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Uccelli di laguna e di città

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011 A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue Fondazione Musei Civici di Venezia

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011
A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue
Fondazione Musei Civici di Venezia

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L’avocetta tranquilla “pascola” in un pomeriggio di gennaio nelle

fangose velme che contornano la Palude Maggiore in laguna

nord, venute in luce con la bassa marea e il pettirosso, che coi

primi freddi si fa più confidente, frequenta i giardini urbani di

Zelarino. Il misterioso succiacapre nidifica d’estate nella remota

Caroman, in vista di Chioggia e la rondine ogni anno ritorna

nel casolare della campagna di Trivignano. Il tuffetto si immerge

nei laghetti di parco San Giuliano nelle tiepide mattine di

maggio e il fratino, senza curarsi dei rischi che corre, torna ogni

primavera a nidificare sulle spiagge del Lido. Il falco pellegrino

si lancia con picchiate vertiginose dal campanile di San Marco e

il barbagianni silenzioso presidia il vecchio Forte di Carpenedo.

Il gabbiano reale ogni mattina, in campo San Zandegolà, attende

il sacchetto dei rifiuti da sventrare e il pingue colombo ormai

fa base fissa ai Grandi Molini di Porto Marghera.

Quale filo lega questa collezione di situazioni? Cosa può accomunare

una tale diversità genetica, etologica, ecologica? Apparentemente

nulla. In realtà tutte queste creature hanno in

comune il fatto di condividere con noi, umani che abitiamo

questo territorio, lo stesso pezzo di terra, di acqua, di cielo.

Questi esseri alati ci accompagnano attraverso le stagioni, caratterizzandole

con presenze, colori e canti. Intersecano i nostri

percorsi quotidiani, a volte utilizzano opportunisticamente le

situazioni da noi create, altre volte cercano di sopravvivere alle

nostre attività. Questa comunanza esistenziale si fonda sulla

condivisione del medesimo ambiente. Un ambiente, quello del

comune di Venezia, straordinariamente diversificato, per tipologia,

funzioni, qualità, dove coesistono tutti i gradi compresi tra

il naturale e l’artificiale, tra l’integro e il degradato, tra il sano e

il malato. La varietà ambientale è arricchita poi da un’altrettanto

unica varietà culturale, fin quasi antropologica, che rende diverse

e riconoscibili le tante comunità sparse nelle varie contrade.

È questa la realtà alla quale si sovrappone e si intreccia in modo

indissolubile la componente vivente rappresentata dall’avifauna.

La compresenza all’interno dello stesso comune di uccelli caratteristici

degli ambienti salmastri, litoranei, fluviali, boschivi,

urbani ci ricorda costantemente la complessità e la ricchezza

ecologica del territorio in cui viviamo, e questo ci spinge a riconoscere

che “tutto si tiene”, a comprendere che la protezione

della natura non è così estranea alla salute dei cittadini.

Danilo Mainardi, valente etologo, ci insegna che in natura ogni

specie è “specie-centrica”: il cigno è “cigno-centrico”, biologicamente

programmato per mettere davanti a tutto la sopravvivenza

di se stesso e della propria specie. Anche l’uomo, nella

sua dimensione bestiale, è istintivamente antropocentrico, ma

poiché nell’uomo all’evoluzione biologica si è sovrapposta l’evoluzione

culturale, amplificandone a dismisura le capacità di intervento

sulla natura, la stessa evoluzione culturale deve portarci

a comprendere la responsabilità di “custodi del giardino” di cui

siamo investiti. Alla luce di queste considerazioni, la solidarietà

interspecifica, tra l’uomo e gli esseri viventi appartenenti alle

altre specie, al di là delle implicazioni etiche, è quanto di più

pragmatico e utilitaristico si possa pensare e fare, così come,

per contro, l’antropocentrismo è in definitiva propensione al

suicidio.

Per questo il Comune di Venezia ha voluto collaborare a questa

opera importante che per la prima volta censisce e rappresenta

su scala comunale questi nostri concittadini, così particolari e

così importanti.

gianfranco bettin

Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia

5 06/08/13 13.46

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