classi <strong>di</strong> età: il tumore del polmone (60 casi) e il tumore della mammella (29 casi). È degna <strong>di</strong>nota la presenza della cirrosi epatica (24 casi) al terzo posto.Con la classe <strong>di</strong> età degli “anziani meno anziani” (65-79 anni) hanno ancora il primo posto itumori (il tumore del polmone con 158 casi), ma cominciano ad essere determinanti le malattiecar<strong>di</strong>ovascolari: al secondo posto troviamo l’infarto del miocar<strong>di</strong>o, con 94 casi. È da segnalare,al quarto posto, il tumore del colon (53 casi), che è causa <strong>di</strong> morte soprattutto in questa classe<strong>di</strong> età.Infine con i “gran<strong>di</strong> anziani”, gli ultraottantenni, le prime quattro cause <strong>di</strong> morte sono tutte <strong>di</strong>origine car<strong>di</strong>ovascolare. Al primo posto la car<strong>di</strong>opatia ischemica cronica (262 casi), seguitadall’infarto (150 casi) e dalle vasculopatie cerebrali acute (138 casi).1.8 La mortalità infantile e neonatale, la natimortalitàTabella 1.14: Tasso <strong>di</strong> mortalità infantile (X 100.000 nati vivi) dal 1993 al 2003<strong>Ferrara</strong> Emilia-Romagna Italia1993 300,0 600,0 710,01994 550,0 550,0 650,01995 350,0 450,0 610,01996 220,0 480,0 600,01997 400,0 500,0 550,01998 435,6 505,8 516,01999 386,1 397,6 493,72000 329,7 357,6 430,62001 419,8 365,9 443,62002 201,7 273,0 393,22003 258,2 317,1 374,32004 369,0 373,0 -2005 159,0 357,0 -2006 307,0 336,0 -Fonte: Istat (dal 1993 al 2003) e RER (dal 2004 al 2006)Il tasso <strong>di</strong> mortalità infantile, termine col quale si intende la mortalità che avviene entro ilprimo anno <strong>di</strong> vita (assumendo come denominatore il numero <strong>di</strong> nati vivi nello stesso anno) è,in Italia, in lento ma continuo calo fin dall’anno 1993, e si situa su valori fortunatamente moltobassi, analoghi a quelli dei paesi dell’occidente sviluppato. Purtroppo i dati ufficiali dell’Istat perquanto riguarda il livello nazionale si fermano all’anno 2003; per i dati successivi (dal 2004 al2006) abbiamo fatto riferimento ai dati forniti dalla regione Emilia-Romagna.Il tasso della regione Emilia-Romagna è stato, con alcune oscillazioni “cicliche”, sempre al <strong>di</strong>sotto <strong>di</strong> quello nazionale, almeno fino al 2003.Grafico 1.10: Tassi <strong>di</strong> mortalità 0-1 anno, per 100.000 nati vivi800,0<strong>Ferrara</strong>700,0600,0500,0Emilia-RomagnaItalia400,0300,0200,0100,01993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006Dal 2002 in poi il tasso <strong>di</strong> mortalità infantile regionale ha conosciuto una leggera ripresa, fino atoccare un massimo nel 2004, per poi <strong>di</strong>minuire lentamente <strong>di</strong> nuovo nel 2005 e 2006. Come si23
può notare dal grafico, il tasso <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, essendo basato su numeri assoluti molto piccoli,presenta forti oscillazioni anche da un anno all’altro, anche se in tutto il periodo considerato èsempre stato inferiore al tasso regionale. Il “picco” regionale del 2004, sulle cui eventualicause qui non ci pronunciamo, è con<strong>di</strong>viso anche da <strong>Ferrara</strong>, il cui tasso cala nel 2005 per poiriprendere <strong>di</strong> nuovo nel 2006.1.9 La mortalità neonataleAll’interno della mortalità infantile si può meglio specificare il dato considerando soltanto idecessi dei neonati in senso stretto, cioè i decessi avvenuti entro i primi 28 giorni <strong>di</strong> vita. Siparla in questo caso <strong>di</strong> tasso <strong>di</strong> mortalità neonatale. Rispetto alla più generale mortalitàinfantile si tratta <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>catore più stringente, che dà conto soprattutto delle malattiecongenite del neonato e delle eventuali problematiche che hanno fatto seguito al parto.Disponiamo dei dati forniti dalla regione Emilia-Romagna, relativi all’intera regione e allaprovincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, dal 2003 al 2006.Grafico 1.11: Tassi <strong>di</strong> mortalità neonatale (X 100.000 nati vivi), <strong>Ferrara</strong> e RER, 2003-2006Fonte: RER3002502001501005002003 2004 2005 2006<strong>Ferrara</strong> 172 205 159 269RER 239 250 257 232<strong>Ferrara</strong><strong>Ferrara</strong> è sistematicamente al <strong>di</strong> sotto del dato regionale con l’unica eccezione del 2006.1.10 La natimortalitàIl tasso <strong>di</strong> natimortalità si calcola rapportando il numero <strong>di</strong> nati morti (<strong>di</strong> età gestazionalesuperiore a 180 giorni) al numero totale <strong>di</strong> nati vivi sommato a quello dei nati morti.Purtroppo l’ultimo dato nazionale (<strong>di</strong> fonte Istat) risale all’ormai lontano 2002; si tratta peraltrodell’unico termine <strong>di</strong> confronto nazionale <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo. Per i dati ferraresi e regionali,facciamo invece riferimento ai dati forniti dalla banca dati CedAP della regione Emilia-Romagna, che arrivano fino al 2006.Il numero <strong>di</strong> nati morti a <strong>Ferrara</strong>, in tutto il periodo dal 2002 al 2006, è fortunatamente moltobasso e oscilla tra un minimo <strong>di</strong> 2 e un massimo <strong>di</strong> 4 all’anno. Il tasso <strong>di</strong> natimortalità(espresso qui in percentuale) <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> è in linea con quello regionale e oscilla tra lo 0,2% e lo0,4% (nel 2006 il tasso è pari allo 0,2%). Un dato che è anche allineato a quello nazionale del2002 (0,32%).Tabella 1.15: La natimortalità in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> e RER, 2002-2006Anno Provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>(n. decessi)Tasso <strong>Ferrara</strong>morti / % natiRegione ER(numero decessi)Regione ERmorti / % natiItaliamorti / % nati2002 4 0,4 88 0,3 0,322003 4 0,4 112 0,3 -2004 3 0,3 84 0,2 -2005 3 0,3 75 0,2 -2006 2 0,2 106 0,3 -Fonte: Banca dati CedAP-RER e IstatRER24
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