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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 184<br />

solari; Pettazzoni farà recensire da Brelich un’altra importante opera dell’Ohlmarks, Studien<br />

zum Problem des Schamanismus, Lund-Kopenhagen, 1939, nella quale è raccolta e coordinata,<br />

con valutazione critica, un’immensa mole di dati e osservazioni che si riferiscono a quel<br />

gruppo di fenomeni religiosi, geograficamente limitati agli abitanti delle regioni artiche, che<br />

tecnicamente si chiama “samanismo” (cfr. SMSR, 16 (1940), 127-128).<br />

A Romulus Vuia, dal 1923 direttore del Muzeul Etnografic di Cluj e dal 1926 professore<br />

di Etnografia e folklore nell’Università della stessa città, Pettazzoni mostra le foto di immagini<br />

tricefale della Trinità conservate a Bressanone; il collega rumeno gli dice di averne di<br />

simili nel museo da lui diretto.<br />

Ivo T. Franic gli promette che manderà la foto di un’immagine della Trinità cristiana conservata<br />

nel Museo etnografico di Zagreb.<br />

Durante i lavori congressuali, come abbiamo visto, Pettazzoni fa molte altre conoscenze<br />

occasionali, non seguite poi da ulteriori rapporti.<br />

Come d’obbligo, egli deve presentarsi un giorno alla Legazione d’Italia, dove incontra il<br />

segretario Pier Luigi Laterza ( 60 ).<br />

Al ritorno da Copenhagen (agosto-settembre 1938)<br />

Pettazzoni giunge a Roma da Copenhagen il 12 agosto 1938: non ostante il caldo afoso<br />

dei giorni scorsi la madre sta un po’ meglio ed ora è più contenta avendo vicino il figlio prediletto<br />

almeno per qualche tempo; egli, prima di partire per un breve periodo di riposo, desidera<br />

esaminare i giornali conservati da Adele, i periodici e i libri arrivati durante la sua assenza,<br />

dare risposta a qualche lettera; per esempio, scrive a Eliade, al quale rimanda le bozze,<br />

corrette, del suo articolo per Zalmoxis.<br />

Egli deve costatare, con amarezza, che i giornali italiani hanno quasi completamente<br />

ignorato il Congresso di Copenhagen: in un trafiletto di una ventina di righe Il Giornale<br />

d’Italia del 9 agosto si limita a dire che “il Presidente della Delegazione italiana S.E.<br />

Pettazzoni ha letto una apprezzatissima comunicazione su le Religioni del Messico precolombiano”<br />

e che l’Italia è stata rappresentata “oltre che dall’Accademico Pettazzoni, dai professori<br />

Gini e Corso e dal dr. Stroppiana” (quest’ultimo è un tecnico avventizio dell’Istituto<br />

di Antropologia dell’Università di Roma). È probabile che sia Pettazzoni a mandare alla<br />

SIPS poche righe sulla sua partecipazione al Congresso; saranno pubblicate nella rubrica<br />

“Notiziario del mondo della scienza e della tecnica” di Scienza e tecnica, 3, 1 (gennaio<br />

1939), 38.<br />

Nella seconda metà di agosto Pettazzoni trascorre una decina di giorni a Colle Isarco con<br />

Adele; deve rinunciare al viaggio a Vienna (in questo periodo non vengono rilasciati passaporti<br />

per l’Austria). Il 26 agosto Adele si reca a Riccione presso la sorella (ma il 31 sarà già<br />

di ritorno a Roma), mentre egli va a passare qualche giorno a Montecatini Terme, dove alloggia<br />

nell’Hotel Bella Vista & Palace dei fratelli Nuti; da qui fa una corsa a Pistoia, come ci<br />

documenta l’appunto che trascriviamo:<br />

Pistoia 30 ag.1938<br />

Nel Battistero di Pistoia c’è un ambone esterno: esso è decorato esteriorm. con una grossa faccia di prospetto,<br />

con i capelli radiati, a guisa del Sole, ma ha un’espress. strana, quasi di ritratto personale, con le chiome che confluiscono<br />

sotto il mento<br />

Verso il 10 di settembre Pettazzoni rientra a casa.<br />

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