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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

– e i relativi terrori – che di ordigni in giro ce n’erano più<br />

che a sufficienza per distruggere, ben più di una volta,<br />

l’intero pianeta.<br />

L’annuncio nel 1981 da parte dell’amministrazione<br />

americana sotto la guida di Ronald Reagan del<br />

finanziamento per la ripresa della creazione della bomba al<br />

neutrone avviata nel 1958 e sospesa nel 1978 da Jimmy<br />

Carter, alimentò nuove ansie, timori e proteste. La<br />

caratteristica di questo ordigno è quella di emettere<br />

particelle che possono attraversare la materia con grande<br />

fac<strong>il</strong>ità, non causandole danni se inanimata (ad eccezione<br />

dei vulnerab<strong>il</strong>i circuiti integrati dei processori), ma<br />

causando mutazioni e rotture del Dna, invariab<strong>il</strong>mente<br />

letali per la vita organica. Le radiazioni hanno inoltre una<br />

gran capacità di penetrazione oltre eventuali “corazze”.<br />

Sganciata in aria, non produce al suolo nubi incandescenti<br />

di fuoco o devastanti ondate di vento, ma la sua capacità di<br />

colpire gli esseri viventi, salvaguardando le loro risorse, è<br />

micidiale.<br />

Il grafico dei test nucleari sperimentati dai vari paesi in<br />

possesso di ordigni atomici fra <strong>il</strong> 1945 e <strong>il</strong> 1998 è pauroso,<br />

perché solo <strong>il</strong> 1947, <strong>il</strong> 1950, <strong>il</strong> 1959 e <strong>il</strong> 1997 sembrano non<br />

aver registrato quelle stesse paurose immagini che<br />

paralizzarono <strong>il</strong> mondo quando <strong>il</strong> 1° luglio 1946 gli<br />

americani fecero esplodere nell’atollo di Bikini nel Pacifico<br />

<strong>il</strong> primo ordigno a conflitto terminato; o ancora per <strong>il</strong> picco<br />

di 140 deflagrazioni nel solo 1962, o per la noiosa serie<br />

attestata fra i 40 e i 90 esperimenti all’anno, salvo poche<br />

eccezioni, fra <strong>il</strong> 1963 e <strong>il</strong> 1988.<br />

Uscita dall’equ<strong>il</strong>ibrio del terrore, la gran paura<br />

dell’apocalisse atomica non si è attenuata con la fine della<br />

divisione del mondo in due blocchi, non solo perché<br />

dichiarano di possedere armi atomiche, Stati Uniti, Russia,<br />

Cina, Francia, Regno Unito, Pakistan, India, ai quali si<br />

aggiungono Israele che non gioca a carte scoperte, e altri<br />

paesi come Corea del Nord e Iran che hanno <strong>il</strong> cartello di<br />

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