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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

nucleari, anche una Tac può dare in escandescenza, si<br />

abbuiano i monitor della New York Stock Exchange e<br />

l’economia ha un tracollo, telefoni, satelliti e antenne di<br />

trasmissione danno forfait.<br />

Jerome e Mar<strong>il</strong>yn Murray nel 1984 pubblicano un libro,<br />

Computers in Crisis, riedito nel 1996 da McGraw-H<strong>il</strong>l col<br />

titolo The Year 2000 Computing Crisis, che fa proprio <strong>il</strong> punto<br />

su queste profezie.<br />

Il M<strong>il</strong>lennium Bug diventa subito, naturalmente, fonte<br />

di ispirazione della fantasia: lo si trova in un episodio della<br />

serie cartoon per la tv dei Simpson (La paura fa novanta X)<br />

dove un addetto alla sicurezza dei computer della centrale<br />

nucleare, dimentica di rimuovere <strong>il</strong> “baco” facendo<br />

impazzire tutte le macchine e costringendo i simpsoniani<br />

ad abbandonare <strong>il</strong> loro pianeta; in uno dei Griffin intitolato<br />

La fine del mondo, dove un personaggio, avvertito<br />

dell’apocalisse prevista per la mezzanotte del 31 dicembre<br />

1999, si nasconde con la famiglia in cantina evitando i<br />

brindisi dell’ultimo dell’anno, e <strong>il</strong> disastro totale giunge ma<br />

con qualche minuto di ritardo; infine, come memoria del<br />

passato, in un episodio della serie Futurama, ambientata<br />

nel 3000 <strong>dopo</strong> l’ibernazione del protagonista.<br />

A rafforzare lo scenario apocalittico in agguato nel<br />

mondo virtuale, alla fine degli anni Novanta del secolo XX,<br />

una e-ma<strong>il</strong> comincia a intasare le caselle di posta<br />

elettronica di m<strong>il</strong>ioni di utenti di personal computer.<br />

«Se ut<strong>il</strong>izzi prodotti Microsoft – si leggeva<br />

nell’intestazione del messaggio –, hai <strong>il</strong> dovere di sapere».<br />

La missiva spiegava che <strong>il</strong> vero nome di B<strong>il</strong>l Gates –<br />

fondatore della Microsoft, ritenuto <strong>il</strong> secondo uomo più<br />

ricco del mondo e proprietario del software per mezzo del<br />

quale funzionava la maggior parte dei computer –<br />

all’anagrafe è W<strong>il</strong>liam Henry III, dove III sta per "terzo",<br />

come <strong>il</strong> m<strong>il</strong>lennio in procinto di arrivare. Ordine di<br />

discendenza fam<strong>il</strong>iare al quale lo stesso Gates avrebbe<br />

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