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Uccelli di laguna e di città

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011 A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue Fondazione Musei Civici di Venezia

Atlante ornitologico del comune di Venezia 2006-2011
A cura del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue
Fondazione Musei Civici di Venezia

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Passera mattugia Passer montanus

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Nel comune di Venezia è una specie soprattutto sedentaria e

nidificante, abbastanza comune ma con densità decisamente

inferiori alla passera europea. Come la congenere, anch’essa

è parzialmente legata agli insediamenti umani, ma frequenta

soprattutto le aree coltivate e i piccoli centri rurali.

È praticamente assente nei centri urbani (cfr. anche semenzato-are,

1982): non è stata rilevata nei centri urbani di Mestre,

Marghera e Venezia, ma anche in gran parte dei litorali. Risulta

invece ben assestata nell’area orientale della terraferma mestrina,

dove trova ancora un tessuto urbano inserito nell’ambiente agrario,

con una discreta dotazione arborea. Qui nidifica soprattutto

sotto le tegole, in anfratti e cavità di edifici rustici, pali, lampioni,

ma anche all’interno di cavità naturali, scegliendo preferibilmente

quelle presenti nei tronchi degli alberi.

In inverno la distribuzione rispecchia a grandi linee quella

primaverile. Durante lo svernamento è tipicamente gregaria e

tende a formare raggruppamenti misti con la passera europea

e con vari fringillidi. Su 118 record totali il 20% è relativo a

individui singoli, il 63% a gruppi di 2-10 e il 17% a gruppi superiori

a 10. È osservabile in alimentazione su campi e incolti

(circa 100 individui il 6 gennaio 2007: E. Stival) e in dormitoi

serali su siepi (circa 80 il 13 gennaio 2009 in valle Dogà: M.

Baldin).

La passera mattugia ha subito una regressione numerica a

livello continentale, a causa del forte impiego di insetticidi

e diserbanti in agricoltura e per la riduzione delle alberature

campestri, che un tempo caratterizzavano tutte le nostre

campagne.

[1.]

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