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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 110<br />

ministeriale 16 luglio <strong>1937</strong>, n. 17594 - “dovrebbero essere persone particolarmente versate<br />

in materia, sì da potere validamente affermare le diverse concezioni fasciste’’; a parte ogni<br />

altra considerazione, Pettazzoni non pensa di modificare il suo programma estivo; dopo alcuni<br />

giorni di sosta a casa, parte per il nord; probabilmente a Bolzano si fornisce di orari e di<br />

altri materiali informativi sulla zona dolomitica.<br />

Domenica 8 agosto è a Renon presso Bolzano, da dove porta con sé una cartolina che<br />

riproduce la Madonna coll’ombrello del Dejaco (chiesa Maria Saal, m.1185).<br />

Il 18 agosto è a Pieve di Cadore; in un foglietto, oltre a citare un dipinto del Tiziano, Der<br />

Erlöser (Le Christ bénissant, Christ blessing), traccia il disegno di una figura benedicente e<br />

annota: “il tipo poi triplicato nell’arte rustica”. Nella patria del Tiziano, dove soggiorna alcuni<br />

giorni, egli ha la sorpresa di ricevere una cartolina, rispedita da Roma, proveniente<br />

dall’Alta Savoia: “dalle peregrinazioni consuete e sempre nuove” gli mandano saluti e auguri<br />

Maryla Falk e Jan Przyluski.<br />

Qualche giorno dopo è a Calalzo di Cadore, dove alloggia, come l’anno scorso,<br />

all’Albergo Marmarole; da Calalzo avverte con telegramma Pia Zambotti Laviosa che lunedì<br />

23, alle 12, egli sarà a Bressanone, all’Albergo Excelsior; fa anche una corsa a Torbole.<br />

A Bressanone si trattiene qualche giorno (è la quarta volta che visita la città durante l’estate:<br />

1933, 1935, 1936, <strong>1937</strong>); qui probabilmente lo raggiunge per un lungo colloquio la studiosa<br />

di Val di Non, la quale è ora interessata alla libera docenza in Paletnologia.<br />

Nei giorni 23 e 24 Pettazzoni va a rivedere i quadretti del Museo diocesano, e ne scopre<br />

di nuovi con la figura del Salvatore a tre facce o ripetuta tre volte col mondo; esamina di<br />

nuovo attentamente gli affreschi del chiostro e annota:<br />

24 agosto <strong>1937</strong> Bressanone<br />

Ho riveduto il chiostro e la figura di S. Cristoforo nell’acqua - La figurina a 3 teste che suona il violino sarà<br />

secondo ogni verosimigl. una Sirena!<br />

Guardando bene mi pare di vedere sulla parte di profilo, a destra, un doppio profilo, ciò che alluderebbe dunque<br />

a una quarta testa (quella opposta alla testa di prospetto, resa così per ragioni di necessità di disegno in piano<br />

bidimensionale.<br />

Negli ultimi giorni di agosto Pettazzoni visita altre città: Cremona e poi Mantova; qui è<br />

il giorno 28, visita la mostra gonzaghesca nel Castello del Palazzo Ducale e acquista il relativo<br />

catalogo; da esso trae alcuni appunti.<br />

Ultima meta del viaggio è Venezia, dove Pettazzoni giunge probabilmente ai primi di settembre;<br />

trascriviamo un appunto relativo ad immagini ch’egli osserva nella Basilica di S.<br />

Marco:<br />

Basil. di S. Marco Venezia, sett. <strong>1937</strong><br />

1) ai 4 angoli d. cupola centrale i 4 evangelisti, mosaico, rappresentati dai loro animali rispettivi (leone alato -<br />

cfr. Babilonia)<br />

2) prima cupola, vicina all’ingresso principale, mosaico, trono vuoto (con sopra la colomba/cfr. Giulio Romano,<br />

Giove contro i Giganti a Mantova, pal. del tè/ da cui un raggio su ciascuno dei 12 profeti<br />

3) due lunette di nicchia, scolp. a rilievo - Due volte il Padre eterno con la mano benedicente, e nell’alto il globo<br />

4) vestibolo, piccola volta a mosaico - Dio padre rappresentato da una mano benedicente che esce di fra un cielo<br />

(disco) di stelle<br />

Da Venezia Pettazzoni raggiunge in piroscafo l’isoletta di Torcello, verso l’estremrità<br />

nord-est della laguna: ce lo attesta un appunto datato “Torcello 4 VII 937 (VII è un lapsus<br />

calami: sta per IX o settembre).<br />

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