16.03.2020 Views

Uccelli di laguna e di città

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011 A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue Fondazione Musei Civici di Venezia

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011
A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue
Fondazione Musei Civici di Venezia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Fratino Charadrius alexandrinus

gen

feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic

Nel comune di Venezia è una specie migratrice regolare, svernante

e nidificante. In periodo riproduttivo aveva una distribuzione

legata agli arenili (cherubini et al., 1993) ma in questo

ambiente ha evidenziato importanti fluttuazioni nel corso degli

anni (scarton et al., 2004; 2007; mitri et al., 2011), con

un decremento senz’altro riferibile allo sfruttamento balneare

(antinori et al., 2011). Particolarmente grave è stato il crollo

del nucleo nidificante a Caroman. In seguito la specie ha ripreso

vigore grazie alle operazioni di ripascimento del litorale di

Pellestrina (scarton et al., 2001; antinori-castelli, 2002;

mitri et al., 2011) ma sempre con uno scarso successo riproduttivo.

Le indagini per il presente atlante hanno rilevato la nidificazione

del fratino in un’ampia area del territorio, costituita dai

litorali e dalla laguna aperta, mentre è apparentemente assente

dalle valli da pesca. La stima della popolazione nidificante

nel territorio comunale (periodo 2010-2011) è di circa 40-60

coppie così distribuite: laguna aperta 20-30, Bacan di Sant’Erasmo

2-4, litorale di Lido 10-15, litorale di Pellestrina 10-15. Su

88 casi di nidificazioni certe e probabili (periodo 2006-2011) i

substrati utilizzati sono stati: 48% barene artificiali, 28% barene

naturali e 24% arenili. In inverno ha abitudini gregarie.

Frequenta soprattutto la laguna aperta e secondariamente i litorali.

Predilige comunque i terreni sabbiosi: infatti l’area di

svernamento più importante risulta il Bacan, dove sono stati

rilevati 108 individui il 18 gennaio 2007 (C. Soldatini). L’osservazione

più consistente è relativa a circa 200 individui osservati

il 13 gennaio 1990 (stival, 1996).

[1.]

140

14

140 06/08/13 15.42

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!