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MARIO GANDINI RAFFAELE PETTAZZONI NEGLI ANNI 1937 ...

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Pettazzoni 6-11-2007 8:57 Pagina 75<br />

Sull’onniscienza divina in Israele (anni Trenta)<br />

Sono quasi tutte degli anni Trenta le oltre 300 cc. di varie dimensioni (prevalentemente<br />

schede e fogli formato mezzo protocollo) con passi e appunti riguardanti l’onniscienza divina<br />

in Israele; molte sono raccolte in una carpetta col titolo generico Israele, altre in carpette<br />

con titoli particolari: Onniscienza di Jahve. Passi dell’A.T. (esclusi i Salmi);<br />

Onniscienza-onniveggenza di Jahve, nei Salmi; Onniscienza di Jahve. Teorie; Jahve uranico.<br />

Sono decine e decine le pubblicazioni che Pettazzoni esamina e dalle quali trae passi,<br />

notizie, indicazioni bibliografiche: testi veterotestamentari, commentari biblici, monografie<br />

sui singoli libri o gruppi di libri del Vecchio Testamento, monografie e articoli su vari problemi<br />

relativi alla religione e alla storia di Israele; questi gli autori: Gressmann, Holmberg,<br />

Hempel, Gunkel, Kaufel, Bonwetsch, Baudissin, Mowinkel, H. Schmidt, Möhlenbrink,<br />

Hommel, Westpnat, Baumann, Kautsch-Bertholet, Noth, Nötscher, Krappe, Yehuda, Vollers.<br />

Ad un certo punto il nostro storico delle religioni ha la fortuna di poter utilizzare un’opera<br />

specifica, la dissertazione di H. Middendorf, Gott sieht: eine terminologische Studie<br />

über das Schauen Gottes im Alten Testament, Freiburg i. Br., 1935; dalle 166 pagine del volume<br />

trascrive passi in circa 150 cc.<br />

Durante il <strong>1937</strong> egli continua il lavoro di “rifacimento” o di nuova redazione delle lezioni<br />

upsalensi per il volume da pubblicare in inglese (usa sempre fogli protocollo); tra il febbraio<br />

e l’aprile, come è documentato da una annotazione, egli redige un “primo abbozzo” del<br />

capitolo Israele: sono 33 cc. numerate da 0 a 27 (alcune recano la stessa cifra; alcune sono<br />

riciclate; le ultime 9 contengono prevalentemente le note; le prime 24 contengono prevalentemente<br />

passi biblici in inglese, tratti -sembra- dalla Cambridge Bible for Schools and<br />

Colleges diretta dal Kirkpatrick; i passi delle Odi di Salomone sono citati secondo la traduzione<br />

apparsa in Charles, Apocrypha and Pseudepigrapha).<br />

Insieme con il “primo abbozzo” sono conservati due manoscritti mutili: uno di 4 cc. (le<br />

prime tre numerate da 2 a 4) contenenti prevalentemente passi biblici in tedesco o in greco<br />

(sono allegati due foglietti con appunti tratti dalla dissertazione del Middendorf sopra cit.);<br />

1’altro di 4 cc. numerate I-II (scritti narrativi), III (Antichità dell’idea di onnisc. divina),<br />

IV-V, VII.<br />

È probabilmente dei mesi successivi la redazione rappresentata da un manoscritto<br />

(Israele) di 32 cc. (26 di testo numerate, 6 n.n. di note): è la bella copia da consegnare al dattilografo<br />

(contiene infatti qua e là le opportune indicazioni a matita); il testo è suddiviso in<br />

paragrafi: a) I Salmi; b) Gli scritti sapienziali; c) Antichità dell’idea di onniscienza divina;<br />

d) I Profeti; e) Gli scritti narrativi; f) Originalità dell’idea di onniscienza divina; g)<br />

Ricapitolazione; a parte (“separato!”) ci sono 4 cc. contrassegnate da a, b, c, d, che contengono<br />

un nuovo paragrafo: g) Kerubim.<br />

Del dattiloscritto (29 cartelle numerate per il testo e 8 n.n. per le note), che viene inviato<br />

al Rose nel 1938, è conservata copia, la quale reca qualche modifica rispetto al manoscritto:<br />

per esempio, il primo paragrafo diventa I Salmi e i libri sapienziali e di conseguenza è depennato<br />

il titolo del secondo.<br />

Riportiamo le prime righe della Ricapitolazione:<br />

Riassumendo: abbiamo visto che l’onniscienza di Jahve, quale è celebrata nei Salmi e nei libri sapienziali, non<br />

è una apparizione subitanea e improvvisa nella religione d’Israele; anzi, è la piena espansione di un concetto che in<br />

forma elementare è già presente nelle parti più antiche del Vecchio Testamento, e forse risale alle origini stesse del-<br />

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