02.04.2013 Views

MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 193<br />

da disciplina meramente descrittiva è divenuta una scienza capace di determinare le cause,<br />

le leggi, i mutui rapporti dei maggiori istituti giuridici del mondo antico; egli ha ricostruito<br />

sulle fonti originali i principi del diritto babilonese e l’antica civiltà giuridica dell’India; ha<br />

pubblicato varie monografie e memorie, e inoltre 13 grossi volumi della Etnologia analitica<br />

dell’antico diritto indiano, Catania, 1913-<strong>1937</strong>; è il solo italiano ricordato all’estero in questo<br />

ordine di studi (i tedeschi lo chiamano l’etnologo siciliano anziché italiano).<br />

Per soddisfare il desiderio di Pettazzoni in data 9 novembre 1938 gli segnala la pubblicazione<br />

del 14° volume dell’opera sopra cit. (XVI ed ultimo dei suoi “Studi di etnologia giuridica”)<br />

e gli manda inoltre in omaggio i due volumi Gli elementi irriduttibili dei sistemi giuridici,<br />

Catania, 1919-1920, e qualche altro scritto; in una lunga lettera del 15 novembre passa<br />

in rassegna la sua produzione scientifica.<br />

Dietro suggerimento di Pettazzoni il Mazzarella manderà le principali sue pubblicazioni<br />

e la completa bibliografia dei suoi scritti all’Accademia d’Italia: ne riparleremo a suo luogo<br />

( 65 ).<br />

Per la Borsa di studio “Isabella Grassi” (1938-1939)<br />

La signora Maria Koenen, vedova del prof. Giovanni Battista Grassi (defunto nel 1925),<br />

ha donato all’Università di Roma la ricca raccolta di simboli onorifici e di medaglie attribuite<br />

al marito durante la sua vita scientifica; dopo la morte prematura della figlia Isabella (18 settembre<br />

1936), singolare allieva di Buonaiuti e di Pettazzoni (v. Pettazzoni 1924-1925, 141,<br />

e 1930-1931, 148), pensa ad una iniziativa in sua memoria: nel giugno 1938 manifesta al rettore<br />

dell’Università di Roma il desiderio di istituire una Borsa di studio per la Storia delle<br />

religioni e per la Storia del cristianesimo.<br />

Per l’attuazione dell’iniziativa Pettazzoni viene incaricato di preparare uno schema di<br />

Statuto rispondente agli intendimenti della vedova Grassi da sottoporre all’approvazione<br />

delle autorità accademiche; egli presenta detto schema l’8 dicembre 1938.<br />

Nell’attesa dell’autorizzazione ministeriale all’istituenda Borsa di studio la vedova<br />

Grassi versa all’Economato dell’Università, in tre tempi, la somma complessiva di 81.000<br />

lire; nel maggio 1939 la Facoltà di lettere approva lo Statuto della Borsa di studio “Isabella<br />

Grassi”; per desiderio della vedova Grassi esso viene poi modificato e successivamente<br />

approvato dalla Facoltà il 27 novembre dello stesso anno; ma l’iter della pratica, come vedremo,<br />

sarà ancora lungo e accidentato.<br />

Per la bonifica libraria (settembre-novembre 1938)<br />

Durante il ventennio fascista è spesso usata la voce “bonifica”: oltre che della bonifica<br />

integrale, grandiosa impresa del regime per la sistemazione razionale delle terre paludose e<br />

la redenzione dalla malaria, si parla di bonifica scolastica (leggi fascistizzazione della scuola),<br />

di bonifica linguistica (la guerra ai forestierismi e al dialetto), di bonifica del libro. . .<br />

A proposito di quest’ultima ricordiamo che già nel 1926, per mettere in pratica le direttive<br />

del “nuovo corso” della politica culturale ufficiale per il raggiungimento del consenso,<br />

Leo Pollini sosteneva che le biblioteche popolari dovevano essere bonificate dal punto di<br />

vista morale e politico e costituire una “diga” contro il “veleno” di certa letteratura e del<br />

“bolscevismo russo e nostrano…”; a seguito di direttive del governo si intensifica nei primi<br />

anni Trenta l’opera di controllo della stampa e si impone la cessazione di periodici che, non<br />

193

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!