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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

Nel corso del XIX secolo avviene anche una variazione<br />

spaziale, non più solo temporale: tombe orizzontali, a<br />

livello del suolo, o stele verticali al bordo di un rettangolo<br />

d’erba caratterizzano i cimiteri, che sostanzialmente<br />

appaiono come pezzi di campagna e di natura, in<br />

Ingh<strong>il</strong>terra, nell’America del Nord e in una parte<br />

dell’Europa nord-occidentale; nell’Europa meridionale,<br />

invece, oltre alla targa fissata verticalmente a un muro si<br />

costruiscono «monumenti sempre più complicati e<br />

figurativi» come mai se n’erano visti in tutta la civ<strong>il</strong>tà<br />

occidentale, «perfino nella Roma dei papi dove persistono<br />

le abitudini barocche».<br />

Dagli Stati Uniti proviene anche, agli albori del XX<br />

secolo, «l’atteggiamento moderno davanti alla morte, cioè<br />

<strong>il</strong> divieto della morte per salvaguardare la felicità».<br />

È in virtù di questo atteggiamento che lo stesso lutto<br />

diviene «uno stato morboso che bisogna curare,<br />

abbreviare, cancellare».<br />

Quanto alla paura della morte, essa compare, a giudizio<br />

di Ariés, solo fra la fine del XVIII e <strong>il</strong> principio del XIX<br />

secolo ed è a quel punto, aggiunge, che si cessa di<br />

rappresentarla. Ricordando <strong>il</strong> momento in cui, nel mondo<br />

dell’immaginario, la morte, al pari dell’atto sessuale, viene<br />

considerata una rottura «attraente e terrib<strong>il</strong>e della<br />

fam<strong>il</strong>iarità quotidiana», Ariés sostiene che essa passa nel<br />

mondo dei fatti concreti mediante una «grandissima<br />

alterazione» che costituisce <strong>il</strong> ponte tra i due mondi: la<br />

paura d’esser sepolti vivi e la minaccia della morte<br />

apparente. Siamo a cavallo fra XVII e XIX secolo e in tal<br />

modo si esprimeva «un’angoscia più profonda. Fino allora<br />

la società interveniva con tutte le forze per mantenere la<br />

rassicurante fam<strong>il</strong>iarità tradizionale. La paura della morte<br />

apparente è stata la prima forma aperta, accettab<strong>il</strong>e della<br />

paura della morte».<br />

La conclusione a cui si giunge è che nel mondo<br />

contemporaneo, grazie anche ai progressi della medicina,<br />

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