Grafico 3.8: Quota % occupati a tempo determinato e a tempo parziale, per sesso, 200625,020,015,010,05,014,319,923,5MaschiFemmine0,02,6Tempo determinatoTempo parzialeFonte: Istat, RERCome si può osservare nel grafico 3.9, la quota provinciale <strong>di</strong> lavoratori a tempo determinatonel 2005 (13,3%) è più elevata rispetto al dato che si registra nelle regioni del Nord-Ovest edel Nord-Est d’Italia, ed è più elevata <strong>di</strong> un punto rispetto al dato nazionale (12,3%).Grafico 3.9: Quota % <strong>di</strong> occupati a tempo determinato e a tempo parziale, confronto Provincia- Ripartizioni territoriali - Italia16,014,012,010,08,06,04,02,00,0A tempo determinato 13,3 8,9 10,9 12,3A tempo parziale 12,7 13,2 14,6 13,0Fonte: Istat, RERProvincia <strong>di</strong><strong>Ferrara</strong>3.1.3 Il pendolarismo dei lavoratori ferraresi nel 2001Nord-Ovest Nord-Est ItaliaDove vanno i pendolari ferraresi? Sulla base dei dati del Censimento generale della popolazionee delle abitazioni effettuato dall’Istat nel 2001, possiamo <strong>di</strong>sporre della “matrice <strong>di</strong>pendolarismo” relativa alla provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, ovvero del numero degli spostamenti, e deirelativi luoghi <strong>di</strong> destinazione, effettuati dai ferraresi. Limitando l’analisi ai soli spostamenti perscopi lavorativi, abbiamo analizzato quali erano, nel 2001, i luoghi <strong>di</strong> destinazione verso i qualisi spostavano i residenti nella provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>.Se osserviamo la tabella notiamo che solo il 15,5% degli spostamenti per lavoro alla data delCensimento (che in totale sono stati 122.164) aveva come destinazione un luogo fuori dellaprovincia. La nostra provincia, pertanto, non subisce fortemente l’attrazione <strong>di</strong> altre province:solo il 15% degli spostamenti è <strong>di</strong>retto fuori provincia. Rispetto a questa tendenza generale faeccezione il solo Distretto Ovest, per il quale ben il 27,5% degli spostamenti è fuori provincia,rivolti soprattutto ai comuni limitrofi del bolognese e del modenese (20,4%).Un altro dato molto interessante è la forte “autonomia” del Comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>: quasi l’80%degli spostamenti per lavoro è all’interno del territorio comunale. I rimanenti comuni delCentro-Nord risentono, invece, della forte attrazione del capoluogo: il 22% degli spostamenti59
da questi comuni è <strong>di</strong>retto a <strong>Ferrara</strong>. Molto autonomo è anche il Distretto Sud-Est: i tre quartidegli spostamenti lavorativi si svolgono al suo interno. Il Distretto più “mobile” è invecel’Ovest, dove solo il 60% degli spostamenti è <strong>di</strong>retto al suo interno.Per quanto riguarda i poli attrattivi esterni alla provincia è forte il ruolo della città <strong>di</strong> Bologna(4% degli spostamenti dalla provincia, 5% dalla sola <strong>Ferrara</strong>); un ruolo meno importante è poisvolto dalla provincia <strong>di</strong> Rovigo (2,2% da <strong>Ferrara</strong>) e, per il solo Distretto Sud-Est, dalla città <strong>di</strong>Ravenna (2% dal Sud-Est).Grafico 3.10: Destinazioni degli spostamenti per lavoro dal Comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, dai <strong>di</strong>stretti eda tutta la provincia, %90,080,078,673,5Comune <strong>di</strong>FERRARA70,060,063,660,6Altri comuniCentro-Nord50,040,037,7Ovest30,022,727,522,1Sud-Est20,010,00,02,63,92,712,26,1 6,70,911,40,2 0,38,13,10,414,9 14,7 15,510,1Fuori provinciaComune <strong>di</strong>FERRARAAltri comuniCentro-NordOvestSud-EstTotale provincia3.2 Comuni ricchi e comuni poveri. Uno sguardo al red<strong>di</strong>to imponibileIRPEF pro capite nei comuni della provincia (2004)Pur nel suo carattere approssimato, il red<strong>di</strong>to imponibile IRPEF annuo pro capite costituisce unutile in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> ricchezza, con il quale se non altro è possibile fare confronti tra le <strong>di</strong>versepiccole realtà locali, cioè tra comuni e aree della provincia (<strong>di</strong>stretti). Per quanto, infatti,l’imponibile IRPEF sia una sottostima del red<strong>di</strong>to realmente <strong>di</strong>sponibile alle famiglie 43 , esso ècomunque tranquillamente utilizzabile per fare confronti locali, visto che la struttura dei prezzie il costo della vita (pur con le note <strong>di</strong>fferenze tra aree urbane e non urbane, soprattutto per icosti legati alla casa) si possono considerare abbastanza omogenei sul territorio.Il dato più recente reso <strong>di</strong>sponibile, a questo livello <strong>di</strong> dettaglio, dal Ministero dell’Economia edelle Finanze, si riferisce ai red<strong>di</strong>ti del 2004. Se osserviamo il grafico, dove sono riportati ired<strong>di</strong>ti pro capite <strong>di</strong> ciascun comune, notiamo che l’imponibile pro capite me<strong>di</strong>o provinciale(espresso in Euro) è pari a circa 15mila Euro, mentre il valore me<strong>di</strong>o ragionale è pari a 17.567Euro. La provincia nel suo complesso, quin<strong>di</strong>, è più povera del livello me<strong>di</strong>o registrato inregione nel 2004, <strong>di</strong> circa 2.500 Euro.All’interno della provincia ve<strong>di</strong>amo che, come ci aspettavamo, il comune più ricco è ilcapoluogo. Per quanto, infatti, il comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> non sia caratterizzato dal <strong>di</strong>namismoeconomico e impren<strong>di</strong>toriale del Distretto Ovest, è nel capoluogo che tra<strong>di</strong>zionalmente siconcentrano, oltre che i ceti a red<strong>di</strong>to me<strong>di</strong>o-alto, come i <strong>di</strong>rigenti, gli impren<strong>di</strong>tori, ecc., anchei proprietari immobiliari e terrieri, e più in generale i detentori <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>te. Il red<strong>di</strong>to deiresidenti nel comune <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> è anche l’unico ad essere superiore al valore me<strong>di</strong>o regionale.È d’altra parte noto che il red<strong>di</strong>to tenda a concentrarsi nelle aree urbane e centrali, a scapitodelle aree periferiche e rurali. Subito dopo <strong>Ferrara</strong> troviamo, nei posti dal secondo al settimo,43Sfuggono infatti all’imponibile IRPEF, oltre che ovviamente gli amplissimi fenomeni dell’evasione fiscale edell’economia sommersa, tutti i red<strong>di</strong>ti da lavoro autonomo, che sono sottoposti ad altri regimi fiscali. A ciò siaggiunga, infine, l’inevitabile presenza <strong>di</strong> un’economia non solo sommersa ma anche <strong>di</strong> origine criminale (riciclaggio,usura, traffico <strong>di</strong> stupefacenti, prostituzione, ecc.), ovviamente non rilevabile dalle fonti ufficiali.60
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