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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 177<br />

za nazionale dopo un ventennio di regime fascista; con un decreto-legge approvato dal<br />

Consiglio dei ministri il 9 gennaio <strong>1937</strong> è stata dichiarata “la pubblica utilità” di tutte le<br />

opere necessarie ed è stata prescelta la zona per la Mostra, il cui complesso edilizio formerà<br />

un nuovo centro urbano della capitale: v., fra i tanti, gli articoli coevi di M. Piacentini, Le<br />

imprese ordinate dal Duce per consacrare la rinascita dell’Urbe. L’Esposizione universale<br />

dell’anno ventesimo e la più grande Roma del piano imperiale, Il Giornale d’Italia, 14 ottobre<br />

1936, 3 (l’intera pagina) e di A. Geraldini, Come nasce l’Esposizione Universale di<br />

Roma. Una Città in laboratorio, ibidem, 25 gennaio 1938, 3 ( 58 ).<br />

Copia della circolare sopra cit. è trasmessa a Pettazzoni con lettera 4728/14.3 del 31<br />

luglio (egli è a Copenhagen; viene informato sommariamente del contenuto della lettera da<br />

Adele; la vedrà a metà agosto al ritorno).<br />

La lettera reca una buona notizia.: “il DUCE ha disposto la concessione di un contributo<br />

di L. 50000 nelle spese di organizzazione del VII Congresso internazionale di storia delle<br />

religioni, che dovrebbe aver luogo in Bologna fra l’aprile e il settembre del venturo anno”;<br />

ma contiene l’invito ad “esaminare la possibilità che anche il congresso in parola sia spostato<br />

all’anno 1942-XX, o quanto meno, ove ciò non riesca possibile, ad assicurare che un altro<br />

congresso internazionale della storia delle Religioni abbia luogo in Roma nel 1942-XX”.<br />

Nel luglio 1938<br />

All’inizio dell’estate 1938 esce il volume della Reale Accademia Nazionale dei Lincei<br />

Augustus. Studi in occasione del bimillenario augusteo ad opera di V. Arangio-Ruiz, G.<br />

Cardinali, P. de Francisci, A. Ferrabino, N. Festa, E. Gàbrici, A. Momigliano, A. Monteverdi,<br />

D. Mustilli, R. Paribeni, R. Pettazzoni, S. Riccobono, Roma, Tipografia della R. Accademia<br />

Nazionale dei Lincei, 1938-XVI, pp.444.<br />

L’Accademia dei Lincei non si è sottratta alla celebrazione dell’impero “tornato sui colli<br />

fatali di Roma” ed ha pubblicato l’anno scorso un volume collettivo Dal Regno all’Impero<br />

17 marzo 1861 - 9 maggio 1936-XIV. Pubblicazione commemorativa della proclamazione<br />

dell’Impero, Roma, <strong>1937</strong>, nel quale, come scrive il presidente Vittorio Rossi, è esposta in<br />

forma sintetica “tutta la grande opera per cui il genio preveggente, la sapienza direttiva, la<br />

volontà onnipossente d’un Uomo provvidenziale rinnovarono profondamente in meno di tre<br />

lustri lo spirito e la vita del popolo italiano”.<br />

Invece dal volume Augustus, il quale non reca prefazione o presentazione, esula ogni<br />

intento celebrativo nel senso deteriore della parola: esso contiene soltanto contributi scientifici<br />

che trattano dei vari aspetti dell’opera di Augusto; in esso occupa le pp. 217-249 il contributo<br />

di Pettazzoni, La religione.<br />

Quando il nostro storico delle religioni riceve il volume e lo sfoglia forse osserva con disappunto<br />

che, mentre egli, attenendosi alla raccomandazione del presidente, ha omesso un<br />

apparato critico, altri autori hanno corredato il loro testo con numerose note...<br />

Oltre ad una copia del volume egli riceve 50 estratti de La religione con numerazione<br />

autonoma delle pagine (4 n.n., 33), estratti che in gran parte fa pervenire a colleghi, studiosi<br />

e amici.<br />

Durante l’estate 1938 è ospite di Pettazzoni il fratello Giuseppe, il quale probabilmente<br />

vuole essere per alcune settimane vicino alla madre, da tempo ammalata; i figli, per quanto<br />

possibile, desiderano non affidarla all’assistenza esclusiva di persone estranee (perciò la<br />

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