13.06.2013 Views

Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

straripanti, scosse telluriche, colate di lava, bestie feroci o<br />

perfidamente insidiose, roghi inaspettati – in una parola, la<br />

natura dinanzi alle cui forze l’uomo si sentiva<br />

angosciosamente impotente. Finì per adorare quelle forze:<br />

perciò non sbaglia chi dice che gli dèi furono partoriti dalla<br />

paura.<br />

Le paure “innate” provate dinanzi a quei pericoli e poi<br />

tesaurizzate, furono uno strumento prezioso di<br />

sopravvivenza. Jacques Br<strong>il</strong>l ha scritto che «L’invenzione è<br />

figlia dell’angoscia» 185, perché fu essa a indurre l’uomo ad<br />

escogitare qualcosa per compensare le proprie inferiorità<br />

fisiche. Così per Rosellina Balbi si possono interpretare la<br />

costruzione delle armi e la conquista della caccia, nonché le<br />

prime rappresentazioni rupestri 186 e, cosa che non ricorda<br />

ma è stata magistralmente spiegata da Ernst Cassirer,<br />

l’invenzione del linguaggio e, come si è detto, delle<br />

divinità 187.<br />

Ma soprattutto l’invenzione del fuoco, per mezzo della<br />

quale l’uomo mise fine a quello che per lui era <strong>il</strong> «terrore<br />

più intenso», l’angoscia «più vecchia del mondo»: <strong>il</strong> buio,<br />

l’oscurità, <strong>il</strong> calar della notte, <strong>il</strong> tramonto. Paura doppia:<br />

“nell’oscurità”, dove l’uomo diveniva più vulnerab<strong>il</strong>e non<br />

potendo contare su un udito e un olfatto raffinati come<br />

quelli degli animali; e “dell’oscurità”. «Niente e nessuno –<br />

scrive Balbi – garantiva che <strong>il</strong> sole sarebbe tornato a<br />

risplendere [...]. Da sempre l’immaginazione umana ha<br />

185 cit. in ROSELLINA BALBI, Madre paura, cit.. A rigor di logica, se vale quel che s’è<br />

detto in precedenza, è sorella degli dèi. E la sua applicazione, la tecnologia,<br />

mantiene l’angoscioso patrimonio ereditario originale.<br />

186 «Uccidendo l’animale, l’uomo lo inserisce nel proprio sistema di<br />

rappresentazioni simboliche del mondo; è un tentativo di controllare e<br />

modificare la minacciosa realtà che lo circonda. In altri termini, l’uomo ricorre<br />

al pensiero magico per sentirsi meno impotente». ROSELLINA BALBI, Madre<br />

paura, cit., p. 16.<br />

187 Cfr. ERNST CASSIRER, Sprache und Mythos: ein Beitrag zum Problem des Gotternamen,<br />

Leipzig-Berlin, Teubner, 1925, poi New York, 1959, tr. it. Linguaggio e mito.<br />

Contributo al problema dei nomi degli dei di V. E. Alfieri, M<strong>il</strong>ano, Garzanti, 1975.<br />

214

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!