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Apocalisse, il giorno dopo - Baskerville

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D ANELE P UGLIESE, APOCALISSE, IL GIORNO DOPO<br />

transandina e altre importanti linee in Asia e in Africa.<br />

Anche i grandi ostacoli naturali furono superati in quegli<br />

anni: è del 1871 <strong>il</strong> traforo del Moncenisio e del 1882 quello<br />

del San Gottardo.<br />

Un’espansione senza precedenti che dette ancor più<br />

impulso all’accumulazione di capitali e alla concentrazione<br />

delle ricchezze. Le banche esistevano da secoli, ormai, ma è<br />

in questo periodo che assumono una funzione sempre più<br />

centrale.<br />

Sotto <strong>il</strong> peso della concorrenza, fra <strong>il</strong> 1870 e i primi anni<br />

del Novecento, scomparvero le imprese più deboli e si<br />

assistette ad una concentrazione delle attività produttive,<br />

alla fusione tra società diverse in trust o alla costituzione di<br />

cartelli e accordi tra imprese per meglio aggredire <strong>il</strong><br />

mercato. La convergenza di interessi fra imprese di<br />

produzione e banche portò alla formazione di un<br />

capitalismo a carattere mono o oligo-polistico che<br />

comportava la riduzione, se non l’eliminazione, di quella<br />

concorrenza che <strong>il</strong> pensiero liberale aveva fin dalla sua<br />

nascita considerato motore della crescita, causa di<br />

progresso, elemento di distinzione della classe borghese dal<br />

protezionismo feudale e assolutistico; ma soprattutto portò<br />

a consolidare quel capitalismo finanziario che ha <strong>il</strong> suo<br />

cuore nel sistema creditizio, bancario e borsistico.<br />

Tra <strong>il</strong> 1870 e <strong>il</strong> 1914 l’esportazione di capitali divenne<br />

«uno degli aspetti più importanti dell’espansione<br />

dell’influenza capitalistica su scala mondiale e si intrecciò<br />

con la ricerca di mercati e di materie prime nel quadro<br />

della lotta economica tra le nazioni» 53.<br />

Proprio la ricerca di nuovi mercati nei quali esportare le<br />

proprie merci e quella di materie prime dalle quali<br />

alimentare le proprie industrie e ricavare nuovi profitti<br />

53 ROSARIO VILLARI, Storia contemporanea, Bari-Roma, Laterza, 1974, da cui, salvo<br />

diversa indicazione, sono tratte le citazioni di questo capitolo. Fra <strong>il</strong> 1880 e <strong>il</strong><br />

1913 la Gran Bretagna impiegò quasi un quarto della ricchezza prodotta in<br />

investimenti all’estero.<br />

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