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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 167<br />

In luglio il Ministero designa Pettazzoni quale delegato ufficiale italiano al Congresso<br />

disponendo a suo favore il pagamento di 3500 lire; egli viene inoltre delegato<br />

dall’Accademia d’Italia, dall’Università, dal Centro italiano di studi americani, dalla Società<br />

geografica italiana (in sostituzione di Sergio Sergi), dall’Istituto italiano di antropologia<br />

(insieme con Raffaele Corso).<br />

Nel giugno 1938<br />

Nella tarda primavera del 1938 esce il primo volume (<strong>1937</strong>) degli Annali Lateranensi,<br />

una rivista annuale volta ad illustrare le raccolte del Pontificio Museo Missionario-etnologico<br />

e a pubblicare contributi scientifici di etnologia, linguistica, storia delle religioni e delle<br />

missioni; è diretta da p. Schmidt, coadiuvato dai redattori p. Michele Schulien e p. Pancrazio<br />

Maarschalkerweerd; tempestivamente ne pubblicano una recensione Raffaele Corso<br />

nell’Archivio per la raccolta e lo studio delle tradizioni popolari italiane, 12 (<strong>1937</strong>),<br />

199-200 (il fascicolo esce in ritardo nel 1938) e Giovanni Costa ne L’Italia che scrive, 21<br />

(1938), 185 (nel n. 6, giugno), mentre non ne dà notizia Pettazzoni negli SMSR.<br />

Segue a breve distanza di tempo il 2° volume (1938): reca in prima pagina la lode del<br />

papa, il quale giudica la rivista “utile alla scienza non meno che alla causa nobile e santa fra<br />

tutte, della propagazione della Fede”; nel 1940 la direzione del periodico passerà a p.<br />

Schulien e nel 1962 il titolo verrà mutato in Annali del Pontificio Museo missionario-etnologico<br />

( 54 ).<br />

Nella prima decade di giugno Pettazzoni riceve la visita di Giuseppe Gherardo Forni,<br />

compagno di adolescenza, dal 1932 primario della 3.a Divisione chirurgica degli Ospedali<br />

riuniti di Venezia e dall’ottobre <strong>1937</strong> straordinario di Clinica e terapia chirurgica<br />

nell’Università di Cagliari: il nostro storico delle religioni si adopererà affinché l’amico persicetano<br />

sia chiamato a far parte della commissione per la libera docenza in Patologia chirurgica.<br />

Come abbiamo anticipato in Pettazzoni 1934-1935, 177, nel giugno 1938 la Casa<br />

Zanichelli di Bologna manda in libreria l’Africa polyglotta di Oddone Assirelli; l’autore ne<br />

fa pervenire una copia ‘’omaggio all’Amico illustre”, il quale a p. 334 vede la prima pagina<br />

del cap. XX, Il nome di Dio (The name of God), dedicato “a Raffaele Pettazzoni ‘quidquid<br />

est’”.<br />

Dalla Zanichelli Pettazzoni riceve anche una comunicazione che certamente non gli fa<br />

piacere: data la scarsa vendita degli SMSR e in considerazione dei forti aumenti del costo<br />

della carta, la Casa ha deciso di ridurre la tiratura dei fascicoli, a cominciare da quello in<br />

corso, da 400 a 300 esemplari; il numero degli abbonamenti è molto basso (9 esteri e 39 italiani);<br />

la maggior parte dei fascicoli viene distribuita gratis e a titolo di cambio con grande<br />

vantaggio per la biblioteca della Scuola di studi storico-religiosi; Pettazzoni chiederà invano<br />

al rettore un congruo maggiore stanziamento di fondi per la pubblicazione del periodico...<br />

Nella seconda metà del mese sono a Roma Axel Boëthius e signora: è molto probabile<br />

che l’amico Pettazzoni li incontri; ed è molto probabile che egli il 21 giugno partecipi all’adunanza<br />

dell’Istituto di antropologia (v. più avanti).<br />

Tra giugno e luglio è a Roma José Mejía Baca dell’Instituto superior de linguistica y filología<br />

dell’Universidad Mayor de San Marcos de Lima; egli incontra Pettazzoni il 16 giugno<br />

e gli fa omaggio del suo libro Aspectos criollos. Contribucion al folk-lore costeño, Lima,<br />

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