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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 157<br />

Croce, che ha sempre usato il Voi, ora per polemica comincia ad usare il Lei), ma finisce con<br />

l’imporsi anche fuori degli ambienti ufficiali; anche Pettazzoni deve rassegnarsi all’imposizione,<br />

ma non sempre si adegua: per esempio, scrivendo ad Ernesto de Martino usa il Voi<br />

fino al gennaio 1941, ma dopo quasi sempre il Lei; conserva il Lei nella corrispondenza con<br />

gli stranieri e quando nel gennaio 1940 verrà sollecitato da Asvero Gravelli, direttore di<br />

Antieuropa. Rassegna Universale del Fascismo, ad inviargli “una nota polemica o storica o<br />

illustrativa in genere sull’importante e attuale argomento”, risponderà seccato: “Su questo<br />

argomento non ho nulla da dire che meriti di essere stampato”.<br />

Riteniamo che egli non ottemperi inoltre alla disposizitone che impone l’abolizione della<br />

stretta di mano: anche questa disposizione, già vigente per i fascisti nel <strong>1937</strong>, viene estesa<br />

successivamente a tutti; si veda, per esempio, la circolare della presidenza del Consiglio dei<br />

ministri in data 2 giugno 1938 ( 46 ):<br />

Viene segnalato che i dipendenti delle Amministrazioni statali non sempre si attengono, nei rapporti reciproci<br />

e col pubblico, alle disposizioni impartite circa l’“abolizione della stretta di mano” e del “lei”.<br />

Se ne informa codesto On. Ministero, con preghiera di curare la rigorosa applicazione, da parte del personale<br />

dipendente, delle norme su ripetute.<br />

Cantimori nella Scuola di studi storico-religiosi (1° semestre 1938)<br />

Per l’a.acc. <strong>1937</strong>-38 Delio Cantimori è incaricato di Storia del cristianesimo<br />

nell’Università di Roma, a titolo gratuito; come abbiamo già detto a suo luogo, non ha avuto<br />

esito positivo l’intervento di Pettazzoni volto a fargli ottenere un compenso per le lezioni.<br />

D’accordo con il nostro storico delle religioni il neo-incaricato nel febbraio 1938 inizia<br />

un lavoro di un certo interesse per la Scuola di studi storico-religiosi, un lavoro che si riallaccia<br />

al suo campo specifico di ricerca: “Catalogo di testi e documenti per lo studio della<br />

religiosità popolare e delle tendenze astrologiche in Italia nei secc. XV e XVI”; si tratta di<br />

un catalogo di manoscritti, incunaboli, fogli volanti, riguardanti a) la religiosità popolare, b)<br />

la letteratura astrologica volgare e umanistica di quel periodo; su questa materia Cantimori<br />

ha già fatto alcuni assaggi durante le sue ricerche sulla vita religiosa italiana del periodo<br />

1480-1520.<br />

In data 20 aprile 1938 Pettazzoni informa il rettore sul lavoro che Cantimori sta svolgendo:<br />

poiché l’incaricato dà prova di buona volontà e insegna a titolo gratuito, propone che sia<br />

presa in considerazione l’opportunità di assegnargli un compenso straordinario di 5000 lire<br />

per il lavoro di cui sopra. Non sappiamo se la proposta viene accolta.<br />

Durante l’a.acc. l937-38 Cantimori collabora con il direttore della Scuola anche per quanto<br />

riguarda la biblioteca segnalando per l’acquisto, ad esempio, edizioni straniere recenti<br />

delle opere di Lutero e di Calvino; a Pettazzoni segnala anche l’opera di Gottfried Flade, Vom<br />

Einfluss des Christentum auf die Germanen, Stuttgart, 1936; discutendo con lui sul problema<br />

della conversione dei popoli europei al cristianesimo, esprime l’opinione che lo studio di<br />

esso potrebbe essere per sé il modo migliore per avvicinarsi alla storia del cristianesimo primitivo;<br />

ma di fatto egli continuerà le ricerche sulla vita religiosa italiana ed europea e nel<br />

novembre 1939 passerà alla cattedra di Storia moderna nella Scuola normale superiore di<br />

Pisa.<br />

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