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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:56 Pagina 68<br />

i fasti dell’impero fascista, come già gli imperatori romani con gli obelischi egizi: è anche<br />

questo un modo per assumere il carisma di nuovo Cesare).<br />

Sul tema da proporre per il Convegno Volta del 1938 prendono la parola Coppola,<br />

Jannaccone, Volpe, Riccobono, de’ Stefani, Pettazzoni, Paribeni, Orestano, Benini; il nostro<br />

storico delle religioni propone come tema L’Africa con la seguente motivazione (sarà riportata<br />

nella Prefazione di F. Orestano agli atti del Convegno di scienze morali e storiche 4-11<br />

ottobre 1938. Tema: l’Africa, Roma, 1939, 1, 5-7):<br />

L’idea centrale del Convegno sarebbe questa: Penetrazione della civiltà europea in Africa e nuove prospettive<br />

per l’avvenire del continente africano<br />

Il Convegno avrebbe un’impostazione essenzialmente storica, più specialmente nel senso della storia della<br />

civiltà. Ciò consentirebbe di includere nella materia del Convegno, a titolo di comparazione retrospettiva, le civiltà<br />

africane dei tempi passati. Infatti tutta la storia del continente africano può essere risolta in termini di contatto o di<br />

conflitto fra civiltà elevatissime e civiltà primitive.<br />

Questa riduzione dei singoli problemi politici, storici, economici, religiosi, ecc., al comune denominatore storico-culturale<br />

conferirebbe al Convegno la sua unità organica, mentre i lavori potrebbero essere raggruppati intorno<br />

ai seguenti sottotemi: 1° Civiltà africane e influenze esotiche; 2° Penetrazione della civiltà europea moderna in<br />

Africa (colonizzazione, assetto potitico dell’Africa odierna, ecc.); 3° Partecipazione e reazione africana alla civiltà<br />

europea (rapporti fra indigeni ed europei: europeizzazione dell’Africa ecc.); 4° Prospettive pan-africane (comunicazioni<br />

ferroviarie, automobilistiche, aeree, sfruttamento economico, relazioni interafricane).<br />

Al Convegno potrebbero essere invitati africanisti, colonialisti, storici, politici, economisti, etnologi, sociologi,<br />

antropogeografi, storici e filosofi della civiltà.<br />

Dopo lunga discussione vengono messi ai voti i temi proposti: tre di essi raccolgono la<br />

maggioranza dei voti; si delibera pertanto che in altra seduta sarà definitivamente scelto quello<br />

da proporre al Consiglio della Fondazione Volta.<br />

In tema di assegnazione sul Fondo Volta 1936-37 Riccobono illustra il 1° volume della<br />

Palingenesi delle Costituzioni Imperiali dedicato all’attività legislativa di Augusto; la Classe<br />

delibera di assegnare 12.000 lire; lo stesso Riccobono fa presente la necessità di ripubblicare<br />

ampliandola la raccolta Fontes juris romani antejustiniani da lui curata nel 1919 insieme<br />

con Ferrini e Baviera ed ora esaurita: la Classe mette a disposizione 5.000 lire per la stampa;<br />

la Classe delibera inoltre di proporre al Consiglio accademico la pubblicazione del Liber<br />

Sententiarum del Magister Omnebene e della Storia degli Angioini di Napoli in Ungheria<br />

dello storico ungherese Balint Homan.<br />

La mattina di domenica 17 Pettazzoni è presente all’adunanza generale; in assenza di<br />

Marconi presiede Formichi, il quale rievoca il compianto collega Pirandello, morto il 10<br />

dicembre 1936, e dà notizia delle varie celebrazioni nazionali affidate dal duce<br />

all’Accademia; altri accademici riferiscono su altre celebrazioni e su altre iniziative; interviene<br />

anche Pettazzoni per riferire sull’opera di Giuseppe Furlani, La religione degli Hittiti,<br />

primo lavoro del genere che sia uscito nel mondo: l’assemblea delibera di rivolgere un vivo<br />

plauso all’autore e inoltre si felicita cordialmente con il nostro storico delle religioni per la<br />

sua Confessione dei peccati, frutto di vent’anni di lavoro.<br />

Nel pomeriggio Pettazzoni partecipa all’adunanza generale solenne, presenti Dino<br />

Alfieri, ministro per la stampa e la propaganda, Giuseppe Bottai, ministro dell’educazione<br />

nazionale, rappresentanti del Senato, della Camera dei deputati, del PNF e personalità della<br />

cultura: dopo una breve introduzione di Formichi, Massimo Bontempelli legge il suo discorso<br />

commemorativo di Pirandello.<br />

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