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Profilo di comunità - Azienda USL di Ferrara

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Tabella 3.11: Infortuni sul lavoro per definizione INAIL e anno dell’infortunioDefinizione INAIL 2001 2002 2003 2004 2005 TotaleAPERTA 0 56 5 37 197 295NEGATIVA 1.140 1.097 932 1.213 1.165 5.547FRANCHIGIA 1.856 1.681 1.827 1.596 1.443 8.403REGOLARE SENZA INDENNIZZO 47 99 127 121 200 219 766TEMPORANEA 5.636 5.948 5.660 5.510 5.401 28.155PERMANENTE 170 208 211 213 106 908MORTE 14 16 15 24 12 81Permanente + morte 184 224 226 237 118 989Totale 8.915 9.133 8.771 8.793 8.543 44.155Totale definiti positivamente 7.775 7.980 7.834 7.543 7.181 38.313Per quanto siano comunque sempre troppi, il numero <strong>di</strong> infortuni mortali è stato,“fortunatamente”, abbastanza contenuto nel corso del quinquennio considerato: le morti sonostate 81, circa 16 all’anno. Il picco dei morti sul lavoro è stato raggiunto nel 2004, con 24morti.Gli infortuni con conseguenze permanenti (cioè con postumi permanenti superiori al 5%: siveda la nomenclatura nel box a pag.63) sono stati, nel quadriennio considerato, 908, pari al2,4% del totale degli infortuni definiti positivamente.Un dato molto interessante anche sul versante epidemiologico è quello relativo all’andamentonel tempo <strong>di</strong> questa quota, che è andata infatti aumentando passando dal 2,4% del 2001, 184infortuni in termini assoluti, al 3,1% del 2004, 237 infortuni. Va segnalato, a tale proposito, ildato non atten<strong>di</strong>bile per il 2005 (solo 118 casi <strong>di</strong> infortunio con danni permanenti), anno nelquale ben 197 infortuni presentano un’istruttoria non ancora definita da parte dell’INAIL. Leistruttorie non definite riguardano nella quasi totalità dei casi infortuni con postumipermanenti.Grafico 3.12: Quota <strong>di</strong> infortuni permanenti e mortali, temporanei, <strong>di</strong> altro tipo, sul totaleprovinciale, 2001-200580,070,060,050,040,030,020,010,00,02001 2002 2003 2004 2005Temporanea Altri inf.riconosciuti Permanente, morte3,53,02,52,01,51,00,50,0Gli infortuni che hanno causato inabilità temporanea sono stati 28.155, cioè il 73,5% del totaledegli infortuni definiti. Gli infortuni in franchigia (cioè gli infortuni lievi, con assenza dal lavoronon superiore a tre giorni) sono stati il 21,9% del totale. Gli infortuni non indennizzatidall’INAIL, in gran parte attribuibili a lavori <strong>di</strong> tipo impiegatizio, sono stati il 2% del totale. Leistruttorie INAIL che hanno dato luogo a esiti negativi sono state 5.547.Passiamo ora ad analizzare gli infortuni (tabella 3.12) secondo la “pericolosità”, misurata sullabase della gravità dell’esito infortunistico, dell’attività lavorativa svolta (classificazione INAIL).47 Sono <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> pubbliche amministrazioni (scuola, ecc.), per i quali l’INAIL provvede alla sola gestione dellapratica67

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