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Uccelli di laguna e di città

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011 A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue Fondazione Musei Civici di Venezia

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011
A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue
Fondazione Musei Civici di Venezia

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L’ambito dei coltivi in inverno è contraddistinto da una moderata

biodiversità, essendo caratterizzato da un’elevata ricchezza

in specie (r = 103; d = 22,97) a cui corrispondono però un

basso indice di equiripartizione (H = 4,63) e un elevato indice

di dominanza (D = 15,08). Un’attenta analisi della comunità

ornitica di questa tipologia ambientale (SIMPER - Similarity

Percentages Analysis) rivela che il 50% della comunità totale

risulta costituito da 9 specie. Tra queste, lo storno e il piccione

di città sono risultate essere le più abbondanti, coprendo da

sole il 20% della popolazione. La cospicua presenza di storni in

campagna non stupisce, essendo questo il loro habitat di elezione.

Gli storni presentano abitudini gregarie e trascorrono la

giornata visitando i campi agricoli e le marginali zone boschive

alla ricerca di cibo. Presentano una dieta onnivora e si cibano

nei coltivi (frutteti, vigneti, oliveti, seminativi, ecc.) ma anche

di bacche, larve e altri insetti. Per quanto concerne il piccione

di città, la sua presenza in ambiente agrario è da attribuirsi ai

voli di foraggiamento che compie giornalmente spostandosi

dalle colonie verso i siti di alimentazione (goodwin, 1983).

Studi condotti a Venezia hanno evidenziato un picco nei

voli di foraggiamento durante i mesi invernali, tra settembre

e dicembre, muovendosi dal centro storico urbano, poche

ore dopo l’alba, per raggiungere i campi nell’entroterra (soldatini

et al., 2006). L’incremento di questi voli durante

l’inverno è dovuto principalmente alla carenza di cibo in città

e alla difficoltà di reperimento dello stesso. Infatti, nella

stagione invernale, si ha una riduzione del turismo con un

conseguente calo nella produzione di scarti alimentari antropici,

generalmente utilizzati dai piccioni “veneziani” come

fonte alimentare.

Altri uccelli particolarmente abbondanti negli agro-ecosistemi

sono il fringuello, il pettirosso, il merlo, la gazza, la passera

europea, la tortora dal collare e il colombaccio. Prevalgono

pertanto le specie legate all’ambiente terrestre (66%), con una

alimentazione frugivora/granivora (44%) e insettivora (48%).

Figura 7. Piccioni di città su un tetto a

Marghera

Figura 8. Volo di chiurli maggiori e sullo

sfondo la zona industriale

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Figura 9. Posatoio di falco pellegrino sul

campanile di San Marco a Venezia

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