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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 79<br />

l’ha inventato Bontempelli, che è piaciuto a Ojetti e che forse entrerà nlel Vocabolario<br />

dell’Accademia d’Italia ( 3 ); non dice che si deve a lui stesso l’introduzione del neologismo<br />

nella lingua italiana (noi non sappiamo dove e quando 1’abbia usato Bontempelli); la linfa<br />

torbida e possente del primitivismo religioso dominato dal sesso e dal sangue conservato<br />

dalle religioni di mistero confluisce per cento rivi a Roma, dove “si purifica nella gran fiamma<br />

del Cristianesimo”; ciò che è vitale “è incanalato nel gran fiume travolgente del<br />

Cristianesimo, e si riversa, con questo, nel resto del mondo...; ...in Roma finisce la storia religiosa<br />

del mondo antico e incomincia la storia religiosa del mondo moderno”.<br />

Volgendo al termine Pettazzoni sottolinea la profonda continuità sottostante alla stessa<br />

antitesi di Paganesimo e Cristianesimo, ricorda che le persecuzioni religiose sono più antiche<br />

del Cristianesimo, come anche il conflitto tra Stato e Chiesa; a questo proposito accenna<br />

alla persecuzione dei Baccanali (186 a. Cr.).<br />

L’articolo viene sollecitamente pubblicato con titolo diverso da quello originale (non sappiamo<br />

se con o senza il consenso dell’autore): Roma è il centro della storia religiosa, Il<br />

Giornale d’Italia, 28 febbraio <strong>1937</strong>, 3.<br />

Pettazzoni scriverà ancora per il quotidiano romano, ma molto raramente:<br />

l’articolo-recensione La religione di Cesare nel settembre <strong>1937</strong> e l’articolo Religione dimissionaria<br />

nell’aprile 1943.<br />

Ancora alla Farnesina (febbraio-marzo <strong>1937</strong>)<br />

Nei mesi di febbraio-marzo <strong>1937</strong> gli accademici d’Italia sono spesso convocati, anche in<br />

sedute straordinarie: si sta procedendo, tra l’altro, alla modifica dello Statuto e del<br />

Regolamento dell’Accademia, vedremo in qual senso.<br />

Il 15 febbraio si tiene un’adunanza straordinaria del Consiglio accademico per formulare<br />

proposte concrete in materia; il presidente Marconi, avvalendosi dei suoi poteri discrezionali,<br />

ha invitato alla riunione anche i segretari delle classi, cioè Orestano, Fermi, Marinetti e<br />

Piacentini; le proposte si riferiscono soprattutto alla procedura per la nomina degli accademici<br />

e delle cariche accademiche; dopo varia discussione viene definito il testo da proporre<br />

all’adunanza generale straordinaria. Questa, presente anche Pettazzoni, si tiene giovedì 18<br />

febbraio per discutere il testo di cui sopra; alla discussione prendono parte, oltre al presidente<br />

Marconi, Jannaccone, Patetta, Bertoni, Orestano, Giordani, Volpe, Formichi, Coppola,<br />

Severi, de’ Stefani, Crocco, Vallauri, Marinetti, Pettazzoni, Romanelli, Ojetti; quest’ultimo<br />

suggerisce di rimandare qualsiasi decisione a una nuova adunanza per dar tempo a tutti di<br />

approfondire lo studio delle proposte; il suggerimento viene accolto. Giovedì 11 marzo<br />

Pettazzoni è presente ad una seconda adunanza generale straordinaria: dopo alcune comunicazioni,<br />

viene data lettura di una lettera con la quale il ministro dell’educazione nazionale<br />

formula alcuni chiarimenti circa la revisione dello Statuto; successivamente, passando all’esame<br />

dei vari articoli di esso, intervengono Marconi, Jannaccone, Severi, Coppola, Orestano,<br />

Volpe, Pettazzoni, Vallauri, Romanelli, Ojetti, Formichi, Patetta, Giordani; alla fine vengono<br />

approvate alcune proposte di modifica (torneremo su questo argomento a proposito del r.d. 8<br />

luglio <strong>1937</strong>, n. 1840).<br />

Venerdì 12 marzo si tiene un’adunanza della Classe delle scienze morali e storiche;<br />

Pettazzoni è presente e partecipa alla discussione sull’assegnazione del Premio Mussolini<br />

(tra le varie proposte messe ai voti prevale la candidatura, avanzata, come già l’anno scorso,<br />

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