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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

prossima fine del mondo. Ogni volta ce n’è almeno un’altra<br />

a disposizione. E le gazzette son pronte a darne<br />

testimonianza.<br />

Ci sono libri antichissimi che dicono questo. Che<br />

contengono profezie relative alla fine del mondo.<br />

Quella relativa al 21 dicembre 2012 - particolarmente<br />

succulenta se letta 21122012 - anziché su un libro, si basa<br />

su un’iscrizione r<strong>il</strong>evata in Messico sul Monumento 6 del<br />

sito archeologico di Tortuguero, riferib<strong>il</strong>e alla misteriosa<br />

divinità Maya, Bolon Yokte, associata in genere alla guerra<br />

e alla creazione, benché vi siano numerosi altri reperti che<br />

indicano tutt’altre date: saranno probab<strong>il</strong>mente queste i<br />

prossimi tormenti dell’umanità 3.<br />

Mescolata quella scritta a calcoli fatti sui tre calendari di<br />

cui si avvalevano i Maya, si è giunti alla predizione,<br />

ovviamente trasferita poi sul calendario gregoriano 4.<br />

La congiunzione delle due credenze religiose, quella<br />

sudamericana e quella mediterranea, farcite poi da un<br />

certo numero di considerazioni astronomiche 5, hanno<br />

3 LINDA SCHELE; DAVID FREIDEL, A Forest of Kings. The Untold Story of the Ancient<br />

Maya, New York, Harper Perennial, 1990.<br />

4 I Maya, come altre culture mesoamericane, misuravano <strong>il</strong> tempo ut<strong>il</strong>izzando un<br />

sistema di tre calendari. I giorni erano organizzati attraverso un calendario<br />

religioso rituale della durata di 260 giorni (Tzolk’in) e un calendario solare di<br />

365 giorni (Haab’). Un ulteriore calendario, <strong>il</strong> cosiddetto Lungo computo,<br />

calcolava, invece, <strong>il</strong> tempo trascorso dalla data della creazione del mondo<br />

secondo la mitologia maya, corrispondente all’11 agosto 3114 a.C. secondo la<br />

correlazione con <strong>il</strong> calendario gregoriano. Questo, a differenza dei precedenti,<br />

era progressivo e suddivideva <strong>il</strong> tempo in cicli non ricorrenti (b’ak’tun). Secondo<br />

<strong>il</strong> Popol Vuh - uno dei principali documenti storici sul corpus mitologico dei<br />

maya - <strong>il</strong> Lungo computo attuale è solo <strong>il</strong> quarto in ordine di tempo poiché gli<br />

dei avrebbero distrutto le tre precedenti creazioni ritenendole fallimentari. La<br />

terza creazione fu distrutta al termine del 13º b’ak’tun, una data che ricorrerà<br />

nuovamente alla fine del 2012.<br />

5 Le considerazioni astronomiche prendono spunto dal fatto che le costellazioni si<br />

posizionano a cavallo dell’eclittica, la linea ideale lungo la quale <strong>il</strong> Sole,<br />

osservato da Terra, si sposta e che corrisponde alla proiezione in cielo del piano<br />

in cui giace l’orbita della Terra. A causa del moto di precessione dell’asse<br />

terrestre (o precessione degli equinozi) che determina uno spostamento di 1º<br />

circa ogni 72 anni, <strong>il</strong> periodo dell’anno di visib<strong>il</strong>ità delle costellazioni muta.<br />

2

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