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Uccelli di laguna e di città

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011 A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue Fondazione Musei Civici di Venezia

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011
A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue
Fondazione Musei Civici di Venezia

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Falco di palude Circus aeruginosus

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feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

Specie migratrice regolare e svernante, parzialmente sedentaria

e nidificante. In periodo riproduttivo le coppie si insediano

già a febbraio. Dai primi di aprile (più raramente nella seconda

decade di marzo) costruisce un largo nido all’interno di

vasti e poco disturbati canneti.

Sono cinque le nidificazioni certe o probabili che sono state

registrate e tutte provengono dall’area compresa tra Tessera e

le foci del fiume Dese. Tutti i siti riproduttivi sono contraddistinti

dalla presenza di canneti prossimi all’acqua. La carta

rappresenta anche le osservazioni di soggetti in attività di caccia

o esplorazione che contraddistinguono nel loro insieme

un vasto areale di caccia della specie. Gli ambienti maggiormente

frequentati sono le aree prossime alle lagune e i coltivi,

talvolta in aree molto interne. Meno frequentate sono le

zone litoranee con aree steppiche retrodunali, barene e valli da

pesca: in quest’ultima tipologia ambientale la nidificazione è

sottostimata, a causa di insufficienti rilievi. In totale valutiamo

possano nidificare 5-8 coppie in tutto il territorio comunale,

stima che si avvicina a quella di 7-10 formulata nel periodo

1990-1992 (nardo, 1993b).

Durante l’inverno, alla popolazione sedentaria e nidificante si

aggiungono individui svernanti di origine centro ed est-europea.

Nei mesi invernali l’area di svernamento coincide all’incirca

con quella riproduttiva ma si caratterizza per una maggior

frequentazione delle zone umide rispetto all’entroterra. L’osservazione

più consistente è di 8 individui in valle Dogà il 12

gennaio 2010 (L. Panzarin); in passato, nella stessa località, è

stato segnalato un posatoio con 31 individui (stival, 1996).

[1.]

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