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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 95<br />

Altre recensioni della tarda primavera <strong>1937</strong><br />

Dal 1929 la maggior parte dei giudizi su Pettazzoni e la sua attività scientifica riguarda i<br />

volumi de La confessione dei peccati; anche nel <strong>1937</strong> continuano ad uscire recensioni su<br />

quest’opera (altre usciranno nel 1938 e nel 1939).<br />

In gennaio il nostro storico delle religioni ha fatto pervenire a Konrad Theodor Preuss di<br />

Berlino i tre volumi zanichelliani, i due tomi dell’edizione francese del primo e l’estratto dai<br />

Mélanges Franz Cumont (1936); successivamente anche l’estratto da Scientia, aprile <strong>1937</strong>;<br />

nella tarda primavera riceve il Sonderdruck della p.107 del 69° Jahrgang (<strong>1937</strong>) della<br />

Zeitschrift für Ethnologie recante la recensione del collega tedesco. Il recensore segnala le pubblicazioni<br />

sopra citate e anche le principali precedenti; de La confessiore dei peccati elenca i<br />

vari capitoli e accenna inoltre alla prosecuzione della ricerca; si sofferma in particolare sulla<br />

materia a lui più familiare, le religioni dell’antico Messico, apprezzando le tesi dell’autore.<br />

Paolo Toschi sotto il titolo Religiosità popolare, Lares, 8 (<strong>1937</strong>), 72-75 (nel n. 1, marzo,<br />

che esce con qualche settimana di ritardo), oltre a ricordare i tre volumi de La confessione<br />

dei peccati, “in complesso un’opera grandiosa, ammirevole per metodo, chiarezza, dottrina”,<br />

segnala la pubblicazione dell’articolo La confessione dei peccati: metodo e risultati,<br />

Scientia, aprile l937, “una sintesi nitida e felice”, della quale fa seguire i brani principali.<br />

J. Coppens in Le Muséon, 50 (<strong>1937</strong>), 145-l46, dedica una dozzina di righe al secondo<br />

volume dell’opera:<br />

La documentation est emprunté aux meilleurs publications et la synthèse est une mosaïque, merveille de composition.<br />

L’auteur, grâce à une érudition prodigeuse, multiplie les rapprochements suggestifs entre les rituels des<br />

divers peuples et pays, et souvent éclaire d’un jour nouveau bien de textes ou pratiques dont le sens était fort obscur.<br />

La conclusione sembra in contraddizione con quanto sopra affermato: l’opera può essere<br />

raccomandata per i dati numerosi e suggestivi che offre, ma soffre dei difetti propri a tutte le<br />

opere della medesima ispirazione: “manque d’exactitude dans l’exposé des faits et de précision<br />

dans leur interpretation”.<br />

A. Shual, il quale ha già recensito i primi due volumi in Israel, 2 (Octobre 1935), ora ne<br />

La semaine égyptienne, 11 (<strong>1937</strong>), n. 17-18 (esce nella tarda primavera), dedica mezza colonna<br />

della p. 24 al terzo: ricordati “les mérites de cet éminent spécialiste” e il suo “imposant<br />

apport dans le domaine de l’histoire des religions”, accenna brevemente alla materia trattata.<br />

Howard Teofilo Gay, il quale nell’Orientalische Literaturzeitung ha già recensito il primo<br />

volume nel dicembre 1930 (v. Pettazzoni 1930-1931, 209) e il secondo nell’ottobre 1935 (v.<br />

1935-1936, 153-154), dedica al terzo oltre due colonne nella stessa rivista, 40 (<strong>1937</strong>), 282-<br />

285 (nel Nr.5. Mai), esponendo dettagliatamente in quattro paragrafi il contenuto dei quattro<br />

capitoli.<br />

Nel primo semestre del <strong>1937</strong> esce anche la terza edizione, riveduta e ampliata, del dizionario<br />

biografico di Edoardo Savino, La Nazione operante. Albo d’oro del fascismo. Profili e<br />

figure, Novara, Istituto Geografico De Agostini, XV [<strong>1937</strong>]; nella p. 229 è ristampato il profilo<br />

di Pettazzoni della seconda edizione (1933, con la data del 1934), in corpo minore, con<br />

minimi ritocchi; ma è soppresso l’ultimo periodo (cfr. Pettazzoni 1931-1933, 157).<br />

Ricordiamo qui anche una nuova opera di Wilhelm Schmidt, Handbuch der Methode der<br />

kulturhistorischen Ethnologie mit Beiträgen von W. Koppers, Münster i.W., <strong>1937</strong>: il padre<br />

verbita ha atteso la morte di Friedrich Graebner, autore di un primo trattato sistematico di<br />

etnologia, Methode der Ethnologie, Heidelberg, 1911, per pubblicare, rielaborati, i testi di<br />

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