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Profilo di comunità - Azienda USL di Ferrara

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Il dato ferrarese, per tutto il periodo considerato (nel quale si presentano solo piccoleoscillazioni), è leggermente in eccesso rispetto al dato regionale, sia per i maschi che per lefemmine: me<strong>di</strong>amente tale <strong>di</strong>fferenziale rispetto alla regione è <strong>di</strong> circa 100 su 100.000.Grafico 1.9: Tassi <strong>di</strong> mortalità standar<strong>di</strong>zzati (X 100.000), in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> e in regione,maschi e femmine, 2000-20061.3001.2501.2001.1501.1001.0501.000Maschi<strong>Ferrara</strong>MaschiRegioneFemmine<strong>Ferrara</strong>FemmineRegione9509002000 2001 2002 2003 2004 2005 2006Per quanto riguarda la tendenza nei sette anni considerati, si può affermare che la mortalitàgenerale, nel periodo osservato, sia a <strong>Ferrara</strong> che in regione appare in progressivo calo.Tuttavia, il tasso <strong>di</strong> mortalità nei primi anni del decennio è fortemente con<strong>di</strong>zionato da unevento <strong>di</strong> importanza fondamentale, che per il suo carattere straor<strong>di</strong>nario ha contribuito nonpoco a “perturbare” la tendenza <strong>di</strong> fondo della mortalità: l’ondata <strong>di</strong> calore dell’estate del 2003.Se osserviamo il grafico, in ogni caso, si può notare che fino al 2003 la mortalità stava<strong>di</strong>minuendo (con la sola eccezione dei maschi a <strong>Ferrara</strong>, per i quali era in aumento), per poiincontrare l’impennata del 2003. Dopo il 2003 la mortalità ha continuato poi a <strong>di</strong>minuire fino al2006, raggiungendo valori più bassi <strong>di</strong> quelli del 2002. Non si può escludere, tuttavia, chequesto miglioramento del dato sia anche, parzialmente, da imputare ad un effetto secondariodella stessa ondata <strong>di</strong> calore del 2003, che nel 2004 potrebbe avere indotto nella popolazioneuna sorta <strong>di</strong> “effetto selettivo”, dopo l’eccezionale mortalità dell’anno precedente.1.7 Le prime cause <strong>di</strong> morte nel 2006, in provincia e nei <strong>di</strong>strettisanitariUn’informazione locale <strong>di</strong> rilievo si può ottenere già dal semplice esame delle cause <strong>di</strong> mortepiù frequenti.La popolazione della provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> con<strong>di</strong>vide le prime cause <strong>di</strong> morte con il mondooccidentale sviluppato: in primo luogo le malattie car<strong>di</strong>ovascolari, in secondo luogo i tumori,tra i quali quelli <strong>di</strong> gran lunga più frequenti sono il tumore del polmone (soprattutto per imaschi), della mammella (per le femmine) e del colon-retto. Le prime <strong>di</strong>eci cause <strong>di</strong> morte peri residenti della provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> nel 2006, riflettono la tipica <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> frequenzapropria del mondo occidentale, sia per i maschi sia per le femmine.I numeri in tabella sono numeri assoluti, riportano il numero <strong>di</strong> persone decedute per ciascunasingola causa.20

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