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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 99<br />

perà al 9° Congresso internazionale di storia delle religioni a Tokyo e Kyoto).<br />

Il pomeriggio di sabato 17 luglio Adele si trova nell’appartamento di Via Crescenzio e,<br />

probabilmente per incarico di Pettazzoni, cerca nello studio una chiave smarrita; tra l’altro<br />

tira il cassetto del tavolo grande: le saltano agli occhi alcune foto di lui “sorridente e felice”<br />

in mezzo ad altre persone; la turbano piccole fotografie in cui egli appare “non certamente<br />

dall’aspetto di uno studioso” insieme con una signorina a S. Onofrio di Roma e a Bressanone<br />

nel settembre 1936 (come abbiamo ricordato a suo luogo, la signorina è Marie Rühland); il<br />

giorno dopo scrive a Pettazzoni una lettera il cui tenore lasciamo immaginare...; ma in data<br />

23 ne scrive un’altra, affettuosa come sempre.<br />

Intanto la mattina del 22 luglio Pettazzoni lascia Roma: si reca a Montecatini Terme per<br />

un brevissimo periodo di riposo e cura (prevede di tornare a casa il 28 o il 29 del mese);<br />

alloggia all’Hôtel Bella Vista & Palace dei fratelli Nuti. Pur soggiornando qui per pochi giorni,<br />

si fa mandare la corrispondenza da casa (anche la posta normale è celere): da Montecatini<br />

risponde, per esempio, al Krappe che si trova in Francia, al Frazer (v. più avanti), a Pasquali,<br />

il quale spera di esser chiamato a coprire un posto vacante nella Facoltà letteraria romana<br />

(nella capitale vive la madre molto anziana; ma ha anche esigenze di lavoro, in quanto a<br />

Roma, meglio che a Firenze, potrebbe “scrivere la Storia di Roma nell’antichità e la Società<br />

attica del V Secolo”); di altra corrispondenza, relativa alla ricerca di immagini tricefale, diremo<br />

più avanti; e più avanti diremo dell’invito, che gli rivolge de Francisci, di scrivere un articolo<br />

per Civiltà fascista sugli studi storico-religiosi in Italia.<br />

Progetto di un Istituto di Etnologia e Scienze Coloniali (2° semestre <strong>1937</strong>)<br />

“Ho ricevuto il progetto per la costituzione di un ‘Istituto di Etnologia e Scienze<br />

Coloniali’ che l’E.V. ha già presentato a S.E. Lessona”: così scrive il rettore dell’Università<br />

di Roma in data 18 luglio <strong>1937</strong> rispondendo ad una lettera di Pettazzoni del 4 precedente;<br />

questa testimonianza ci induce a collocare all’inizio dell’estate di quest’anno la redazione del<br />

progetto in parola; Lessona è il ministro delle colonie, anzi dell’Africa italiana (la nuova<br />

denominazione è stata adottata con r.d. 8 aprile <strong>1937</strong>; del Ministero dell’Africa italiana il 20<br />

novembre <strong>1937</strong> assumerà la titolarità lo stesso Mussolini).<br />

Sono conservate 3 cc.n.n. di foglio protocollo (complessivamente 5 facc.) riguardanti la<br />

questione e 5 cartelle dattiloscritte recanti soltanto il relativo progetto. Le 3 cc. recano correzioni<br />

e tagli e in parte sono annullate; è annullato il testo della prima facciata, il quale costituisce<br />

la presentazione del progetto:<br />

Nel nuovo fervore di studi connessi con la fondazione del nuovo Impero africano d’Italia e per provvedere alla<br />

preparazione scientifica dei funzionari superiori dell’Amministrazione coloniale, sembra opportuno procedere alla<br />

costituz. di una Scuola (o Istituto) di Etnologia presso la R. Univ. di Roma.<br />

Della Scuola di Etnol. faranno parte discipline che attualm. figurano nei quadri di diverse Facoltà, ed altre da<br />

istituire ex-novo, a tempo opportuno.<br />

Si prospetta qui un quadro degli insegnamenti della Scuola di Etnologia indicando fra parentesi la Fac. di cui<br />

ciascuno attualm. fa parte, e segnando con un asterisco quelli ora inesistenti...<br />

Nel verso della prima carta c’è un elenco di discipline, da tenere in considerazione, che<br />

figurano nei quadri dell’Università di Roma per la laurea in scienze politiche, lettere, scienze<br />

naturali; segue il progetto, nel quale sono contemplati anche gli insegnamenti “per la laurea<br />

in Etnologia” (alcuni sono contrassegnati da un asterisco). Il testo da noi sopra trascritto<br />

probabilmente va a costituire la lettera che accompagna il Progetto:<br />

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