Uccelli di laguna e di città
Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011 A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue Fondazione Musei Civici di Venezia
Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011
A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue
Fondazione Musei Civici di Venezia
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vorati i cereali per ricavarne farine di grano tenero e semole di
grano duro.
Anche in zona industriale, così come in campagna e nell’abitato
moderno, è stato rilevato un maggior numero di specie
legate all’ambiente terrestre (54%) rispetto a quelle acquatiche
(46%) ma, data la vicinanza con la laguna, la differenza tra i
due gruppi ecologici risulta attenuata.
Città storica
A Venezia il grado di biodiversità nel periodo riproduttivo è
piuttosto basso, con sole 40 specie censite e un indice di ricchezza
specifica pari a 10,73. L’intera comunità ornitica è caratterizzata
da sole nove specie di cui il piccione di città risulta
quella dominante coprendo quasi il 50% della popolazione
totale. Le specie rilevate in questo ambito sono, per il 98%
dei casi, legate all’ambiente terrestre. Ciò non desta alcuno
stupore dal momento che i gabbiani e altre specie acquatiche
rilevate durante l’inverno, in estate sono solite frequentare soprattutto
le aree lagunari, in cui nidificano, e le zone costiere
(belant et al., 1993; baxter et al., 2003; coccon et al.,
2012).
Anche in inverno si nota una riduzione nel grado di biodiversità
con un basso indice di ricchezza specifica (d = 14,05)
e, al contrario, un indice di dominanza piuttosto elevato (D
= 6,64) se messo in relazione al numero totale di specie (r =
53). Da un’analisi più dettagliata della comunità ornitica, si
osserva che il 56% della popolazione totale è rappresentato
da tre specie, il gabbiano comune (24,65%), il gabbiano reale
(18,78%) e il piccione di città (13,28%). Come già detto queste
specie hanno esibito un recente processo di urbanizzazione e
di avvicinamento all’uomo che le ha portate a colonizzare le
città. A Venezia, queste trovano una grande disponibilità trofica
(rifiuti urbani, residui alimentari antropici, scarti di pesce
e altri prodotti alimentari derivanti dalle attività di mercato),
condizioni climatiche più miti e una gran quantità di siti da
poter utilizzare per la sosta. Tali caratteristiche rendono il centro
storico veneziano altamente attrattivo per queste specie problematiche,
favorendone altresì lo sviluppo e l’incremento demografico.
Laguna
L’ambiente lagunare circonda e lambisce il centro storico, la
terraferma, i lidi e le isole veneziane. All’interno della laguna si
trovano diversi ecosistemi tra cui foci fluviali, specchi d’acqua,
canali, ampie zone paludose, velme e barene. In un ambiente
così complesso, la biodiversità è elevata, con 76 specie censite
in periodo riproduttivo e un indice di ricchezza specifica (d)
di 20,75. Data la grande variabilità ecosistemica che caratterizza
la laguna di Venezia, si trovano uccelli legati sia all’ambiente
acquatico (58%) che a quello terrestre (42%). Le specie
dominanti sono il gabbiano reale e la volpoca. Relativamente
alla caratterizzazione trofica della comunità ornitica rilevata in
laguna, vi è una maggioranza di specie predatrici, ittiofaghe e
insettivore (53%), seguite da specie frugivore/granivore (25%)
e generaliste (22%).
La stagione invernale è caratterizzata da una elevata ricchezza
(r = 93; d = 19,37) a cui corrispondono però un basso indice
di equiripartizione (H = 2,90) e un basso indice di dominanza
(D = 3,54). La comunità ornitica è costituita per il 96%
da uccelli acquatici; nel 91% dei casi da specie predatrici (ittiofaghe).
Circa il 50% della comunità ornitica svernante è
costituita dal piovanello pancianera (Calidris alpina). Questo,
presente mediamente con 20-30.000 individui svernanti in
laguna di Venezia (baccetti et al., 2002), predilige le zone
umide costiere soggette a escursione di marea, caratterizzate
da vasti affioramenti di fango o sabbia su cui compie regolari
spostamenti, muovendosi tra le aree di riposo e le aree di alimentazione
che rimangono scoperte durante le basse maree
(bon-cherubini, 1999). Altre specie abbondanti e caratterizzanti
la comunità lagunare sono la volpoca, il chiurlo maggiore
(Numenius arquata), il gabbiano reale, il gabbiano comune,
la pivieressa (Pluvialis squatarola), il cormorano, il gabbiano
corallino (Larus melanocephalus) e lo svasso piccolo.
Valli da pesca
Le valli da pesca, situate nelle parti più interne della laguna e
separate da argini, sono aree un tempo destinate all’allevamento
ittico estensivo. Nonostante siano state modificate artificial-
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