mentre quello che sta meglio è il Distretto Ovest (6,4 giorni). Il Distretto Centro-Nord si situain una posizione interme<strong>di</strong>a.Dal punto <strong>di</strong> vista della sola salute fisica, vi è un <strong>di</strong>fferenza forte tra il Distretto Ovest (4,1giorni) e i rimanenti due <strong>di</strong>stretti (5 giorni per il Centro-Nord, 5,7 giorni per il Sud-Est). Ilnumero <strong>di</strong> giorni con completa inattività è, invece, pressoché uguale in tutti e tre i <strong>di</strong>strettisanitari.5.2 Quadro complessivo sulle <strong>di</strong>sabilità in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>L’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità ha adottato nel 2001 la nuova classificazioneinternazionale del funzionamento della <strong>di</strong>sabilità e della salute (ICF), che ha profondamenterivisto il concetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità. Il concetto <strong>di</strong> fondo della classificazione ICF è rappresentatodalle modalità <strong>di</strong> “funzionamento” della persona in interazione con il proprio ambiente. Èconsiderata pertanto “<strong>di</strong>sabilità” ogni riduzione o per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> capacità funzionale.I termini usati per classificare e descrivere la <strong>di</strong>sabilità non sono ancora uniformati e siincontrano molte <strong>di</strong>fficoltà a tratteggiare un quadro conoscitivo adeguato. A ciò si aggiunga chele fonti informative, soprattutto in ambito locale, sono molto carenti ai fini <strong>di</strong> questa operazioneconoscitiva, in quanto prive <strong>di</strong> omogeneità classificatoria.5.2.1 Stima del numero <strong>di</strong> persone con <strong>di</strong>sabilità nel Comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>La U.O. Statistica del Comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, potendo <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> un campione localesupplementare rispetto a quello canonico delle indagini correnti Istat, ha effettuato nel 2005un’indagine locale ricalcata sull’Indagine multiscopo dell’Istat 81 . In tale ambito, è stataeffettuata una stima del numero <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>sabili <strong>di</strong> 6 anni e più, tenendo conto dellevalutazioni soggettive fornite in sede <strong>di</strong> intervista dai rispondenti. Sono stati indagati variaspetti:• la presenza <strong>di</strong> confinamento (persone costrette a stare a letto, sedute o sempre incasa);• le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> movimento;• le <strong>di</strong>fficoltà nelle funzioni della scala ADL 82 ;• le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> comunicazione (vista, u<strong>di</strong>to, parola).Tabella 5.4: Persone <strong>di</strong> 6 anni e più per tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità (valori percentuali), 2005ConfinatiDifficoltà DisabilitàDifficoltà <strong>di</strong>Almeno unavista, u<strong>di</strong>to, nelle funzionimovimento<strong>di</strong>sabilitàparola ADLComune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> 2,7 3,0 1,1 3,8 5,7Nord Italia (2000) 2,0 2,0 1,0 2,5 4,3Italia (2000) 2,1 2,2 1,1 2,9 4,8Fonte: U.O.Statistica Comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>Dall’indagine è risultato che i ferraresi con <strong>di</strong>sabilità in tutte le funzioni ADL sono il 3,8% dellapopolazione sopra i 6 anni. Poiché l’ammontare della popolazione ferrarese <strong>di</strong> 6 anni e più èpari (31/12/2005) a 127.255 persone, possiamo stimare che il numero <strong>di</strong> persone con <strong>di</strong>fficoltàin tutte le funzioni ADL è pari circa a 4.800. Le persone che presentano almeno una delle“<strong>di</strong>sabilità” appena descritte sono il 5,7% della popolazione. Una quota che, riportata in terminiassoluti, significa circa 7.200 persone. Circa 1.400 persone hanno <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> vista, u<strong>di</strong>to oparola. Infine, le persone confinate sono il 2,7% della popolazione (in termini assoluti, circa3.400 persone).81 U.O. Statistica del Comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, Indagine Istat Multiscopo sulle famiglie, Quaderni sulla famiglia, 6, 200682 ADL è acronimo <strong>di</strong> Activities of Daily Living, attività <strong>di</strong> base della vita quoti<strong>di</strong>ana. È la scala utilizzata per valutare illivello <strong>di</strong> autonomia <strong>di</strong> una persona. Le aree funzionali considerate nelle ADL riguardano l’autonomia nel: lavarsi,vestirsi, mangiare, muoversi in casa, usare il bagno.97
5.2.2 Stima della <strong>di</strong>sabilità nella provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, banche dati <strong>di</strong>sponibiliCome già detto in precedenza, mancano del tutto fonti informative de<strong>di</strong>cate alla frequenzareale <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità nella popolazione generale. Un’esplorazione <strong>di</strong> questo ambito è stata tentatame<strong>di</strong>ante l’analisi mirata <strong>di</strong> alcune banche dati:• l’archivio aziendale delle Esenzioni Ticket• la banca dati aziendale delle Schede <strong>di</strong> Dimissione Ospedaliera (SDO)• l’archivio dei <strong>di</strong>sabili dell’INAIL (dati presentati con dettaglio provinciale)• l’archivio provinciale degli invali<strong>di</strong> civili INPS (dati a livello comunale e <strong>di</strong>strettuale)• l’archivio del Ministero della Pubblica Istruzione, per quanto riguarda gli alunni <strong>di</strong>sabilinella scuola• archivio aziendale del sistema informativo del Dipartimento Salute Mentale (SISM)• archivio aziendale dello Salute Mentale Riabilitazione Infanzia Adolescenza (SMRIA)L’archivio aziendale delle esenzioni ticket ha consentito <strong>di</strong> calcolare un dato <strong>di</strong> prevalenza <strong>di</strong>malattie croniche età specifica per anno.Per meglio valutare il carico esercitato dalle patologie croniche e invalidanti sul sistemasanitario, si può tentare <strong>di</strong> stimare i tassi <strong>di</strong> prevalenza età-specifici <strong>di</strong> tali patologie,osservando come si <strong>di</strong>stribuiscono le esenzioni “prevalenti” 83 secondo l’età: da un lato, perchéla presenza <strong>di</strong> certe patologie (ad esempio il <strong>di</strong>abete) in età non avanzate può dare conto dellamaggiore criticità delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute <strong>di</strong> un certo territorio, criticità che non sempre èlegata ad una struttura per età più anziana; dall’altro perché la presenza <strong>di</strong> malattie cronichead età relativamente giovani permette <strong>di</strong> prevedere, per queste persone, una permanenzaprolungata (e un conseguente prolungato carico assistenziale) all’interno del sistema sanitario.L’archivio aziendale delle esenzioni (considerando anche le esenzioni scadute) contacomplessivamente 125.887 esenzioni, che sono state analizzate per classi <strong>di</strong> età.Per classi <strong>di</strong> età, le patologie (considerate come stime dei tassi <strong>di</strong> prevalenza nella popolazioneetà-specifica) che interessano maggiormente le varie classi sono ovviamente molto<strong>di</strong>versificate. Nelle prime due classi <strong>di</strong> età (fino a 44 anni) ha un certo rilievo l’asma bronchiale,che fa registrare tassi <strong>di</strong> prevalenza (età-specifici) pari a 0,9% e 1,3%, rispettivamente, nelleclassi <strong>di</strong> età 0-14 anni e 15-44 anni. Nella classe <strong>di</strong> età 15-44, si segnalano tassi <strong>di</strong> prevalenza<strong>di</strong> un certo rilievo per i tumori (1,1%) e per l’ipertensione (1,0%).Grafico 5.4: Tassi <strong>di</strong> prevalenza età – specifici per i principali gruppi <strong>di</strong> patologie, 200740,035,030,025,020,015,010,05,00,00-14 15-44 45-64 65-79 80+Aff.sistemacircolatorioDiabete mellitoPatologieneoplasticheIpertensionearteriosaA partire dalla classe 45-64, è invece l’ipertensione ad essere <strong>di</strong> gran lunga al primo posto tra igruppi <strong>di</strong> patologie: ha una prevalenza già molto alta, pari a 13,7% tra 45 e 64 anni, eraggiunge una prevalenza elevatissima, pari al 34,7% nella classe degli ultraottantenni. Alsecondo posto, sempre a partire dalla classe 45-64, c’è sempre il <strong>di</strong>abete mellito con unaprevalenza che raggiunge il 13,5% nella classe 65-79 anni. Quest’ultima classe, poi, è quellache pesa numericamente <strong>di</strong> più in termini complessivi: con 50.441 esenzioni, essa raccoglie il40,1% del totale delle esenzioni.Una stima della reale prevalenza nella popolazione delle malattie croniche considerate deveconsiderare le possibili <strong>di</strong>storsioni dovute al sistema <strong>di</strong> registrazione. In prima83 Per questa stima sono state considerate le esenzioni “prevalenti”, ossia l’insieme delle esenzioni per patologia attivee <strong>di</strong> quelle già scadute al momento dell’osservazione.98
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