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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

i sopravvissuti accettano con più difficoltà di un tempo la morte<br />

dell’altro. La morte temuta non è dunque la propria morte, ma la morte<br />

dell’altro, la morte del tu.<br />

Questo sentimento, spiega Ariés, è all’origine del<br />

moderno culto delle tombe e dei cimiteri: i morti non<br />

vengono più sepolti nella Chiesa o nel cimitero lontano<br />

dagli occhi, ma in un luogo preciso, privato o pubblico, che<br />

appartenga completamente al defunto e alla sua famiglia,<br />

una speciale forma di proprietà perpetua, dove si possa<br />

visitare la tomba della persona cara «allo stesso modo in<br />

cui si va da un parente o in una casa propria, piena di<br />

ricordi. Il ricordo conferisce al morto una specie<br />

d’immortalità, che in principio era estranea al<br />

cristianesimo».<br />

Ciò dà origine a un culto tanto privato quanto pubblico:<br />

«Il culto della memoria si è subito esteso dall’individuo alla<br />

società, in seguito a una medesima tendenza alla<br />

sensib<strong>il</strong>ità».<br />

I cimiteri divengono parchi organizzati per la visita<br />

fam<strong>il</strong>iare e musei di uomini <strong>il</strong>lustri dove le tombe degli eroi<br />

e dei grandi sono venerate dallo Stato, secondo una<br />

concezione «diversa da quella delle cappelle o cripte<br />

dinastiche, come Saint-Denis, Westminster, l’Escorial o i<br />

Cappuccini di Vienna» che trova «la sua espressione nel<br />

positivismo di Auguste Comte, forma dotta del<br />

nazionalismo».<br />

È così che nella seconda metà dell’Ottocento,<br />

nell’Europa dominata da Napoleone III, l’opinione<br />

pubblica, cattolica o positivista che fosse, insorge contro i<br />

progetti sacr<strong>il</strong>eghi dell’amministrazione di radere al suolo i<br />

cimiteri raggiunti dall’espansione urbanistica per trasferirli<br />

fuori città. I Sepolcri del Foscolo (1807), malgrado Ariés non<br />

li citi, possono essere letti in questo contesto. Il cimitero<br />

diventa monumento e <strong>dopo</strong> la Grande guerra, monumento<br />

ai caduti, anche se in esso non vi dovessero essere salme.<br />

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