Dominio 3: Lavoro e salute3.1 Occupazione, <strong>di</strong>soccupazione e lavoro “precario” in provincia <strong>di</strong><strong>Ferrara</strong> dal 1995 al 20063.1.1 I dati dell’indagine Istat su occupazione e <strong>di</strong>soccupazione in Provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>L’indagine ISTAT sulle forze <strong>di</strong> lavoro riveste un ruolo <strong>di</strong> primo piano nella documentazionestatistica sul mercato <strong>di</strong> lavoro. Oltre a misurare l’occupazione e la <strong>di</strong>soccupazione, questaindagine approfon<strong>di</strong>sce modalità e gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> partecipazione al mercato del lavoro, fenomeni lacui conoscenza è fondamentale per un puntuale monitoraggio delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro nelnostro Paese.Nata nel 1959, la rilevazione trimestrale sulle forze <strong>di</strong> lavoro ha visto nel corso degli annil’attuazione <strong>di</strong> notevoli miglioramenti metodologici e <strong>di</strong> revisioni delle definizioni. Gli aspettitecnici dell’indagine sono rimasti sostanzialmente invariati fino al 2004: solo con la nuovarilevazione continua viene introdotto un più generale e sostanziale rinnovamento. Il passaggiodalla rilevazione trimestrale (effettuata in una specifica settimana per ciascun trimestre) allarilevazione continua (<strong>di</strong>stribuita su tutte le settimane dell’anno) è stato dettato dalla necessità<strong>di</strong> adeguamento alle recenti <strong>di</strong>rettive europee.Per ottenere stime atten<strong>di</strong>bili dei vari aggregati a livello provinciale, poiché la numerositàcampionaria determinata dall’Istat per effettuare delle indagini sull’occupazione e<strong>di</strong>soccupazione consentiva inizialmente <strong>di</strong> ottenere informazioni sul lavoro solo a livelloregionale, la Regione Emilia-Romagna ha finanziato fin dal 1990 un allargamento del campioneIstat. È proprio ai dati calcolati sulla base dell’integrazione regionale che facciamo riferimentoin questa sede. Unico <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> questi dati, dovuto appunto al fatto che si tratta <strong>di</strong> dati <strong>di</strong>origine campionaria, è la mancata possibilità <strong>di</strong> avere dati <strong>di</strong>saggregati a livello <strong>di</strong> singolocomune o almeno <strong>di</strong> Distretto sanitario. Per fare valutazioni sul mercato del lavoro a livello<strong>di</strong>saggregato faremo riferimento ad altri dati: i dati relativi agli iscritti alle “liste <strong>di</strong>collocamento” dei cinque “Centri per l’impiego” ubicati sul territorio della provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>.Tabella 3.1: L’occupazione in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> dal 1995 al 2006(valori in migliaia)Totale occupatiPersone in cerca <strong>di</strong>(migliaia)occupazione53Non forze <strong>di</strong> lavoro( in età 15 anni e oltre)Anni M F T M F T M F T1995 91 59 150 7 9 16 54 98 1521996 88 56 143 6 11 16 57 100 1571997 88 59 148 4 10 14 57 98 1561998 85 61 146 4 9 13 60 98 1571999 84 62 146 5 8 13 58 98 1572000 87 61 149 4 6 10 55 97 1532001 87 60 147 5 6 11 55 96 1522002 90 60 151 3 7 10 57 94 1502003 91 68 160 2 5 6 55 90 1452004 89 70 159 3 4 7 56 89 1462005 86 69 155 4 6 10 58 90 1482006 85 67 152 4 5 9 61 93 153Var.% 1995-2006 -6,6 13,6 1,3 -42,4 -44,8 -43,8 11,3 -5,1 0,8Fonte: Istat, Regione Emilia-RomagnaNella provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, nei do<strong>di</strong>ci anni che vanno dal 1995 al 2006, il numero complessivo<strong>di</strong> persone occupate è andato lentamente aumentando, passando dalle 150.000 unità del 1995alle 152.000 del 2006, con un periodo interme<strong>di</strong>o <strong>di</strong> aumento molto sostenuto, dal 2002 al
2004. In particolare, lo “scalino” molto evidente che si nota nel corso del 2003, è almeno inparte spiegabile (seppure con rispettive entità numeriche <strong>di</strong>fficili da valutare) con due eventifondamentali accaduti in quell’anno: 1) il decreto <strong>di</strong> regolarizzazione degli immigrati irregolari;2) l’entrata in vigore della Legge 30 sul mercato del lavoro (impropriamente definita “leggeBiagi”). Se il primo evento ha portato all’emersione <strong>di</strong> molto “lavoro” prima comunquepresente ma in forma sommersa, il secondo evento ha reso più agevole, seppureesclusivamente per il settore privato, il ricorso a forme <strong>di</strong> lavoro precario e <strong>di</strong> scarsa qualità,ma comunque sufficiente a fare aumentare il novero degli “occupati”. Coerente con questainterpretazione è anche il fatto che l’aumento si è registrato quasi esclusivamente per ledonne, che, nel territorio ferrarese, sono la larga maggioranza sia tra le immigrate straniereregolarizzate, sia tra coloro che svolgono occupazioni a tempo determinato.Complessivamente, in termini percentuali, il numero <strong>di</strong> occupati ha avuto un leggero aumento,pari a +1,3%. Fermo restando che il numero complessivo <strong>di</strong> occupati è permanentemente piùalto tra i maschi (si osservi il grafico), come già accennato la tendenza nel tempo del numero<strong>di</strong> occupati è stata opposta per i due sessi: infatti, mentre per i maschi si è assistito a unanetta <strong>di</strong>minuzione passando dai 91mila del 1995 agli 85mila del 2005 (-6,6%), per quantoriguarda le femmine si è invece osservato un robusto aumento, passando dalle 59mila unitàdel 1995 alle 67mila del 2006 (+13,6%).Grafico 3.1: Occupati – Valori me<strong>di</strong> annuali in migliaia, 1995-2006959085807570656055501995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006MaschiFemmineGrafico 3.2: Persone in cerca <strong>di</strong> occupazione – Valori me<strong>di</strong> annuali in migliaia, 1995 - 200612108642-1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006MaschiFemmine54
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