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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 155<br />

per incrementare le loro collezioni.<br />

Tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio Pettazzoni incontra Odile Sorin, licenziata in<br />

lettere dell’Università di Parigi, la quale attende a un lavoro sulla religione dei Romani: si<br />

presenta con un biglietto di Pietro Paolo Trompeo.<br />

Il Trompeo, scrittore e studioso di letteratura italiana e francese, è collega di Pettazzoni<br />

nell’Università di Roma dall’a.acc. 1923-24; prima incaricato, dal 1930 è titolare di Lingua<br />

e letteratura francese ( 42 ).<br />

L’Accademia d’Ungheria di Roma, in collaborazione con l’Istituto di Filologia ungherese<br />

dell’Università, organizza conferenze e manifestazioni culturali varie; Pettazzoni, in rappresentanza<br />

dell’Accademia d’Italia, il 9 febbraio assiste alla conferenza di Károly Kerényi,<br />

Il rapporto tra Dio e uomo nella vita del Flamen Dialis (è un saggio del libro sulla religione<br />

antica che l’autore sta preparando per la collezione zanichelliana diretta dal nostro storico<br />

delle religioni, e precisamente il cap. VI: Uomo e Dio secondo la concezione romana. La<br />

vita del Flamen Dialis e le specie del mito).<br />

In questi ultimi tempi il regime fascista ha intensificato i rapporti con il Giappone, il<br />

quale “rappresenta il fattore politico, economico e culturale determinante nei rivolgimenti<br />

che maturano sulle rive del Pacifico”; il 12 febbraio, auspice il Ministero della cultura popolare,<br />

viene costituita a Roma la Società Amici del Giappone sotto l’alto patronato del Duca<br />

di Pistoia; presidente è Luigi Federzoni; scopo principale di essa -scrive il vice-presidente<br />

Ezio Maria Gray in una circolare del marzo 1938 inviata anche a Pettazzoni - “è di riunire in<br />

fascio le vaste correnti di simpatia esistenti in Italia per la nobile nazione giapponese e ordinarle<br />

per far sì che possano manifestarsi ogni qualvolta le circostanze e le vicende dei rapporti<br />

di amicizia annodatisi fra Italia e Giappone lo richiedano”; è probabile che il nostro storico<br />

delle religioni aderisca alla Società ( 43 ).<br />

Nelle prime settimane di quest’anno è probabile che Pettazzoni incontri Tadeusz<br />

Zielinski, il quale partecipa al ciclo di conferenze celebrative del Bimillenario Augusteo e ai<br />

Corsi superiori di studi romani; una sua conferenza ha per titolo La sacra missione di<br />

Augusto (v. la nota di cronaca Conferenze e convegni. Roma e gli Studi Romani negli scambi<br />

culturali italo-polacchi, Il Giornale d’Italia, 12 marzo 1938, 4).<br />

Recentemente è stato costituito l’IRCE, l’Istituto nazionale per le relazioni culturali con<br />

l’estero, il quale ha assunto parte delle attività già svolte dalla Commissione nazionale italiana<br />

per la cooperazione intellettuale, disciolta per avversione alla Società delle Nazioni;<br />

come abbiamo accennato in un capitolo precedente, tra dette attività è in programma la preparazione<br />

di un volume dal titolo Italia-Grecia; Pettazzoni ha promesso un articolo sulla religione<br />

in Grecia; viene ora nuovamente invitato dall’amico Balbino Giuliano a mantenere la<br />

promessa; sollecitato poi ancora una volta, risponde in data 12 marzo 1938 confermando la<br />

sua adesione, ma chiede un tempo per la consegna del lavoro che supera di troppo i termini<br />

estremi e improrogabili entro cui il volume deve essere pubblicato; perciò con lettera del 12<br />

aprile con vivo rammarico il presidente dell’IRCE rinuncia al suo “prezioso contributo” (il<br />

volume sarà pubblicato a Firenze nel 1939: Italia e Grecia. Saggi su le due civiltà e i loro<br />

rapporti attraverso i secoli).<br />

Il presidente dell’IRCE è il trentacinquenne fiorentino Alessandro Pavolini (figlio del sanscritista<br />

Paolo Emilio), giornalista, famigerato squadrista, già segretario federale del PNF di<br />

Firenze, dal 1934 deputato; nell’autunno 1939 sarà nominato ministro della cultura popolare<br />

e in tale veste sottoporrà tutti i giornali alle sue direttive impartite con le famose “veline”;<br />

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