Grafico 2.1: Quota % <strong>di</strong> persone sedentarie, per classe <strong>di</strong> età, 2008120,0100,087,895,480,060,040,074,758,752,549,852,345,147,432,766,736,520,00,018-34 35-49 50-69 70-79Lavoro sedentario (solo lavoratori) Nessuna attività moderataNessuna attività intensaAnalizzando i dati per classe <strong>di</strong> età, notiamo che la classe <strong>di</strong> età che si muove <strong>di</strong> più sul lavoroè quella giovane (18-34), mentre la classe che fa più attività fisica moderata è quella tra 50 e69 anni. Ovviamente, la quota <strong>di</strong> “attività fisica intensa” è inversamente proporzionale alcrescere dell’età.Vi sono forti <strong>di</strong>fferenze tra i <strong>di</strong>stretti per quanto riguarda il “lavoro sedentario”.Quest’ultimo è assai frequente nel Centro-Nord, il Distretto che comprende il capoluogo(54,4%), mentre si riduce drasticamente nel Distretto Sud-Est (dove solo il 38,3% deilavoratori svolge un lavoro sedentario).All’opposto, il Distretto Sud-Est fa registrare, fra i tre <strong>di</strong>stretti sanitari, i valori più elevati <strong>di</strong>inattività, sia moderata (47%), che intensa (85,1%).Grafico 2.2: Quota % <strong>di</strong> persone sedentarie, per Distretto sanitario, 200890,080,075,477,485,178,770,060,050,040,054,440,546,9 45,4 47,038,348,043,430,020,010,00,0Centro-Nord Ovest Sud-Est ProvinciaLavoro sedentario (solo lavoratori)Nessuna attività intensaNessuna attività moderata2.1.3 Abitu<strong>di</strong>ne al fumo <strong>di</strong> tabaccoIl fumo <strong>di</strong> tabacco rappresenta, secondo l’Organizzazione Mon<strong>di</strong>ale della Sanità, il principalesingolo fattore <strong>di</strong> rischio evitabile <strong>di</strong> morte precoce, malattia e han<strong>di</strong>cap (OMS). Il fumo <strong>di</strong>sigaretta attivo, oltre a essere un comportamento che comporta rischi, è anche una malattia <strong>di</strong>per sé in quanto vera e propria <strong>di</strong>pendenza (ora classificata come tale nella classificazione29
internazionale delle malattie ICD-X). Malattia che è stata definita "contagiosa" per la capacità<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione legata ai comportamenti <strong>di</strong> emulazione (soprattutto tra gli adolescenti), e checomporta gravi conseguenze sulla salute con una riduzione complessiva dell'aspettativa <strong>di</strong> vita<strong>di</strong> 10 anni rispetto ai non fumatori. Il fumo è uno dei principali fattori <strong>di</strong> rischio nell’insorgenza<strong>di</strong> numerose patologie cronico-degenerative che colpiscono in primo luogo l’apparatorespiratorio e l’apparato car<strong>di</strong>ovascolare 5 .Tabella 2.2: Quanti sono i fumatori?Femmine Maschi TotaleFumatori 20,2 23,9 22,0Ex fumatori 15,4 33,3 24,1Non fumatori (non hanno mai fumato) 64,4 42,8 53,9Totale 100,0 100,0 100,0In provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong> i fumatori sono pari al 22% della popolazione compresa tra i 18 e i 79anni. Proiettando la percentuale sulla popolazione in stu<strong>di</strong>o, si può stimare che i fumatori tra i18 e i 79 anni siano circa 62.500.La prevalenza dei fumatori, che tra<strong>di</strong>zionalmente è sempre stata abbastanza <strong>di</strong>fferenziata neidue sessi, risulta oggi essere simile negli uomini e nelle donne, pur permanendo tra i due sessiun piccolo <strong>di</strong>fferenziale.I fumatori maschi sono il 23,9%, contro il 20,2% delle femmine. Si possono stimare quin<strong>di</strong>,nella provincia <strong>di</strong> <strong>Ferrara</strong>, circa 33.000 uomini fumatori e circa 29.500 donne fumatrici.Da entrambe le stime restano ovviamente esclusi i minorenni e gli anziani <strong>di</strong> 80 anni e oltre.I fumatori nelle classi <strong>di</strong> etàGrafico 2.3: Prevalenza <strong>di</strong> fumatori, ex fumatori e non fumatori, per classi <strong>di</strong> età70,063,560,050,055,750,2 51,440,030,020,030,313,925,924,019,628,9 28,710,07,80,018-34 35-49 50-69 70-79Fumatori 30,3 25,9 19,6 7,8Ex fumatori 13,9 24,0 28,9 28,7Non fumatori 55,7 50,2 51,4 63,5L’abitu<strong>di</strong>ne al fumo, come noto, è fortemente <strong>di</strong>fferenziata secondo l’età. Tra<strong>di</strong>zionalmente igiovani tendono a fumare <strong>di</strong> più. Purtroppo, a <strong>di</strong>spetto delle continue e insistite campagneinformative per <strong>di</strong>ssuadere i giovani dall’iniziare a fumare, a <strong>Ferrara</strong> come altrove continuiamoad avere un forte numero <strong>di</strong> fumatori tra i giovani: nella classe 18-34 sono il 30,3%. Laprevalenza dell’abitu<strong>di</strong>ne al fumo <strong>di</strong>minuisce al crescere dell’età. È interessante notare, ed èsenz’altro un’osservazione positiva, che nella classe <strong>di</strong> età 50-69 la prevalenza è oggi inferioreal 20%.5 Greco G. e Gattone M. Patologia car<strong>di</strong>ovascolare fumo-correlata Ital Heart J 2001; 2(suppl 1):3730
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