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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

Fobos non era la sola divinità in rapporto con la paura:<br />

c’era anche un altro figlio di Ares, Deimos; e Pan, che<br />

seminava terrore tra greggi e pastori <strong>dopo</strong> <strong>il</strong> tramonto, a<br />

cui ad Atene, dove pure la parola paura era bandita, fu<br />

dedicato un santuario sull’Acropoli; <strong>il</strong> culto di quest’ultimo<br />

fu ereditato anche dai romani per i quali l’incarnazione<br />

divina della paura erano Metus e Pavor (o Pallor).<br />

«Naturalmente – scrive Rosellina Balbi – la paura in<br />

battaglia è soltanto una delle molte che affliggono gli<br />

uomini». Dinanzi a un terremoto, a un’incendio, a una<br />

malattia incurab<strong>il</strong>e, alla condanna a morte, gli antichi<br />

avevano paura, ma solo per l’uomo che scappa davanti al<br />

nemico c’era <strong>il</strong> disonore. Perciò egli era spesso tormentato<br />

«da una particolare specie di paura, che è la “paura di aver<br />

paura”» 183.<br />

In epoche assai più recenti, questa particolare specie di<br />

paura, lasciati i campi di battaglia, ha rivestito un ruolo<br />

centrale, e si può fin d’ora notare che la paura di avere<br />

paura è un preludio alla paura della morte. Qui bisogna<br />

fare attenzione, e distinguere fra la paura della morte, la<br />

paura dei morti, la paura di morire od essere uccisi.<br />

Scrive Rosellina Balbi:<br />

Il timore d’essere uccisi non è [...] una caratteristica esclusiva degli esseri<br />

umani; al contrario, è proprio <strong>il</strong> tipo di paura che l’uomo ha in comune<br />

con gli animali. Poiché questi ultimi non hanno <strong>il</strong> dono<br />

dell’immaginazione, e non sono dunque capaci di prevedere <strong>il</strong> futuro, la sola<br />

minaccia che possono avvertire è quella, immediata, contro la loro<br />

incolumità. Ma proprio per questo, nel mondo animale la paura ha un<br />

ruolo positivo. È infatti la paura che induce l’animale predato a fuggire<br />

davanti al predatore.<br />

Il f<strong>il</strong>o conduttore del suo libro è che «un essere umano<br />

cui manchi l’esperienza della paura è certamente un essere<br />

183 Su questo tema ROSELLINA BALBI rinvia al romanzo di ALFRED E.W. MASON,<br />

The Four Feathers, 1902, tr. it. Le quattro piume, M<strong>il</strong>ano, Sonzogno, 1933.<br />

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