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Profilo di comunità - Azienda USL di Ferrara

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Tabella 8.6: Tipi <strong>di</strong> violenza femminile evidenziati nel corso del 2007*Disagio psico-sociale, povertàFonte: Centro Donna Giustizia, <strong>Ferrara</strong>, Report 2007Dalla tabella emerge che la tipologia <strong>di</strong> violenza più frequente, a parte quella psicologica, chein gebere accompagna tutte le altre, è la violenza fisica (82), mentre la violenza <strong>di</strong> tiposessuale è tra le meno frequenti (15). È necessario segnalare che molto spesso una donna èvittima <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> violenza contemporaneamente.Tabella 8.7: Autori delle violenze nei confronti <strong>di</strong> donne, registrate nel corso del 2007Punto d’ascolto Uscire dalla violenza TotaleMarito/partner 38 39 77Ex-marito/partner 3 30 33Parenti 3 3 6Conoscente 12 10 22Sconosciuto 0 2 2Non pervenuto 1 10 11Totale aggressori 57 94 151Fonte: Centro Donna Giustizia, <strong>Ferrara</strong>Nel corso del 2007, i 151 autori <strong>di</strong> violenza (tutti uomini) sono stati responsabili <strong>di</strong> aggressionenei confronti <strong>di</strong> 147 donne e ciò in<strong>di</strong>ca che alcune donne hanno subito violenzacontemporaneamente da più soggetti. Dai dati emerge che le violenze avvengono il più dellevolte tra le mura domestiche infatti gli autori <strong>di</strong> violenza più frequentemente sonomarito/partner (77), a cui segue ex-marito/partner (33) e parenti (6).ConclusioniPunto d’ascolto Uscire dalla violenza TotaleV. Psicologica 43 75 118V. Fisica 25 57 82V. Economica 23 39 62V. Sessuale 5 10 15Altro* 0 10 10Gli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> violenza rappresentano una drammatica realtà che molto spesso si consuma insilenzio tra le mura domestiche, e colpisce soprattutto donne e minori.Sono <strong>di</strong> seguito presentati i casi che sono emersi da questo silenzio, ma siamo consapevoli delfatto che è solo una piccola parte del problema.MinoriI dati presentati testimoniano come le problematiche relative ai minori maltrattati siano unapiccola parte <strong>di</strong> un’allarmante con<strong>di</strong>zione che, per essere affrontata necessita <strong>di</strong> risorseimportanti.Al 31-12-2006, tra i 57 minori in affidamento, le fasce d’età più rappresentate sono 11-14 annie 15-17 anni, che rappresentano in totale il 59,6% dei minori in affidamento. Con elevataprobabilità si tratta <strong>di</strong> casi in cui i minori allontanati dalle famiglie d’origine, rimangono inaffidamento fino al raggiungimento della maggiore età senza un chiaro e definitivo progetto <strong>di</strong>recupero. Ciò può essere determinato da <strong>di</strong>verse situazioni: sia dall’impossibilità <strong>di</strong> realizzareuna adozione del minore per età o per la presenza <strong>di</strong> un legame significativo con la famiglia <strong>di</strong>origine, ma anche per carenza <strong>di</strong> interventi volti al recupero della famiglia d’origine.Un altro dato preoccupante riguarda la lunga permanenza dei minori in comunità, modalità piùfrequente <strong>di</strong> allontanamento del minore dalla famiglia nella nostra provincia. Alla data del 31-12-2006, sono 80 i minori in comunità. Il 64% <strong>di</strong> questi registra una permanenza superiore ad1 anno e ben 17 sono in comunità da più <strong>di</strong> 3 anni.168

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