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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

cui solo l’ultimo ipotizza la paura della fine del mondo. Le<br />

paure degli altri quattro sono per la miseria, lo straniero, le<br />

epidemie e la violenza. Quelle esistevano, la gente le<br />

provava e <strong>il</strong> più delle volte non erano affatto psicotiche.<br />

Insalubri sì, come tutte le paure, e <strong>il</strong> più delle volte da se<br />

stessi prodotte come avviene ancora, ma non necessariamente<br />

da Tso.<br />

Nell’ultimo capitolo Duby afferma che «a quel tempo,<br />

la gente aveva meno di noi paura della morte» 32.<br />

Riguardo alla fine della specie, alla sua sparizione,<br />

Duby dice che gli uomini del Medioevo di essa si<br />

preoccupavano assai poco, «per <strong>il</strong> buon motivo che essi ne<br />

andavano certi. Non sapevano quando, ma davano per<br />

scontato che gli uomini sarebbero spariti dalla faccia della<br />

Terra per ritrovarsi altrove, in paradiso o all’inferno».<br />

Anche le considerazioni di Ph<strong>il</strong>ippe Ariès in Storia della<br />

morte in Occidente sono analoghe circa l’atteggiamento<br />

dinanzi all’ineluttab<strong>il</strong>e esito della vita umana. Torneremo<br />

su quel libro, nel quale, peraltro, si mette in evidenza la<br />

considerevole diversità che c’è fra «<strong>il</strong> senso del destino<br />

individuale o del grande destino collettivo» 33, per<br />

comprendere meglio come certi fantasmi abbiano preso<br />

corpo nella mente umana e perché, con la stessa fac<strong>il</strong>ità<br />

con cui sono giunti, potrebbero andarsene.<br />

Restiamo, quindi, per ora, a quel bagaglio di<br />

inquietudine che l’idea di fine m<strong>il</strong>lennio o anche solo di fin<br />

de sieclè può aver provocato nel corso della storia <strong>dopo</strong> lo<br />

scadere dei primi m<strong>il</strong>le anni dalla nascita di Cristo, in virtù<br />

delle suggestioni innescate dalla rivelazione di Giovanni a<br />

cui è col tempo stato attribuito un significato profetico e<br />

catastrofico.<br />

32 GEORGES DUBY; CHIARA FRUGONI, M<strong>il</strong>le e non più m<strong>il</strong>le. Viaggio tra le paure di fine<br />

m<strong>il</strong>lennio, cit., così come la citazione successiva.<br />

33 PHILIPPE ARIÈS, Essais sur l’istoire de la mort en Occident du Moyen âge a nos jours,<br />

Paris, Edition du Seu<strong>il</strong>, 1975, tr. it. Storia della morte in Occidente dal Medioevo ai<br />

giorni nostri, di S. Vigezzi, M<strong>il</strong>ano, Rizzoli, 1997 7, p. 10.<br />

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