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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 174<br />

ta in traduzione italiana la parte più importante della breve orazione pronunciata il 30 giugno<br />

1938 dallo studioso basilese in occasione della sua nomina a membro dell’Accademia<br />

Prussiana delle Scienze, le cui porte si sono aperte per la prima volta alla storia delle religioni<br />

che il neo-nominato rappresenta.<br />

Le due note occuperanno, nel fascicolo, rispettivarnente, le pp. 228-229 e 230-231.<br />

Per Bertholet (estate-autunno 1938)<br />

Pettazzoni ha incontrato per la prima volta Alfred Bertholet nel settembre 1912 al IV<br />

Congresso internazionale di storia delle religioni (v. Pettazzoni 1912, 252); lo studioso basilese,<br />

che vive e insegna in Germania, è stato nominato recentemente membro<br />

dell’Accademia Prussiana delle Scienze (v. l’ultima parte del capitolo precedente); il 9<br />

novembre 1938 egli compirà 70 anni; per quella data alcuni amici, colleghi e allievi propongono<br />

di pubblicare un opuscolo, una semplice Tabula gratulatoria con i nominativi degli<br />

aderenti e qualche testimonianza; sono duecento gli aderenti all’iniziativa; anche il nostro<br />

storico delle religioni durante l’estate invia al collega ed amico la lettera che riproduciamo;<br />

in autunno viene pubblicato l’opuscolo Alfred Bertholet, s.n.t.: è costituito da 26 pp. n.n.<br />

recanti la dedica, la riproduzione anastatica delle lettere di Stanley A. Cook, Max Haller, Sten<br />

Konow, Gerardus van der Leeuw, Adolphe Lods, Martin P. Nilsson, Arthur Darby Nock,<br />

Raffaele Pettazzoni, Tadeus Zielinski, e l’elenco nominativo dei duecento aderenti.<br />

Oltre ad una copia dell’opuscolo, Pettazzoni riceve, a metà dicembre, una lettera del<br />

Bertholet, il quale esprime gratitudine “per le parole amabilissime” del collega, e aggiunge:<br />

“Mi hanno fatto un piacere speciale, anzi ne sono proprio confuso, perchè mi sento sempre<br />

sotto l’obbligo di tutto che Lei colla Sua magistrale cooperazione nel dominio della storia<br />

delle Religioni ci ha dato, ed a me spezialmente”.<br />

Ancora per il VII Congresso internazionale di storia delle religioni (luglio 1938)<br />

Come abbiamo visto in un capitolo precedente, per il VII Congresso internazionale di storia<br />

delle religioni Pettazzoni ha avuto il parere favorevole del ministro dell’educazione<br />

nazionale Bottai e l’appoggio del presidente dell’Accademia d’Italia Federzoni; ma ha trovato<br />

anche un ostacolo: non ci sarà un contributo finanziario dello Stato; in data 23 luglio<br />

egli rinnova la richiesta: ricorda ancora una volta di essere stato autorizzato dal governo, nel<br />

1935, a proporre Roma come sede del VII Congresso, e di aver fatto presente già allora la<br />

necessità di un contributo ministeriale dell’entità di quello concesso nel 1935 per il<br />

Congresso degli orientalisti in Roma; se il Congresso non sarà tenuto -scrive- “dovremo proprio<br />

rassegnarci a far sapere che abbiamo dovuto rinunziarvi per mancanza di mezzi?”<br />

In luglio un’altra complicazione: viene stabilito dal governo “che tutti i congressi internazionali<br />

da tenersi negli anni 1939-XVII, 1940-XVIII, 1941-XIX e 1943-XXI siano spostati<br />

od anticipati al 1942-XX ed abbiano luogo a Roma durante il periodo di apertura<br />

dell’Esposizione, e che l’organizzazione tecnica dei congressi stessi venga affidata<br />

all’Istituto nazionale per le relazioni con l’estero” (così la circolare della presidenza del<br />

Consiglio dei ministri/Gabinetto, n. 200.25-1/14.1 dell’11 luglio 1938 firmata dal sottosegretario<br />

Giacomo Medici).<br />

È appena il caso di avvertire che l’Esposizione Universale del 1942 (E 42), alla quale si<br />

sta lavorando, vuole essere una grande manifestazione celebrativa della civiltà e della poten-<br />

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