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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 106<br />

biente politico e sociale segue, nella seconda parte del libro, la trattazione della religione e dei costumi.<br />

È questa la parte più interessante ed anche la più originale, perchè l’astrologia egizia era in mano dei sacerdoti,<br />

i quali, per tutto ciò che era la politica, la guerra, l’amministrazione, si attenevano fedelmente alle tradizioni dell’astrologia<br />

orientale (caldea), ma nella materia che li toccava più da vicino e che li interessava professionalmente,<br />

cioè in tutto ciò che si riferiva alla religione, introdussero delle importanti modificazioni.<br />

Le due recensioni occuperanno nel fascicolo, rispettivamente, le pp. 246-247 e 254.<br />

Anche per le “Note bibliografiche” Pettazzoni ricorre all’aiuto di Nicola Turchi e di<br />

Paola Franchetti; egli si limita a segnalare i contributi che interessano in modo speciale la<br />

religiosità popolare e la scienza delle religioni pubblicati nel terzo volume del periodico<br />

annuale Volk und Volkstum. Jahrbuch für Volkskunde, München, 1938: la breve nota occuperà<br />

alcune righe della p. 259 del fascicolo (dopo questo terzo volume il periodico sarà soppresso<br />

dal regime nazista; nel 1941 sarà sciolta anche la Görres-Gesellschaft e i suoi beni<br />

saranno confiscati; la società sarà ricostituita nel 1948).<br />

Leggendo Evola (<strong>1937</strong>)<br />

Nei primi mesi del <strong>1937</strong> esce a Milano un nuovo volume di Julius Evola, Il mito del sangue,<br />

dedicato alla teoria della razza o razzismo, “quale ha preso forma, nell’ultimo quarto di<br />

secolo e quale ha finito con l’affermarsi in modo a tutti noto nella Germania nazionalsocialista”;<br />

Pettazzoni è interessato all’argomento sotto vari aspetti: delle 285 pagine del libro<br />

legge e segna infatti le prime 150, cioè l’Introduzione e i primi sei capitoli; non ne trae<br />

appunti e non appone note (ce n’è una sola a p.58), ma evidenzia alcuni passi con più segni<br />

marginali, qua e là indicando il suo dissenso con qualche punto esclamativo o interrogativo.<br />

Dello stesso Evola Pettazzoni legge e segna le 14 pagine dell’Introduzione alla trad. ital.<br />

di un’opera di René Guénon, La crisi del mondo moderno, Milano, <strong>1937</strong>; legge e segna<br />

anche le pagine della Prefazione dell’autore, 17-27.<br />

Non abbiamo elementi per stabilire quando esattamente il nostro storico delle religioni si<br />

dedica a queste letture: forse durante le vacanze estive del <strong>1937</strong> ( 15 bis ).<br />

Letture varie (<strong>1937</strong>)<br />

Abbiamo già avuto occasione di accennare a qualche lettura di Pettazzoni non direttamente<br />

connessa con i suoi studi; per esempio in Pettazzoni 1934-1935, 160-161, ci siamo<br />

soffermati sulla lettura di un libro di Armando Carlini su filosofia e religione nel pensiero di<br />

Mussolini; probabilmente durante le vacanze estive del <strong>1937</strong> o in qualche ritaglio di tempo<br />

egli dà una scorsa al secondo volume della Vita di Benito Mussolini (dalle origini al 24 maggio<br />

1915) di Ivon de Begnac: La strada verso il popolo, Milano, <strong>1937</strong> (riguarda il periodo<br />

dal gennaio 1905 al 31 dicembre 1909); attirano la sua attenzione, tra le altre, le pagine relative<br />

a qualche episodio o al pensiero religioso (o areligioso) del giovane romagnolo: per<br />

esempio, egli legge e segna alcune righe delle pp. 34-35 relative alla sua usuale imprecazione<br />

a Buddo e le pp. 36-38, nelle quali l’autore rievoca il discorso tenuto da Mussolini a<br />

Gualtieri Emilia, sulla riva del Po, il 17 febbraio 1907, nell’anniversario di Giordano Bruno;<br />

segna la p. 100 relativa ai quattro articoli scritti da Mussolini dopo la lettura di Nietzsche e<br />

pubblicati ne Il pensiero romagnolo tra il novembre e il dicembre 1908; nelle pp. 271-284<br />

legge e segna qua e là il testo degli articoli predetti; legge l’articolo Il monello risponde,<br />

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