Profilo di comunità - Azienda USL di Ferrara

Tabella 3.8: Infortuni sul lavoro in provincia di Ferrara dal 2001 al 2005, per Distretto ecomune capoluogoComune 2001 2002 2003 2004 2005 Totale % nel 2005 Increm. %FERRARA 4.506 3.670 3.659 3.652 3.607 19.094 42,2 -20,0Distretto Centro-Nord5.415 4.735 4.641 4.583 4.547 23.921 53,2 -16,0Distretto Ovest 1.396 1.783 1.630 1.682 1.591 8.082 18,6 14,0Distretto Sud-Est 2.104 2.615 2.500 2.528 2.405 12.152 28,2 14,3Provincia 8.915 9.133 8.771 8.793 8.543 44.155 100,0 -4,2Per quanto riguarda la dinamica del fenomeno nel corso dei cinque anni considerati osserviamoche, per la provincia di Ferrara nel suo complesso, gli infortuni sono diminuiti del 4,2%. Taledinamica è però stata tutt’altro che omogenea: infatti contrariamente a quanto accaduto alivello provinciale il Distretto Sud-Est (che conta il 28% di tutti gli infortuni in provincia) havisto aumentare i propri infortuni del 14,3%, con punte di aumento nei comuni di Lagosanto(+95%), Goro (+72%), Comacchio (+25%) e Migliaro (+16,1%). Analogo è stato l’andamentonel Distretto Ovest il quale, pur contando un numero di infortuni abbastanza basso rispetto altotale provinciale (il 18,6% del totale), ha visto aumentare i propri infortuni del 14%, in modoparticolare nei comuni di Mirabello (+27,7%) e Bondeno (+26%). Molto diminuiti sono invecegli infortuni nel Centro-Nord (-16%) per effetto soprattutto della diminuzione che si èregistrata nel capoluogo (-20%).Tabella 3.9: Infortuni sul lavoro in provincia di Ferrara dal 2001 al 2005, per sesso2001 2002 2003 2004 2005 Totale Decrem.%Maschi 6.236 6.437 6.229 6.160 5.885 30.947 -5,63Femmine 2.679 2.696 2.542 2.633 2.658 13.208 -0,78Totale 8.915 9.133 8.771 8.793 8.543 44.155 -4,17% M 69,9 70,5 71,0 70,1 68,9 70,1% F 30,1 29,5 29,0 29,9 31,1 29,9Quoziente di 2,33 2,39 2,45 2,34 2,21mascolinitàTabella 3.10: Infortuni sul lavoro in provincia di Ferrara dal 2001 al 2005, per classe di età esessoClasse di età Maschi Maschi % Femmine Femmine % Totale Totale %da 15 a 17 186 0,6 59 0,4 245 0,6da 18 a 29 7.664 24,8 2.851 21,6 10.515 23,8da 30 a 40 9.648 31,2 4.082 30,9 13.730 31,1da 41 a 50 6.663 21,5 3.170 24,0 9.833 22,3da 51 a 60 3.734 12,1 1.845 14,0 5.579 12,6da 61 a 65 625 2,0 152 1,2 777 1,8Oltre 65 418 1,4 75 0,6 493 1,1Indeterminata 2.009 6,5 974 7,4 2.983 6,8Totale 30.947 100,0 13.208 100,0 44.155 100,0Il fenomeno degli infortuni sul lavoro è soprattutto maschile, con un rapporto rispetto allefemmine di circa 70 a 30. È interessante notare che la tendenza alla diminuzione del numero diinfortuni nel corso dei cinque anni considerati è stata in pratica appannaggio dei soli maschi (-5,6%), mentre per le femmine è stata sostanzialmente nulla (-0,8%). Il rapporto tra infortunioccorsi a maschi e quelli occorsi a femmine (quoziente di mascolinità) ha seguito unandamento ondivago, facendo registrare una diminuzione netta solo nel 2005.Quasi un terzo (31,1%) degli infortuni interessano persone in età compresa tra i 30 e i 40anni, mentre quasi un quarto (23,8%) di tutti gli infortuni è accaduto a persone giovani, tra i18 e i 29 anni. Questo aspetto è di particolare gravità perché, nel caso gli infortuni abbianoconseguenze permanenti, possono portare a lunghissimi periodi di disabilità, con i costi umanie sanitari che ne conseguono. Per le donne sono leggermente più rappresentate, rispetto alladistribuzione per età degli uomini, le classi tra 41 e 50 anni (24%) e tra 51 e 60 anni (14%),mentre è meno rappresentata la classe giovane, tra i 18 e i 29 anni (21,6%).66