La mancanza <strong>di</strong> un analogo registro regionale <strong>di</strong> patologia ostacola un confronto omogeneo;tuttavia l’esistenza <strong>di</strong> una buona corrispondenza tra il dato del registro ferrarese e il datofornito dalle esenzioni ticket (rispettivamente 5,5% contro 5,3%) lascia supporre chequest’ultimo flusso <strong>di</strong> dati rappresenti abbastanza fedelmente anche la situazione regionale perquesta malattia.Il grafico pone a confronto la situazione ferrarese con la me<strong>di</strong>a regionale rispetto a duein<strong>di</strong>catori:1. proporzione <strong>di</strong> persone con <strong>di</strong>abete (desunta dalle esenzioni ticket per l’Emilia Romagnae dal registro per il <strong>di</strong>abete mellito per <strong>Ferrara</strong>);2. consumo <strong>di</strong> farmaci anti<strong>di</strong>abetici (espresso come DDD per 100 residenti).Grafico 5.10: Dati a confronto sul <strong>di</strong>abete mellito65per 100 abitanti43210<strong>Ferrara</strong>RERconsumo <strong>di</strong> farmaci anti<strong>di</strong>abetici (A10) - anno 2006 (DDD/100abitanti <strong>di</strong>e)esenzioni ticket per <strong>di</strong>abete mellito (cod.13) anno 2005 (ER) eanno 2007 (FE) (per 100 abitanti)Si può ipotizzare che la <strong>di</strong>screpanza fra i territori a confronto sia da attribuire alle <strong>di</strong>verseperformances <strong>di</strong> controllo terapeutico espresse nei territori confrontati. E ciò in quanto ilconsumo <strong>di</strong> farmaci anti<strong>di</strong>abetici è legato ai modelli assistenziali adottati nei <strong>di</strong>versi territori (la<strong>di</strong>stribuzione degli anti<strong>di</strong>abetici me<strong>di</strong>ante le farmacie convenzionate è solo uno dei tre possibilicanali e risulta utilizzato in percentuali <strong>di</strong>verse nelle <strong>di</strong>verse aziende sanitarie).In conclusione:1. l’entità della coorte ferrarese <strong>di</strong> <strong>di</strong>abetici non è sovrastimata (concorda con il consumo<strong>di</strong> anti<strong>di</strong>abetici, che sono farmaci assai specifici), anzi è in linea con la prevalenzastimata in una recente pubblicazione 86 statunitense (<strong>di</strong>abete pari al 5,6% dellapopolazione);2. l’assistenza fornita ai <strong>di</strong>abetici ferraresi delinea un profilo <strong>di</strong> costo più razionale(attraverso la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong>retta, legata anche a una più stretta azione <strong>di</strong> counsellingper il controllo ottimale della glicemia attraverso gli stili <strong>di</strong> vita);3. ci si può chiedere se il <strong>di</strong>vario del dato me<strong>di</strong>o regionale rispetto a questa stima nonesprima l’effetto <strong>di</strong> un ritardo nella <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> <strong>di</strong>abete mellito per una quota dellapopolazione emiliano – romagnola a rischio 87 .ConclusioniPer definire la “<strong>di</strong>sabilità” l’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità ha approvato nel 2001 lanuova Classificazione Internazionale del Funzionamento (ICF); secondo la nuova86 American Diabetes Association - Economic costs of <strong>di</strong>abetes in the U.S. in 2007. Diabetes Care 31:596–615, 200887 U.S. Preventive Services Task Force - Screening for Type 2 Diabetes Mellitus in Adults: Recommendationsand Rationale. Ann Intern Med. 2003;138:212-214.111
classificazione, “<strong>di</strong>sabilità” è una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> salute in un ambiente sfavorevole, senzaseparazione tra “sani” e “<strong>di</strong>sabili”. Non sono <strong>di</strong>sponibili statistiche secondo le definizioni ICFdell’OMS ma neppure secondo le precedenti classificazioni; le “certificazioni”, rilasciate permotivi <strong>di</strong> assistenza, che fanno da riferimento ai dati sulla riabilitazione, la scuola e il lavoro,non offrono dati completi.La misura della qualità della vita collegata alla salute consente <strong>di</strong> misurare il peso dellemalattie e delle <strong>di</strong>sabilità.Uno dei meto<strong>di</strong> maggiormente utilizzati a livello internazionale è quello dei “giorni in cattivasalute”. La qualità della vita valutata con questo metodo è risultata fortemente correlata allostile <strong>di</strong> vita in generale, nonché alla presenza <strong>di</strong> alcune malattie croniche.Il grafico 5.3 riporta il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> giorni in cattiva salute, <strong>di</strong>stinguendo per motivi fisici eper motivi psicologici, e il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> giorni con completa inattività (<strong>di</strong>fficoltà nellosvolgere le normali attività quoti<strong>di</strong>ane).All’interno della provincia si osserva una certa <strong>di</strong>somogeneità, con un maggior numero <strong>di</strong> giorniin cattiva salute nel <strong>di</strong>stretto Sud-Est.La tabella riassume alcuni dati sulla situazione della <strong>di</strong>sabilità in provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> per l’anno2007. I dati sulle esenzioni ticket e sulle invali<strong>di</strong>tà civili riconosciute ci mostrano un quadrocomplessivo sulla <strong>di</strong>sabilità nel quale i “risultati” più critici riguardano il <strong>di</strong>stretto Sud-Est.DistrettoCentro-NordDistrettoOvestDistrettoSud -EstProvinciaEmiliaRomagnaNumero persone con esenzione ticket 57.806 20.558 35.270113.634-Proporzione <strong>di</strong> persone con esenzioneticket (per 1.000)Numero anziani con indennità <strong>di</strong>accompagnamento (I.D.A.)Proporzione <strong>di</strong> anziani con I.D.A. (per100 anziani)326,7 277,7 344,7 321,6 211,75.662 1.949 3.117 10.728 -11,9 11,5 12 11,9 -Numero adulti con invali<strong>di</strong>tà civile 100% 1.335 408 676 2.419 -Proporzione <strong>di</strong> adulti con invali<strong>di</strong>tà civile100% (per 100 adulti)1,22 0,88 1,06 1,1 -Nel <strong>di</strong>stretto Centro-Nord si registra un quadro complessivo simile in cui il contributo delcomune capoluogo è evidenziato dal grafico 5.7.L’analisi dei dati sulle <strong>di</strong>sabilità mostra incompletezza per la mancanza <strong>di</strong> uno strumentoinformativo finalizzato ad identificare e quantificare il valore sociale e il carico assistenziale.Il carico <strong>di</strong> malattia a <strong>Ferrara</strong> è superiore all’atteso, e il tasso <strong>di</strong> ospedalizzazionestandar<strong>di</strong>zzato per età, è comunque, costantemente più elevato del valore me<strong>di</strong>o regionale.Il problema della <strong>di</strong>sabilità va affrontato anche (ve<strong>di</strong> altri domini) con la valutazione delle“<strong>di</strong>sabilità evitabili”, come gli esiti <strong>di</strong> incidenti stradali, sul lavoro e stili <strong>di</strong> vita.Ci sentiamo <strong>di</strong> sottolineare inoltre che migliorare l’integrazione sociale delle persone con<strong>di</strong>sabilità, produce un effetto benefico sul capitale sociale <strong>di</strong> una comunità.112
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