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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 144<br />

antropologia del quale egli è nominato vice-presidente, e del Comitato di etnologia americana,<br />

del quale assume la presidenza; nel corso del 1938 partecipa con una comunicazione al<br />

2° Congresso internazionale delle scienze antropologiche ed etnologiche a Copenhagen, collabora<br />

alla preparazione dell’VIII Convegno Volta; e soprattutto si deve occupare assiduamente<br />

dell’organizzazione del VII Congresso internazionale di storia delle religioni.<br />

Con la pubblicazione, nel <strong>1937</strong>, del settimo volume di “Testi e documenti” è praticamente<br />

cessata la cura di questa collezione zanichelliana, e anche per la “Storia delle religioni”, stante<br />

la posizione della casa editrice contraria a stipulare nuovi contratti, il direttore è meno<br />

impegnato; resta l’impegno per gli SMSR, anche se è molto ridotto il contributo personale<br />

del direttore rispetto al primo quinquennio di vita della rivista; col 1938 cessa anche la collaborazione<br />

all’EI.<br />

Il nostro storico delle religioni è fortemente impegnato, come abbiamo già detto, nella<br />

preparazione del volume The omniscience of God che vorrebbe veder stampato nel 1939;<br />

inoltre continua le ricerche sulla policefalìa e sulla pluriocularità.<br />

Vice-presidente dell’Istituto italiano di antropologia (1° gennaio 1938)<br />

Nel <strong>1937</strong>, per iniziativa del segretario Sergio Sergi, la Società romana di antropologia ha<br />

subito una modificazione: con r.d. 25 giugno <strong>1937</strong>, n. 1329, essa ha assunto la denominazione<br />

di Istituto italiano di antropologia ed è stata dotata di un nuovo Statuto (per l’esattezza<br />

ha “riassunto” la denominazione degli anni Ottanta del sec. XIX, quando è stato introdotto<br />

l’insegnamento dell’Antropologia nella Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali<br />

dell’Università di Roma).<br />

A norma dell’art. 8 del nuovo Statuto “l’Istituto è retto da un Ufficio di presidenza composto<br />

da un Presidente, due Vice-presidenti, otto Consiglieri, un Direttore tecnico segretario,<br />

due Vice-segretari, un Amministratore”; a norma dell’art. 9, ispirato al principio gerarchico<br />

introdotto dal regime fascista che vuole le cariche più importanti assegnate dall’alto, “il<br />

Presidente e i due Vice-presidenti sono nominati fra i soci ordinari dal Ministro per l’educazione<br />

nazionale”.<br />

Con d.m. 23 novembre <strong>1937</strong>, registrato alla Corte dei Conti il 30 novembre <strong>1937</strong>,<br />

Pettazzoni, già vice-presidente della Società pel biennio 1926-1927 e presidente pel biennio<br />

1928-1929, viene nominato vice-presidente dell’Istituto per un triennio a decorrere dal 1°<br />

gennaio 1938; presidente per il triennio 1938-1940 è Giuseppe Tucci; l’altro vice-presidente<br />

è Gian Alberto Blanc; saranno poi eletti consiglieri per lo stesso triennio Renato Biasutti,<br />

Giuseppe Checchia-Rispoli, Raffaele Corso, Fabio Frassetto, Giovanni Marro, Mario Ponzo,<br />

Ugo Rellini, Sabato Visco; segretario verrà confermato Sergio Sergi; saranno eletti<br />

vice-segretari Pietro Barocelli e Arturo Sabatini, amministratore Giuseppe Genna.<br />

Con alcune di queste persone Pettazzoni ha già avuto rapporti; forse incontra per la prima<br />

volta nelle riunioni dell’Istituto Giuseppe Checchia-Rispoli, geologo e paleontologo, dal<br />

1935 titolare della cattedra di Geologia nell’Universita di Roma ( 29 ), Mario Ponzo, dal<br />

1931 professore di Psicologia nella Facoltà medica romana ( 30 ), Sabato Visco, ordinario di<br />

Fisiologia generale e preside della Facoltà romana di farmacia ( 31 ), Arturo Sabatini, libero<br />

docente di Antropologia nell’Università di Roma ( 32 ); con essi avrà soltanto incontri fugaci.<br />

Forse ha già avuto occasione di incontrare Pietro Barocelli, dal 1934 direttore del Museo<br />

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