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Profilo di comunità - Azienda USL di Ferrara

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cerebrovascolari 8 . L’alcol ad alte dosi è, ad esempio, una sostanza tossica per il muscolocar<strong>di</strong>aco. Anche la frequenza ed il modo con il quale viene consumato l’alcol (es. lontano daipasti oppure per ubriacarsi) sono importanti per i danni alla salute. Inoltre l’ingestione <strong>di</strong> alcolaltera sempre la lipemia e può comportare anche un eventuale eccesso <strong>di</strong> apporto calorico conripercussioni sull’assetto lipi<strong>di</strong>co e sul peso corporeo.Il consumo <strong>di</strong> bevande alcoliche in generaleIl 63,7% dei ferraresi <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> aver consumato almeno un’unità alcolica nell’ultimo mese: il78,8% dei maschi e il 49,4% delle femmine bevono bevande alcoliche.Tabella 2.7: Quota % <strong>di</strong> consumatori <strong>di</strong> bevande alcoliche, nella presente indagine e in alcuneindagini precedentiIn linea 2 - 2008 In linea – <strong>Ferrara</strong> 2005 Passi – ER 2006Consumatori <strong>di</strong> alcol, maschi 78,8 89,3 78,7Consumatori <strong>di</strong> alcol, femmine 49,4 65,9 61,5Consumatori, totale 63,7 77,0 71,7Il dato secondo il genere appare molto positivo, nettamente inferiore al 71,7% che si registra alivello regionale 9 (Passi, 2006), e è dovuto in modo quasi esclusivo ai comportamenti più“virtuosi” delle femmine, per le quali la <strong>di</strong>fferenza (in meno) rispetto al dato regionale è <strong>di</strong> oltre<strong>di</strong>eci punti percentuali. Il dato è molto inferiore anche al dato ferrarese del 2005, che era parial 77%: si tratta tuttavia <strong>di</strong> un dato non confrontabile con quelli della presente indagine,perché in quell’indagine il quesito era posto con modalità completamente <strong>di</strong>verse 10 .A titolo <strong>di</strong> confronto con il livello nazionale, notiamo che le stime dell’Osservatorio Nazionalefumo, alcol, droga 11 riportavano, per il 2001, una prevalenza <strong>di</strong> consumo nazionale del 75%.• Consumatori <strong>di</strong> alcol per etàI bevitori <strong>di</strong> bevande alcoliche sono soprattutto giovani. La quota <strong>di</strong> bevitori in generale èinfatti massima nella classe <strong>di</strong> età più giovane (18-34) anni, mentre si riduce fino ad arrivare al56,7% nella classe <strong>di</strong> età anziana (70-79 anni).• Consumatori <strong>di</strong> alcol per DistrettoLe <strong>di</strong>fferenze tra i vari <strong>di</strong>stretti sono modeste: la quota <strong>di</strong> bevitori è leggermente più elevatanel Centro-Nord (quasi il 65%), mentre è un po’ più bassa della me<strong>di</strong>a provinciale neirimanenti due <strong>di</strong>stretti.• Consumatori <strong>di</strong> alcol a rischioNell’ambito del consumo <strong>di</strong> alcol sono considerate abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> consumo a maggior rischio:◊ bere più <strong>di</strong> 3 unità alcoliche al giorno per gli uomini e più <strong>di</strong> 2 unità alcoliche al giornoper le donne◊ bere fuori pasto◊ bere 6 o più unità alcoliche in una sola occasione (“binge” drinking).I “forti bevitori”Si considerano “forti bevitori” coloro che, se maschi, hanno bevuto nell’ultimo mese più <strong>di</strong> 3unità alcoliche al giorno, oppure, se femmine, hanno bevuto, sempre nell’ultimo mese, più <strong>di</strong> 2unità alcoliche al giorno.Si <strong>di</strong>chiarano forti bevitori una proporzione molto bassa (1,7%) dei rispondenti.8 Baer D. et al. Am J Clin Nutr 2002;75:5939 Va tuttavia ricordato che la popolazione target <strong>di</strong> “Passi” è <strong>di</strong>versa, non comprendendo la classe <strong>di</strong> età 70-79 anni.10 Nell’indagine del 2005 il quesito era posto con modalità <strong>di</strong>verse rispetto a quella del 2008. Nel 2005 si facevariferimento alle “abitu<strong>di</strong>ni” <strong>di</strong> consumo delle bevande alcoliche, e non all’effettivo consumo, da parte del rispondente,negli ultimi 30 giorni.11 E. Scafato, S. Ghirini, R. Russo I consumi alcolici in Italia. Report 2004 sui consumi e le tendenze (1998-2001)online www.iss.it/ofad36

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