hanno modelli riproduttivi sostanzialmente identici a quelli tipici dell’EuropaOccidentale, mentre è soprattutto alle comunità provenienti da aree culturali <strong>di</strong>verse da quellaeuropea-occidentale (Paesi arabi e africani) che si possono attribuire comportamentiriproduttivi <strong>di</strong>fferenti.Per quanto riguarda la provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, la sua peculiarità rispetto al resto della regioneconsiste nel fatto che l’immigrazione straniera è piuttosto recente (i primi flussi consistentiarrivano dopo il 2000), ciò comporta che:- da un lato, il contingente straniero è formato dalle stesse persone giovani che sono arrivatepochi anni fa, con una quota del tutto irrilevante <strong>di</strong> anziani (mentre gli immigrati che oggi118
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