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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

l’Occidente ha creato». 147<br />

La caratteristica dell’Occidente è che lì si è compiuto,<br />

con un carattere radicale non riscontrab<strong>il</strong>e altrove, quel<br />

processo – specifico degli ultimi secoli e di cui siamo<br />

divenuti coscienti <strong>dopo</strong> Sch<strong>il</strong>ler – per cui «<strong>il</strong> mondo si è<br />

spogliato del divino».<br />

Ora, spiega Jasper, questa eliminazione del divino «è la<br />

possib<strong>il</strong>e conseguenza di uno sv<strong>il</strong>uppo spirituale che<br />

conduce, di fatto, al niente. L’uomo contemporaneo<br />

possiede <strong>il</strong> senso di vuoto dell’esistenza che non era ancora<br />

mai stato provato con tale intensità».<br />

Con <strong>il</strong> declino dell’Occidente, dunque, tutto <strong>il</strong> mondo,<br />

tutta l’umanità sarebbero esposte al rischio. E un tale<br />

declino «che colpisse la totalità del nostro mondo non può<br />

provenire che dall’interno».<br />

Gli esiti sono ancora incerti, sia chiaro, ma con gli<br />

irresistib<strong>il</strong>i e rapidissimi progressi della tecnica, «le<br />

possib<strong>il</strong>ità e i pericoli della nostra civ<strong>il</strong>tà sono entrambi<br />

imprevedib<strong>il</strong>i».<br />

Ci si può salvare o si può soccombere con lo stesso<br />

numero di probab<strong>il</strong>ità, al cinquanta per cento. Ma quel che<br />

è certo è che «ci troviamo a una svolta nella storia del<br />

mondo, che non può esser paragonata a nessuna epoca<br />

storica particolare dei m<strong>il</strong>lenni passati. Noi viviamo in una<br />

situazione che dal punto di vista spirituale è incomparab<strong>il</strong>e<br />

e grandiosa, perché ricca di possib<strong>il</strong>ità e di pericoli; ma essa<br />

potrebbe – se nessuno è capace di mettersi all’altezza delle<br />

sue esigenze – diventare l’epoca più miserab<strong>il</strong>e della storia,<br />

segnando lo scacco dell’umanità».<br />

«Bisogna temere o sperare?», si chiede Henry Bergson<br />

nel 1932 in Le due fonti della morale e della religione. La risposta<br />

è che<br />

147 KARL JASPERS, La situation spirituelle de notre époque, Louvain-Paris, Nauwelaerts-<br />

Desclée de Brouwer, 1953 3, tr. it. La situazione spirituale del nostro tempo, di N. De<br />

Domenico, Roma, Jouvence, 1982, così come le citazioni seguenti.<br />

137

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