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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 76<br />

l’idea israelitica di Dio, - ciò che non esclude il concorso di varie influenze esterne che, già in epoca molto antica,<br />

poterono contribuire al perfezionamento e specialmente alla formulazione di quel concetto.<br />

L’onniscienza di Jahve è in primo luogo conoscenza delle azioni umane, antropomorficamente concepita in funzione<br />

di una onniveggenza e di una onniaudienza, e in servizio per lo più di una sanzione punitiva. In linea secondaria<br />

Jahve appare investito di un’altra ‘sapienza’ (hokhma) di genere diverso, di carattere fattivo e demiurgico, un<br />

sapere che è sopratutto un saper fare, cioè un poter fare, e si esplica principalmente nelle opere della creazione.<br />

Il capitolo Israele sarà sottoposto a rifacimento nel maggio 1950 e a qualche ritocco finale<br />

nel 1953.<br />

Sull’onniscienza divina nel cristianesimo (<strong>1937</strong>-1938)<br />

È da ritenere che - come dire?- per continuità, dopo il capitolo Israele, Pettazzoni pensi<br />

ad un capitolo Cristianesimo; saltuariamente ha annotato qualche appunto sull’argomento:<br />

per esempio, nel gennaio 1935 ha trascritto in un foglietto un passo del Vangelo secondo<br />

Matteo (Matth. 10. 29-30-31 ) che l’Haas, Das Scherflein der Witwe, 104, confronta con un<br />

passo dell’Atharva-Veda, IV, 16, 5; insieme con questo foglietto sono conservate una quindicina<br />

di schede e 5 cc. formato mezzo protocollo recanti altri passi neotestamentari e di pubblicazioni<br />

moderne: non recano date, ma sulla base di elementi esterni sono da collocare<br />

negli anni <strong>1937</strong>-1938; ed è probabilmente dello stesso periodo un breve scritto (una carta formato<br />

protocollo), del quale trascriviamo la prima parte:<br />

I – Onnisciente è Dio nella religione cristiana. In questo rispetto come in molti altri (dal nostro campo di considerazione<br />

storico-religiosa esulano gli aspetti e gli sviluppi propriamente teologici della onniscienza di Dio, specie<br />

in rapporto al problema del libero arbitrio), in questo rispetto dell’onniscienza il Dio cristiano è l’erede del Dio<br />

israelitico e giudaico, Jahve. Testi dell’Antico Testamento quali i Salmi, in cui è celebrata l’onniscienza di Jahve<br />

sono entrati, addirittura, nel culto cristiano. Anche nel rispetto formale il versetto di Matteo 10.30 perfino i capelli<br />

del vostro capo sono tutti contati richiama Giobbe 34.21, dove Jahve è detto non vede egli le mie vie, e non conta<br />

egli i miei passi?<br />

Onnisciente è anche Allah nella religione islamica, ed anche la sua onniscienza a sua volta dipende da quella<br />

del Dio cristiano e, almeno indirettamente, da quella di Jahve…<br />

Per ragioni pratiche abbiamo adottato il testo italiano dei due passi testamentari; nel<br />

manoscritto sono il primo in greco e in tedesco, il secondo in tedesco (con ogni probabilità<br />

Pettazzoni trae le citazioni bibliche, in questo caso, dalla dissertazione di H. Middendorf,<br />

Gott sieht: eine terminologische Studie über das Schauen Gottes im Alten Testament,<br />

Freiburg i. Br., 1935).<br />

Sulla carpetta Cristianesimo leggiamo la seguente annotazione: “non utilizzate e, credo,<br />

non utilizzabili 8.I.950”.<br />

Per il primo fascicolo semestrale <strong>1937</strong> degli SMSR (1° semestre <strong>1937</strong>)<br />

Il secondo fascicolo semestrale 1936 degli SMSR esce in ritardo nei primi mesi del <strong>1937</strong>;<br />

ma Pettazzoni comincia ancor prima a pensare a quello successivo, il primo dell’annata 13.a<br />

(<strong>1937</strong>); gli forniscono articoli, oltre a Gaster, Guarducci e Merkel, due nuovi collaboratori:<br />

Friedrich Wilhelm von Bissing, l’egittologo col quale è in relazione dalla primavera 1928,<br />

quando l’ha incontrato a Firenze al 1° Congresso internazionale etrusco (v. Pettazzoni<br />

1928-1929, 106) e Stefan Weinstock, il quale desidera pubblicare un suo lavoro nell’autorevole<br />

rivista diretta dal nostro storico delle religioni per farsi conoscere in Italia, dove conta<br />

di trasferirsi per sottrarsi alla persecuzione del regime nazista (v. Pettazzoni 1935-1936,<br />

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