Il numero <strong>di</strong> persone in cerca <strong>di</strong> un’occupazione provenienti dall’Ucraina e dalla Moldavia,anche se l’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione risulta al <strong>di</strong> sotto della me<strong>di</strong>a provinciale, appare comunqueelevato se si considera che spesso si tratta <strong>di</strong> donne che si sono regolarizzate nel 2002-2003come assistenti familiari.Il fenomeno probabilmente è dovuto alla peculiarità sia dell’orientamento al lavoro, sia dellecon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> permanenza a <strong>Ferrara</strong> che caratterizza le persone provenienti da questi Paesi.La maggior parte <strong>di</strong> esse, infatti, dopo la regolarizzazione in qualità <strong>di</strong> “assistente familiare” o<strong>di</strong> “domestica convivente” e dopo aver svolto questa professione per alcuni anni, risente dellafatica psico-fisica <strong>di</strong> un’attività lavorativa spesso logorante che non consente <strong>di</strong> vivere unapropria situazione intima e familiare. Emergono così orientamenti al lavoro più selettivi(l’assistito deve essere almeno in parte autosufficiente, il luogo <strong>di</strong> lavoro deve trovarsi in cittàoppure in luoghi facilmente raggiungibili dai mezzi <strong>di</strong> trasporto pubblici, ecc.) e si rallentano iritmi e i tempi <strong>di</strong> ricerca del lavoro per recuperare energie psico-fisiche, si rafforza il desiderio<strong>di</strong> uscire dal lavoro <strong>di</strong> assistente familiare, ricercando occupazioni alternative. Infine, alcunerientrano in patria per un certo periodo (<strong>di</strong> solito alcuni mesi) durante il periodo <strong>di</strong> iscrizionenelle liste dei <strong>di</strong>soccupati, allungando così i tempi <strong>di</strong> permanenza nelle liste stesse.I <strong>di</strong>pendenti occupati nelle imprese ferraresiPrima <strong>di</strong> procedere all’esame dei dati è opportuno ricordare che le modalità con cui si sonoattivati i percorsi <strong>di</strong> emersione dal lavoro irregolare, se da un lato hanno portato allaregolarizzazione <strong>di</strong> circa 3.000 stranieri in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, dall’altro hanno resoestremamente <strong>di</strong>fficile quantificare l’entità numerica degli occupati stranieri nel territorioprovinciale.La stipula del contratto <strong>di</strong> soggiorno tra datore <strong>di</strong> lavoro e straniero da regolarizzare, presso losportello unico per l’immigrazione, non ha consentito <strong>di</strong> aggiornare la banca dati sugli stranieriin con<strong>di</strong>zione lavorativa. Nessun datore <strong>di</strong> lavoro regolarizzante, infatti, era obbligato acomunicare l’avvio <strong>di</strong> un rapporto <strong>di</strong> lavoro regolare ai Centri per l’Impiego, come avvieneinvece, obbligatoriamente per legge, per ogni pratica <strong>di</strong> assunzione. Oltre all’elaborazionerealizzata sugli avviamenti al lavoro, si sono messi a confronto i dati tra lavoratori stranieriregolarmente assunti con comunicazione ai Centri per l’Impiego, e lavoratori stranieriregolarizzati tramite lo sportello unico della Prefettura, effettuando le opportune correzioni e<strong>di</strong>ntegrazioni.L’entità e la struttura occupazionale emersa in seguito a tale confronto, visto il gran numerodelle regolarizzazioni registrate a partire dal 2003, non risultano del tutto paragonabili con idati elaborati prima del 2003, ma consentono comunque alcune riflessioni.Lo scenario, a quasi quattro anni dall’ultima regolarizzazione, si presenta profondamentemutato, soprattutto sul versante dell’occupazione femminile.Al 31 <strong>di</strong>cembre 2006 risultano occupati 6.491 citta<strong>di</strong>ni non comunitari e neo-comunitari, <strong>di</strong> cui3.228 maschi, pari al 49,7% del totale e 3.263 femmine, pari al 50,3% del totale.Tabella 6.6: Citta<strong>di</strong>ni non comunitari occupati, 2000 – 2006, per genereMaschi Femmine Totale2000 916 413 13292001 1073 574 16472002 1334 678 20122003 1791 2671 44622004 2684 2968 56522005 2934 3010 59442006 3228 3263 6491Increm.% 252,4 690,1 388,4Fonte: Osservatorio Provinciale ImmigrazioneTra il 2000 ed il 2006 l’espansione occupazionale è stata pari a +388,4%, ma non haaccompagnato in modo armonico l’aumento dei residenti stranieri in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>. Iltrend <strong>di</strong> crescita degli occupati, infatti, è risultato alquanto <strong>di</strong>fferente rispetto a quello deiresidenti, in quanto nel biennio 2002-2003 ha risentito degli effetti della regolarizzazione <strong>di</strong>circa 3.000 non comunitari e, successivamente, dell’inadeguatezza dei flussi d’ingresso,123
ispetto all’effettiva domanda <strong>di</strong> assistenza familiare proveniente dalle famiglie, con ilconseguente allargamento del lavoro irregolare.A partire dal 2003, dopo la massiccia emersione dal lavoro irregolare <strong>di</strong> numerose donneinserite nell’attività <strong>di</strong> assistenza familiare, si è assistito soprattutto ad un rallentamento dellacrescita occupazionale della componente femminile e ad un contestuale recupero degliinserimenti lavorativi della componente maschile (si veda il grafico).Grafico 6.9: Citta<strong>di</strong>ni extracomunitari e neocomunitari con rapporto <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato inprovincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, per sesso, 2000 - 2006700060005000400030002000100002000 2001 2002 2003 2004 2005 2006Maschi Femmine TotaleProprio in seguito alla regolarizzazione, che ha fatto emergere la presenza <strong>di</strong> quasi duemilalavoratrici nel settore del lavoro domestico e <strong>di</strong> assistenza familiare, la nazione piùrappresentata per numero <strong>di</strong> occupati è, da quattro anni, l’Ucraina con 1.267 <strong>di</strong>pendenti, parial 19,5% del totale occupati (nel 2005 erano 1.238, pari al 20,8%).Nel complesso i lavoratori <strong>di</strong>pendenti provenienti dall’Est Europeo rimangono <strong>di</strong> gran lunga ipiù numerosi, intorno al 60% del totale dell’occupazione straniera. In seconda posizionetroviamo il Nord Africa (con il 16,5% circa) e in terza posizione l’Asia (con più del 13%).6.2.2 Gli stranieri e gli infortuni sul lavoroLe tabelle che seguono riguardano gli infortuni sul lavoro, denunciati, occorsi a immigratiregolari, mentre svolgevano un’attività lavorativa nella provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>. Gli infortuni <strong>di</strong> cuisi tratta, pertanto, riguardano anche stranieri residenti fuori del territorio provinciale.Per tutte le tabelle contenute in questo paragrafo, i dati sono stati elaborati sulla “Banca datidegli eventi lesivi” dell’INAIL relativa all’<strong>Azienda</strong> <strong>USL</strong> <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>.Gli infortuni per nazionalità degli infortunatiTabella 6.7: Infortuni (denunciati) <strong>di</strong> stranieri, per i primi 10 Paesi <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza, 2001-2005Rango Nazionalità 2001 2002 2003 2004 2005 % - 2005 Totale 2001-20051 MAROCCO 54 80 73 96 118 27,3 4212 ALBANIA 31 40 57 51 58 13,4 2373 PAKISTAN 2 3 15 23 41 9,5 844 ROMANIA 11 9 23 25 29 6,7 975 TUNISIA 14 12 25 24 23 5,3 986 MOLDAVIA 0 2 13 15 20 4,6 507 NIGERIA 1 7 2 17 16 3,7 437 PAESI EX- 6 18 21 19 16 3,7 80JUGOSLAVIA8 UCRAINA 0 2 2 17 13 3,0 349 ALGERIA 1 7 8 6 11 2,5 3310 CAMERUN 2 4 10 12 10 2,3 38Altri paesi 25 31 44 67 77 17,8 244TOTALE 147 215 293 372 432 100,0 1.459Fonte: Banca dati eventi lesivi INAIL124
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