ealtà incidenti stradali, che accadono nel tragitto che il lavoratore effettua per recarsi o pertornare dal lavoro.Nella tabella che segue ve<strong>di</strong>amo quanti sono stati nei cinque anni considerati.Tabella 3.13: Gli infortuni in itinere, 2001-20052001 2002 2003 2004 2005 TotaleSul posto <strong>di</strong> lavoro 8.165 8.292 7.995 7.996 7.792 40.240In itinere 750 841 776 797 751 3.915Totale 8.915 9.133 8.771 8.793 8.543 44.155% in itinere 8,4 9,2 8,8 9,1 8,8 8,9Nel corso del 2005 si sono avuti 751 infortuni in itinere, pari all’8,8% del totale degli infortuni.Questa quota percentuale si è mantenuta pressoché costante nel corso del quinquennio tra il2001 e il 2005, con oscillazioni minime. Il valore massimo è stato raggiunto nel 2002 (9,2%).Tabella 3.14: Gli infortuni in itinere secondo la definizioneDefinizione 2001-2005 Totale In itinere %APERTA 295 18 6,1NEGATIVA 5.547 398 7,2REGOLARE SENZA IND. 766 134 17,5FRANCHIGIA 8.403 32 0,4TEMPORANEA 28.155 3.098 11,0PERMANENTE 908 200 22,0MORTE 81 35 43,2Totale 44.155 3.915 8,9Se analizziamo tutti i 44.155 infortuni denunciati nel quinquennio ve<strong>di</strong>amo che <strong>di</strong> questi 3.915sono in itinere (8,9%). È facile osservare che più l’esito dell’infortunio è grave, più è alta lapercentuale <strong>di</strong> incidenti in itinere. Tra gli infortuni con esiti permanenti il 22% è stato in itinere,mentre questa quota scende all’11% per gli esiti temporanei. Impressionante è poi la quota <strong>di</strong>incidenti in itinere sul totale degli infortuni mortali: sono 35 su 81, il 43,2%.3.3.6 Gli infortuni in itinere per attivitàNon tutte le attività presentano la stessa percentuale <strong>di</strong> infortuni in itinere. Questa quota,infatti, è fortemente variabile a seconda dell’importanza che, in una certa attività lavorativa(prescindendo, ovviamente, dalle attività <strong>di</strong> autotrasporto per le quali il veicolo stesso è illuogo <strong>di</strong> lavoro), può avere lo spostamento verso il luogo <strong>di</strong> lavoro, oltreché, naturalmente, leeventuali con<strong>di</strong>zioni sfavorevoli o <strong>di</strong> stress in cui ciò avviene.Nella tabella che segue riportiamo la graduatoria delle attività svolte secondo la percentuale <strong>di</strong>infortuni in itinere. Tralasciando “pelli e cuoi” per il numero esiguo <strong>di</strong> infortuni, è significativonotare come al primo posto vi sia “addetti ai servizi domestici” con 28,6 infortuni in itinere ogni100. Si tratta <strong>di</strong> persone che, evidentemente, soffrono forti <strong>di</strong>sagi negli spostamenti da e per illuogo <strong>di</strong> lavoro (che verosimilmente cambia spesso, non è conosciuto, ecc.). Ai posti successivinella graduatoria troviamo “confezioni” (23,7%), poi “uffici e altre attività” (23,1%) e“comunicazioni” (22,6%).Tabella 3.15: Le prime 15 attività più pericolose implicate negli infortuni in itinereAttività svolta Totale In itinere %Pelli e cuoi 8 3 37,5Addetti servizi domestici e assistenza 84 24 28,6Confezioni 607 144 23,7Uffici e altre attività 3376 779 23,1Comunicazioni 31 7 22,6Conto Stato 835 182 21,8Istruzione e ricerca 288 56 19,4Attività commerciali 2182 414 19,069
Pulizie e nettezza urbana 951 164 17,2Lavorazioni tessili 18 3 16,7Magazzini 312 51 16,3Cinema e spettacoli 120 19 15,8Sanità e servizi sociali 2648 391 14,8Turismo e ristorazione 1445 204 14,1Chimica, plastica e gomma 649 85 13,13.3.7 Gli “infortuni stradali” nel 2005Dal 2004 in poi vengono classificati, nella banca dati INAIL, non solo gli incidenti in itinere, cioègli incidenti stradali accaduti durante il tragitto da o per il posto <strong>di</strong> lavoro, ma anche gliincidenti stradali tout court, cioè gli incidenti <strong>di</strong> tipo stradale, accaduti sia durante il tragittoche durante l’effettivo svolgimento del lavoro (incidenti accaduti a categorie come gli autisti,gli autotrasportatori, sia come conducenti che come pedoni, ciclisti, ecc.).Riportiamo qui gli incidenti stradali accaduti nel 2005. Sono complessivamente 1.113 (deiquali, come visto sopra, solo 751 sono in itinere, i due terzi). Nel 2005 gli incidenti stradalisono il 13% <strong>di</strong> tutti gli infortuni denunciati. Se li analizziamo secondo la definizione INAIL degliesiti ve<strong>di</strong>amo che la relazione con la gravità degli esiti è molto stretta: i 2/3 (il 66,7%) degliinfortuni mortali sono dovuti a incidenti stradali, un terzo degli infortuni con conseguenzepermanenti è stradale, mentre tra gli infortuni con esiti temporanei la quota <strong>di</strong> “stradali” èappena del 14,6%.Tabella 3.16: Infortuni stradali rapportati agli infortuni sul lavoro totali nell’anno 2005Definizione Non stradali Stradali Totale %Aperta (non definiti) 175 22 197 11,2NEGATIVA 974 191 1.165 16,4FRANCHIGIA 1.419 24 1.443 1,7REGOLARE SENZA IND. 176 43 219 19,6TEMPORANEA 4.611 790 5.401 14,6PERMANENTE 71 35 106 33,0MORTE 4 8 12 66,7Totale 7.430 1.113 8.543 13,0La definizione INAIL delle pratiche amministrative derivanti da infortuni sul lavoro− Temporanea: sono casi che hanno comportato una inabilità temporanea assoluta superiore a tre giorni e non hannodeterminato postumi permanenti superiori alla percentuale stabilita per la definizione “in permanente” (ve<strong>di</strong>).− Permanente: per gli infortuni avvenuti prima del 25/07/2000 sono considerati definiti “in permanente” quelli chehanno determinato postumi permanenti superiori al 10%; dopo tale data sono definiti “in permanente” quelli conpostumi superiori al 5%. Prima del 25/07/2000 era valutata soltanto la capacità lavorativa; dopo tale data lapercentuale comprende anche il danno biologico. Per questo motivo il grado <strong>di</strong> postumi degli infortuni attuali non è<strong>di</strong>rettamente confrontabile con quelli avvenuti prima del 25/07/2000.− Mortale, con o senza superstiti: si tratta <strong>di</strong> soggetti deceduti in seguito all’infortunio sul lavoro.− Regolari senza indennizzo: pur trattandosi <strong>di</strong> eventi riconoscibili come veri e propri infortuni sul lavoro, l’INAIL nonha erogato prestazioni economiche; si tratta <strong>di</strong> casi particolari, per esempio, <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendenti dello Stato che hanno avutoun infortunio che ha determinato assenza dal lavoro ma NON postumi permanenti o la morte (soltanto in questi ultimidue casi l’INAIL indennizza l’assicurato; se si determina soltanto un periodo <strong>di</strong> inabilità temporanea l’indennizzo è acarico dello Stato).− Negativa: Il caso non possiede i requisiti per essere riconosciuto come infortunio sul lavoro. La motivazione puòessere <strong>di</strong> vario tipo (mancanza dell’occasione <strong>di</strong> lavoro, soggetto non assicurato, assenza della lesione etc.)− Franchigia: Sono infortuni che non hanno determinato una inabilità temporanea assoluta con assenza dal lavorosuperiore a tre giorni pur presentando tutte le altre caratteristiche degli infortuni sul lavoro.70
- Page 1 and 2:
ConferenzaTerritoriale SocialeSanit
- Page 3 and 4:
Profilo di salute-benessere della p
- Page 5 and 6:
PresentazioneIl “Profilo di Comun
- Page 7 and 8:
- ad una bassa propensione alla att
- Page 10 and 11:
Dominio 1: Quadro socio-demografico
- Page 12 and 13:
Tabella 1.2: La struttura per età
- Page 14 and 15:
1.2 Le piramidi delle età nei tre
- Page 16 and 17:
Padre + figli 972 377 504 1.853 1,3
- Page 18 and 19:
Sud-Est (con valori sulla media pro
- Page 20 and 21: verosimilmente più dovuto al movim
- Page 22 and 23: Tabella 1.11: Prime 10 cause di mor
- Page 24 and 25: classi di età: il tumore del polmo
- Page 26: ConclusioniNei vent’anni trascors
- Page 29 and 30: spesso si moltiplicano. Infatti, i
- Page 31 and 32: internazionale delle malattie ICD-X
- Page 33 and 34: Grafico 2.6: Abitudine al fumo di t
- Page 35 and 36: Grafico 2.7: Quota % di obesi, sovr
- Page 37 and 38: cerebrovascolari 8 . L’alcol ad a
- Page 39 and 40: Grafico 2.9: Bevitori fuori pasto e
- Page 41 and 42: 2.2 I comportamenti a rischio2.2.1
- Page 43 and 44: Il numero di residenti che afferisc
- Page 45 and 46: Dall’indagine regionale PASSI 200
- Page 47 and 48: Grafico 2.15: Quota % di persone ch
- Page 49 and 50: attribuibili non significa consider
- Page 51 and 52: Tabella 2.18: I sette più importan
- Page 54 and 55: Dominio 3: Lavoro e salute3.1 Occup
- Page 56 and 57: Grafico 3.3: Occupati e persone in
- Page 58 and 59: Tabella 3.3: Gli occupati “precar
- Page 60 and 61: Grafico 3.8: Quota % occupati a tem
- Page 62 and 63: tutti e sei i comuni del Distretto
- Page 64 and 65: Come appare evidente anche dal graf
- Page 66 and 67: Lagosanto e Argenta), mentre gli al
- Page 68 and 69: Tabella 3.11: Infortuni sul lavoro
- Page 72 and 73: 3.4 Lavoro e salute“La sicurezza
- Page 74 and 75: Si tratta in definitiva di una ques
- Page 76: ConclusioniIl tasso di disoccupazio
- Page 79 and 80: A titolo di confronto, in Italia il
- Page 81 and 82: spostarsi con i mezzi pubblici). Le
- Page 83 and 84: Tabella 4.5: Occupazione delle abit
- Page 85 and 86: • La dimensione delle abitazioniT
- Page 87 and 88: Grafico 4.6: Numero procedure di sf
- Page 89 and 90: Migliaro 37 37 0 871 4,25Ostellato
- Page 91 and 92: Grafico 4.8: Richiedenti di alloggi
- Page 93 and 94: ConclusioniL’abitazione rappresen
- Page 95 and 96: “Passi” è in età 18-69 anni e
- Page 97 and 98: salute 80 , che sintetizza, per cia
- Page 99 and 100: 5.2.2 Stima della disabilità nella
- Page 101 and 102: Tabella 5.5: Tipo di disabilità, d
- Page 103 and 104: Uno sguardo alla disabilità a part
- Page 105 and 106: Tabella 5.10: Proporzione di person
- Page 107 and 108: numero di disabili nella scuola sec
- Page 109 and 110: I casi totali sono 257, di cui 31 s
- Page 111 and 112: Da lunghi anni Ferrara registra cos
- Page 113 and 114: classificazione, “disabilità”
- Page 115 and 116: dell’incremento delle presenze st
- Page 117 and 118: Altro dato interessante che si può
- Page 119 and 120: Distretto Sud-EstGli stranieri resi
- Page 121 and 122:
Tabella 6.3: Struttura per età nei
- Page 123 and 124:
Grafico 6.8: Iscritti alle liste di
- Page 125 and 126:
ispetto all’effettiva domanda di
- Page 127 and 128:
Tabella 6.9: Infortuni di stranieri
- Page 129 and 130:
• nella prima classe della scuola
- Page 131 and 132:
6.3.4 Le presenze nella scuola supe
- Page 133 and 134:
femminile consistente ed una progre
- Page 135 and 136:
In base alle disposizioni del Minis
- Page 137 and 138:
I ricoveri per nazionalità dei paz
- Page 139 and 140:
12 CAMERUN 14 16 29 27 52 43 181 20
- Page 141 and 142:
• è interessante notare il decre
- Page 143 and 144:
dei ricoveri ospedalieri in età 0-
- Page 145 and 146:
6.7.2 L’età delle donne al momen
- Page 147 and 148:
Tabella 6.29: Esiti di gravidanze,
- Page 149 and 150:
Nell’anno 2006 i parti di donne s
- Page 151 and 152:
ovviamente, la realtà urbana del c
- Page 153 and 154:
Grafico 7.3: Tassi di non conseguim
- Page 155 and 156:
È nota dai dati di letteratura l
- Page 157 and 158:
scuola, le bocciature sono concentr
- Page 159 and 160:
Grafico 7.6: Tasso di bocciatura pe
- Page 161 and 162:
Gli alunni ripetenti nella scuola s
- Page 163 and 164:
con un più alto capitale culturale
- Page 165 and 166:
2018161412108642038120-2 3-5 6-10 1
- Page 167 and 168:
maltrattamento. Soltanto in una sec
- Page 169 and 170:
Tabella 8.6: Tipi di violenza femmi