02.04.2013 Views

MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 186<br />

Contemporaneamente egli prepara una lettera di ringraziamento per il capo del governo<br />

nella quale ricorda anche l’istituzione della cattedra di Storia delle religioni nel 1923, “segno<br />

di particolare interesse. per questo ordine di studi” poiché “la storia delle religioni ha oggi,<br />

e avrà forse ancor più domani qualche cosa da dire per la vita e il destino dei popoli”; conclude<br />

ricordando che nel 1862 il ministro della p.i. Matteucci concepiva l’idea di un Istituto<br />

per gli studi religiosi da fondare nella futura capitale del Regno; questa idea aspetta ancora<br />

la sua attuazione (ricordiamo qui che la Scuola di studi storico-religiosi viene talvolta indicata<br />

come Istituto anche in documenti ufficiali, ma Pettazzoni pensa ad un Istituto particolare,<br />

dotato di un quadro organico di insegnamenti speciali).<br />

Le due lettere vengono fatte pervenire al sottosegretario Medici con una accompagnatoria<br />

di Federzoni; in autunno giungono a Pettazzoni il vaglia di 50.000 lire (che vengono versate<br />

all’Accademia d’Italia) e la definitiva autorizzazione a tenere il Congresso nel 1940 a<br />

Roma o a Bologna; a questo punto il nostro storico delle religioni comincia a studiare il piano<br />

concreto per l’organizzazione (grazie certamente a Federzoni viene scavalcato l’Istituto<br />

nazionale per le relazioni culturali con l’estero, al quale è affidato il coordinamento dei congressi<br />

internazionali).<br />

Le scellerate leggi razziali fasciste (settembre-novembre 1938)<br />

Abbiamo già avuto occasione di accennare alla persecuzione contro gli ebrei intrapresa<br />

dal regime nazista in Germania; in Pettazzoni 1935-1936, 257, abbiamo accennato al razzismo<br />

coloniale fascista; nel 1938 la politica razziale del fascismo si trasferisce dal piano coloniale<br />

al piano nazionale: avviene la Gleichschaltung (la “messa al passo”) dell’Italia fascista<br />

rispetto alla Germania hitleriana.<br />

L’antisemitismo fascista non è una novità assoluta: a tacere di altre pubblicazioni precedenti<br />

(per esempio il pamphlet di A. Romanini, Ebrei, Cristianesimo, Fascismo, Empoli,<br />

1936), ricordiamo il volume Gli ebrei in Italia, Roma, <strong>1937</strong>, con il quale il sen. Paolo Orano,<br />

rettore dell’Università di Perugia, dà il via alla violenta campagna di stampa antisemita (del<br />

volume esce una seconda edizione nel 1938); nel gennaio 1938 Telesio Interlandi scatena<br />

una massiccia propaganda antigiudaica attraverso il quotidiano Il Tevere e il settimanale<br />

Quadrivio da lui diretti; altrettanto fa Il Regime fascista di Cremona diretto da Roberto<br />

Farinacci.<br />

Nello stesso mese di gennaio cominciano le operazioni di censimento degli ebrei: per<br />

esempio, con circolare riservata urgentissima della Direzione generale dell’istruzione superiore<br />

(Div. III/25-R/700 ris./19 gennaio 1938) si chiede ai rettori di comunicare il numero<br />

degli studenti ebrei di nazionalità straniera.<br />

La sera del 14 luglio 1938, sotto il titolo Il Fascismo e i problemi della razza, Il Giornale<br />

d’Italia, 15 luglio 1938, 1, viene pubblicato un testo senza firma: è il cosiddetto Manifesto<br />

della razza o Manifesto degli scienziati razzisti; è premessa la notizia che riportiamo: “Un<br />

gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle Università italiane e sotto l’egida del Ministero della<br />

Cultura Popolare ha fissato nei seguenti termini quella che è la posizione del Fascismo nei<br />

confronti della razza”; il documento, redatto su indicazioni di Mussolini e con la consulenza<br />

di alcuni docenti universitari, mira a promuovere un’azione per creare una mentalità razzista<br />

nel popolo italiano: “È tempo che gli italiani si proclamino francamente razzisti...”; a tale<br />

scopo questi “scienziati” non esitano a proclamare concetti pseudo-scientifici come “razza<br />

186

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!