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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

essenzialmente una funzione di critica storica e sociale.<br />

L’arte, per Adorno, ha sempre un’intenzionalità utopica<br />

che – scrive Verra – in quanto «”contromovimento”<br />

rispetto alla società esistente non può mai pretendere o<br />

<strong>il</strong>ludersi di tradursi in un’immagine positiva e descrittiva<br />

della società a venire. Al contrario, la nuova arte riesce a<br />

esprimere l’inesprimib<strong>il</strong>e solo attraverso la sua assoluta<br />

negatività, solo attraverso l’immagine dello sfacelo, della<br />

rovina. A formare tale immagine concorrono tutte le<br />

stimmate del repellente e dell’orrido. Ma è soltanto così [...]<br />

che l’arte può [...] essere coscienza critica di un’epoca dove<br />

la possib<strong>il</strong>ità dell’utopia (che la terra [...] sia già adesso, qui,<br />

immediatamente, un paradiso) si unisce con la possib<strong>il</strong>ità<br />

della catastrofe totale».<br />

Ernst Cassirer – partendo dal carattere intrinsecamente<br />

“simbolico” dell’intelletto umano, dal fatto cioè che la<br />

conoscenza ha necessità di valersi di simboli e di<br />

distinguere tra cose reali e possib<strong>il</strong>i – giunge ad attribuire<br />

all’utopia corrispondenza con <strong>il</strong> pensiero etico, <strong>il</strong> quale non<br />

può mai accondiscendere ad accettare semplicemente <strong>il</strong><br />

dato. «La grande missione dell’Utopia – scrive Cassirer – è<br />

di dar adito al possib<strong>il</strong>e, in opposizione alla passiva<br />

acquiescienza all’attuale stato di cose. È <strong>il</strong> pensiero<br />

simbolico che trionfa della naturale inerzia dell’uomo e lo<br />

dota di una nuova facoltà, la facoltà di riformare <strong>il</strong> suo<br />

universo» 87.<br />

Se per Cassirer l’utopia ha una direzione riformatrice,<br />

per Karl Popper 88 essa invece è inevitab<strong>il</strong>mente<br />

condannata a tradursi in esasperazioni totalitarie, a<br />

sacrificare incessantemente <strong>il</strong> presente al futuro, a porsi fini<br />

Sehnsucht, in R. TRAUB e H. WIESER, Gespräche mit E. Bloch, Frankfurt am Main,<br />

1978.<br />

87 ERNST CASSIRER, Essay on man, New Haven, 1944, tr. it. Saggio sull’uomo, Roma,<br />

Armando editore, 2004.<br />

88 KARL POPPER, Utopia and violence, 1947, in Conjectures and refutations, London,<br />

1963, tr. it. Congetture e confutazioni, Bologna, Il Mulino, 1972.<br />

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